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Era una contrabbandiera la donna morta in mare? Trovata sulla spiaggia di Licata Era una contrabbandiera la donna morta in mare? Sarebbe caduta da un barcone, scoperto privo di equipaggio e carico di sigarette - L'inchiesta (Nostro servizio particolare) Agrigento, 1 febbraio. (a. r.) E' ancora fìtto il mistero sulla donna trovata morta martedì scorso sulla spiaggia di Marianello, nei pressi di Licata. Stamane è stata fatta l'autopsia sul cadavere. Pochi gli elementi emersi dai primi esami: il corpo è quello di una donna di età tra i 40 e i 50 anni, di bassa statura, la cui morte si fa risalire a circa un mese e mezzo fa. Il perito non ha rilevato sul cadavere segni di violenza, che possano far pensare ad un delitto. Le piste seguite dagli inquirenti per giungere all'identificazione della donna sono due: la prima si ricollega alla scomparsa in mare, avvenuta il 19 dicembre scorso, tra Malta e la Sicilia, di un piccolo aereo da turismo, sul quale si trovavano quattro persone: il direttore di un'agenzia immobiliare maltese, Ludovico Bianco, di 43 anni, la moglie Joyce, di 36, una loro congiunta Fenech Clarcke, di 49, e la figlia di quest'ultima, Noel, di 15. La seconda pista si ricollega al ritrovamento di un barcone abbandonato a meno di itre miglia dalla spiaggia di Marianello. L'imbarcazione fu scoperta il 20 dicembre scorso da due pescatori di Licata, Angelo Belgiorno e Mario Ticocca, che informarono i carabinieri. Sul barcone, che porta la scritta greca « Makia », venne trovato un carico di trecento scatoloni di sigarette estere di contrabbando e alcuni indumenti femminili. Le indagini per risalire ai proprietari dell'imbarcazione finora non hanno dato alcun risultato. Si avanza ora l'ipotesi che la donna, possa essere una contrabbandiera straniera, caduta in mare dal barcone, mentre navigava verso le coste siciliane. Il mare grosso e il vento di Ponente avrebbero poi sospinto verso terra l'imbarcazione alla deriva e il corpo della proprietaria del battello.