Alcuni feriti e contusi, due cancelli sfondati negli scioperi presso la Fiat Mirafiori e Rivalta

Alcuni feriti e contusi, due cancelli sfondati negli scioperi presso la Fiat Mirafiori e Rivalta Alcuni feriti e contusi, due cancelli sfondati negli scioperi presso la Fiat Mirafiori e Rivalta Negli stabilimenti della Mirafiori sono stati lasciati in libertà 5 mila operai per "mancanza di scorte" I sindacati Cgil, Cisl e Uil accusano l'azienda di "provocazione e attacco alle libertà sindacali" I metalmeccanici, in agitazione dai primi di ottobre per il rin novo del contratto di lavoro, han no fatto ieri scioperi articolati in numerose aziende di Torino e provincia. Alla Fiat Mirafiori ed a Rivalta vi sono stati incidenti, tafferugli e polemiche come emerge dalle notizie diffuse dall'azienda e dai sindacati. Tracciando il quadro della giornata la Fiat riferisce che alla carrozzeria della Mirafiori erano in programma ieri mattina scioperi dalle 8 alle 9 e dalle 10 alle 11. Non essendo possibile garantire la produzione per mancanza di scorte, alle 9 sono stati lasciati in libertà 5 mila operai. Si è formato un grosso corteo che è uscito all'esterno della fabbrica e rientrato nei reparti presse e meccanica. Durante questa manifestazione l'operaio Gaspare Ciramitano ed il caposquadra Alessandro Tosini sono stali colpiti ed hanno riportato contusioni. Per il secondo turno era in programma alla carrozzeria uno sciopero dalle 15 alle 16. L'azienda precisa che in pratica l'astensione è stata continua ed ha bloccato le lavorazioni. Verso le 18 circa 400 operai hanno formato un corteo che è uscito all'esterno ed è rientrato nella sezione meccanica sfondando un cancello. I dimostranti hanno poi proseguito la marcia ed abbattuto un altro cancello in via Settembrini all'ingresso del reparto fucine. Nel tafferuglio un sorvegliante è rimasto ferito ed ha dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale. Altre persone hanno riportato contusioni. L'azienda riferisce inoltre che nel pomeriggio alla meccanica della Mirafiori circa 1800 operai non hanno iniziato il lavoro, mentre lo sciopero doveva cominciare soltanto alle 16. Sempre a Mirafiori, nel reparto presse, vi sono stati scioperi e cortei per tre ore. All'ospedale Mauriziano è stato ricoverato verso sera l'operaio della Mirafiori Mariano Mereu per una vasta ferita al piede sinistro. La prognosi è di 20 giorni. Per quanto si riferisce a Rivalta la Fiat informa che gruppi di operai del primo turno hanno impedito l'uscita delle bisarche e di altri automezzi addetti al trasporto di macchine e materiale vario. Nel reparto carrozzeria si è formato un corteo. L'operaio Valter Ghiraldo, invitato ad unirsi ai dimostranti, non ha accolto la proposta ed è stato colpito al basso ventre. Ha dovuto ricorrere alle cure del Centro traumatologico dove lo hanno giudicato guaribile in 5 giorni. Un altro dipendente, Alfredo Battistini, è stato picchiato dai dimostranti ed ha riportato delle contusioni alla spalla sinistra guaribili in 7 giorni. Gruppi di operai hanno costretto gli impiegati dell'officina presse ad interrompere il lavoro e ad unirsi al corteo. Nel pomeriggio gli addetti al secondo turno hanno bloccato il passaggio delle vetture finite dalle linee di completamento alla pista di collaudo. Infine la Fiat comunica i dati relativi alla partecipazione agli scioperi: Operai - Su 65.302, presenti 20.826, pari al 31,9 per cento. Impiegati - Su 7143, presenti durante lo sciopero 7043, pari al 98,6 per cento. Totale - Su 72.445 dipendenti, hanno lavorato 27.869, pari al 38,5 per cento. La Federazione dei lavoratori metalmeccanici (Cgil, Cisl e Uil) ha diffuso una nota in cui accusa la Fiat di « grave provocazione u per avere « deciso di vietare la ripresa del lavoro nella carrozzeria di Mirafiori ed avere lasciato in libertà degli operai con il palese intento di mettere in discussione le modalità dello sciopero ii. I sindacati sottolineano il loro « diritto ad affettuare scioperi con modalità decise in modo autonomo ed individuano nel provvedimento della Fiat un ulteriore elemento di attacco ai diritti dei lavoratori », Il comunicato rileva inoltre che i sindacati « si riservano di assumere le iniziative necessarie. La decisione della Fiat non ha riscontro In esigenze tecniche ed organizzative, perché l'azienda è in grado di programmare il lavoro e la produzione in modo tale che alla fine dello sciopero si possa riprendere l'attività ». La nota sindacale conclude: «Si è intanto avuta definitiva comunicazione del licenziamento di un altro delegato della sezione Motori Aulo, malmenato nei giorni scorsi dai sorveglianti. Diversi consigli di fabbrica di sezioni Fiat hanno deciso di passare ad una più incisiva articolazione della lotta a partire dalla prossima settimana ii. Sida — Lunedi si riuniranno a Torino la segreteria ed il coordinamento nazionale per « l'esame della situazione, in ordine alle consultazioni con il ministero del Lavoro ed alle prospettive della vertenza dei metalmeccanici ». Fonderie Ruffini — Ieri abbiamo dato notizia di un comunicato della Lega metalmeccanici di borgo S. Paolo circa l'Intenzione dell'azienda di porre a cassa integra, zione oltre il 50 per cento degli operai. La direzione delle Fonderie Ruffini smentisce e precfea: «Il provvedimento di messa a cassa integrazione, a partire da lunedì 5 febbraio, riguarda soltanto 14 operai e non " oltre il 50 per cento dei 300 operai dipendenti dall'azienda ". La decisione d'altra parte non è stata udoltata per "ritorsione" contro i lavoratori, ma in relazione alla situazione generale del settore produttivo ii. Si rileva infine che « è contraria al vero l'affermazione secondo cui " la direzione ha fatto sapere di essere disposta a revocare il provvedimento se fossero stute ridotte le ore dt sciopero programmate per i prossimi giorni ". In effetti all'offerta fatta dai rappresentanti sindacali di ridurre le ore di sciopero in caso dt revoca del provvedimento, la direzione dell'azienda ha risposto negativamente anche perché i mo. tivi della decisione non avrebbero consentito di accogliere l'offerta». Centro studi psi — Sarà inaugurato stasera alle 21 dall'on. Giolitti presentato dall'on. Vittorel11 il Centro Studi e Documentazione sociale del partito socialista in corso Vinzaglio 11. Il nuovo ente si propone iniziative socio-culturali nella città e nella regione.

Persone citate: Alessandro Tosini, Alfredo Battistini, Gaspare Ciramitano, Giolitti, Mariano Mereu, Ruffini, Valter Ghiraldo

Luoghi citati: Rivalta, Torino