La dc: in settimana primo chiarimento

La dc: in settimana primo chiarimento Continua il dibattito sul governo La dc: in settimana primo chiarimento Giovedì il Consiglio nazionale - Domani congresso nazionale del pli - Lama: "I sindacati devono combattere le tendenze settoriali e aziendalistiche" - Malagodi: "Un nuovo governo di Centro Sinistra sarebbe peggiore del primo" (Nostro servizio particolare) Roma, 5 febbraio. L'intreccio d'iniziative e di polemiche a favore o contro il governo Andreotti avrà qualche chiarimento già questa settimana, ma si dipanerà maggiormente la prossima. In questi giorni si riuniranno il Consiglio nazionale della de (8-9 febbraio), il 13" Congresso nazionale del pli (7-11), il Comitato centrale del pei (7-9). Seguirà il comitato centrale del psi, che, fra il 13 e il 15 febbraio, definirà quasi certamente la posizione dei socialisti rispetto alle indicazioni nel frattempo scaturite dal Consiglio democristiano. La de deve affrontare il dibattito politico e fissare la data del proprio congresso nazionale (previsto per maggio) dopo la richiesta di Fanfani di riprendere il dialogo con il psi e con gli altri partiti democratici, dopo le pressioni di Moro e Rumor per un nuovo Centro Sinistra, alle quali è seguito il carteggio La Malfa-De Martino con l'intervento di Colombo su La Stampa. Il dato concreto nel quale confluiscono queste pressioni è costituito dalla minaccia di De Mita (basista) di dimettersi da vicesegretario della de per spingere la maggioranza democristiana a pronunciarsi su un «cambiamento di rotta», cioè sulla urgenza di un Centro Sinistra da realizzarsi, eventualmente, passando attraverso un governo-ponte che i socialisti dovrebbero sostenere dall'esterno. Sullo sfondo si stagliano la disponibilità del psi, affermata da De Martino nella risposta a La Malfa, di « discutere a fondo e principalmente sui temi della produttività, dell'occupazione, del Mezzogiorno e delle riforme» e certe « aperture » fatte dal segretario generale della Cgil, Lama, in una relazione ufficiale presentata nei giorni scorsi e in un'intervista a Paese sera, che sarà pubblicata domani. Lama dice, in sintesi, che a suo avviso gruppi d'importanti imprenditori « sono interessati a un mutamento dell'attuale meccanismo di sviluppo », nel senso di sostituire al profitto « uno sviluppo che ponga al centro le grandi questioni irrisolte del Paese: il Mezzogiorno, la occupazione, la preferenza da dare ai consumi sociali su quelli privati e, quindi, case, scuole, ospedali ecc. ». Su questa strada, aggiunge, c'è « ampio spazio, possibilità e posto anche per quei ceti capitalistici ai quali ho fatto riferimento nella mia relazione » (imprenditori tecnologicamente avanzati, piccola e media industria, partecipazioni statali). Lama conferma che i sindacati devono riuscire « a combattere con maggior successo le tendenze settoriali, corporative ed anche aziendalistiche, che nascono ogni giorno ». L'urgenza di stroncare il terrorismo fascista è il metro « per giudicare un futuro governo ». sostiene Lama, per il quale il governo Andreotti è « un ostacolo serio alla realizzazione di una proposta organica del movimento sindacale ». Ricordia¬ mo che i comunisti hanno ripetuto di esser pronti « ad una opposizione di tipo diverso » nei confronti di un Centro Sinistra, diretto o indiretto (ossia con i socialisti nel governo o nella maggioranza che lo sorreggesse). 'Va rilevato, perché non casuale alla vigilia del consiglio de, un articolo di coli su Itinerari, che, prima del convegno economico democristiano d'i Perugia, aveva Pie- organizzato una tavola rotonda cui parteciparono anche La Malfa e Giolitti e dalla quale emersero temi ora discussi per un nuovo Centro Sinistra. Piccoli afferma che « l'attuale incontrollato e non programmato sviluppo economico sta producendo un tipo di società 1 civile diverso dai modelli che le forze politiche perseguono ». Ne deriva la necessità che la classe politica cerchi « urgenti correttivi » per evitare che i politici cedano alle scelte compiute dai tecnocrati: in altri termini, i politici devono concordare un programma concreto, anziché perdersi dietro le formule, con la conseguenza che sfugge loro di mano il meccanismo di sviluppo. Il presidente dei deputati socialisti, Bertoldi, scrive sul\'Avanti! di domani, che la « battaglia socialista non può esaurirsi nella disputa sulla formula, né limitarsi ad una necessaria, ma insufficiente, discussione sulla politica dei redditi, ma deve investire il governo, il Parlamento » costringendo la de e i partiti minori ad uscire dall'ambiguità. Malagodi, in un'intervista a Gente, sostiene che « oggi un ritorno del psi darebbe vita ad un Centro Sinistra peggiore del primo » e afferma che il pli « è al governo con piena dignità e dà al governo un contributo determinante ». Lamberto Fumo

Luoghi citati: Perugia, Roma