Travolge cinque persone sotto i portici per evitare il traffico intenso: due morti

Travolge cinque persone sotto i portici per evitare il traffico intenso: due morti Pasticciere su un furgone ieri mattina a Bologna Travolge cinque persone sotto i portici per evitare il traffico intenso: due morti Le vittime sono uno studente di 14 anni che andava a scuola e una donna di 65 anni - Tre feriti L'autista, 38 anni, arrestato per duplice omicidio colposo - Ha detto: "Ho perso il controllo dell'auto" (Dal nostro corrispondente) Bologna, 3 febbraio. Stamane a Bologna, l'incredibile condotta di guida di un pasticciere trentottenne, ha causato un grave incidente stradale nel quale due persone sono morte ed altre tre sono rimaste ferite. I morti sono uno studente di 14 anni, Michele Nanetti ed Amelia Bettini, di 65 anni; i feriti Gianna Avoni, di 64 anni, Wilma Santi di 50 e Francesca Ortolani di 57. Tutti sono stati investiti, mentre si trovavano sotto un portico, dall'autofurgone condotto da Giovanni Matteuzzi, di 38 anni. L'autista è stato arrestato per duplice omicidio colposo. L'incidente è accaduto alle 8,30, all'incrocio tra le vie Matteotti e Serlio, nel quartiere della «Bolognina» ed è per molti versi inspiegabile, anche se qualcuno avanza l'ipotesi che il pasticciere sia stato preso da un raptus per il traffico caotico. Il Matteuzzi, alla guida del suo furgone, stava effettuando il giro per la consegna. Giunto subito dopo il cavalcavia ferroviario, dinanzi alla chiesa del Sacro Cuore, l'autofurgone è salito sul marciapiede, ha attraversato via Jacopo della Lana e si è immesso a velocità sostenuta sotto il portico; dopo un centinaio di metri, all'incrocio con la via Serlio, la tragedia: il Matteuzzi ha investito un gruppo di quattro donne, perdendo poi il controllo della sua «Autobianchi» che, attraversato l'incrocio, ha travolto il Nanetti, schiacciandolo contro una colonna Passato il primo attimo di o o e n o , sgomento, una folla si è fatta attorno alle vittime, prestando i primi soccorsi. Altri invece si sono diretti verso il Matteuzzi con fare minaccioso e solo il pronto intervento di una pattuglia dei vigili urbani ha evitato il peggio. Michele Nanetti ed Amelia Bettini sono morti durante il trasporto all'ospedale «Sant'Orsola» il primo e al «Maggiore» la seconda. Fra le ferite, la più grave è l'Avoni, per la quale i medici temono complicazioni i | anche se è stata emessa una èc«cprognosi di guarigione di 35 giorni; Wilma Santi e Francesca Ortolani hanno riportato trauma cranico e fratture, ma le loro condizioni non sono definite preoccupanti. Subito dopo l'incidente, il Matteuzzi è stato sentito mormorare: «Ho perso il controllo dell'auto»; questa tesi difensiva, però, è stata smentita da numerosi testimoni, i quali sono concordi nell'affermare che l'autofurgone del pasticciere ha percorso un buon tratto prima sul marciapiedi e, quindi, sotto il portico. L'uomo, trasportato nella sede del comando dei vigili urbani, è stato interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica, dottor Capponi, che l'ha poi fatto arrestare. Nella tarda mattinata nella zona della «Bolognina», dove abitavano le vittime, si era sparsa la voce del suo probabile rilascio. «E' meglio di no — hanno esclamato alcuni — perché se viene fuori lo linciamo!». Giovanni Matteuzzi, invece, era stato trasportato al pronto soccorso dell'Ospe- j dale Maggiore per essere sot-1 toposto a visita medica. j Michele Nanetti (terza me- dia» stava andando a scuola ed e morto sotto gli occhi dei amnsuoi compagni. Aveva un fratello minore. Amelia Bettini. invece, tornava dalla spesa ed era ormai arrivata a pochi passi da casa. Il marito le era morto in un incidente stradale. Il punto in cui è stata travolta dall'auto del pasticiiere è rimasto segnato da un mucchietto di riso caduto dalla «sporta» che portava al braccio, g. n. I1 Bologna. Il furgone clic ha travolto cinque persone, uccidendone due (Tel. Ansa) , i a e Bologna. Le vittime. Michele Nanetti e Amelia Bellini

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