Fotomodelle protestano: " Sono troppe le abusive, è una concorrenza sleale,, di Giuliano Marchesini

Fotomodelle protestano: " Sono troppe le abusive, è una concorrenza sleale,, Dopo le istantanee sexy scattate a Giacomino Fotomodelle protestano: " Sono troppe le abusive, è una concorrenza sleale,, (Dal nostro inviato speciale) .lesolo, 1 febbraio. Le fotomodelle protestano per il dilagare del preoccupante fenomeno delle abusive. « Basta che una qualsiasi — dicono — si metta con disinvoltura davanti a un obicttivo, perché si senta autorizzata a qualificarsi come rappresentante della nostra categoria. E se poi la foto ù anche scandalistica, quella che ci va di mezzo è la nostra professione, dato che qualcuno fa presto a far di ogni erba un fascio ». Il malumore covava da tempo fra le «ragazze copertina», fra le decine di professioniste che trascorrono lunghe faticose ore negli «ateliers» fotografici, di fronte a incroci di luci abbaglianti. E lo spunto per questa insurrezione è stato offerto da una disavventura toccata a Domenico Giacomino, il supercampione del « Rischiatutto ». Raccontano che una settimana fa una sua avversaria genovese del quiz si presentò al ragazzone di Ciriè accompagnata da un fotografo e gli fece press'a poco questo discorso: «Senta, vorrei fare qualche istantanea vicino a lei. Sa. lei è diventato ormai un personaggio famo¬ so, sarci felice se si mettesse in posa accanto a me. Non le porterò via molto tempo, un paio di minuti». Giacomino non è stato capace di dire di no. Nel momento in cui il fotografo scattava e Domenico guardava l'obiettivo strizzando un sorriso, sembra che la ragazza abbia mostrato qualche parte recondita della sua persona. Le immagini sono finito su due riviste: amarezza per Giacomino e vivaci reazioni in diversi ambienti femminili. Qui a Jesolo è ora in fermento la segreteria delle «fotomodelle indossatrici .associate ». « Il nostro mestiere — ripetono le appartenenti al gruppo — è fatto di serietà e anche di sacrifici: quthdi è necessario che venga adeguatamente tutelato da certe spregiudicate intromissioni ». Il sodalizio ha un suo regolare statuto. « Esso si basa — precisa l'art. 2 — sui principi della democrazia e pertanto a tutte le cariche si accede pcr voto diretto o segreto delle associate. L'associazione è indipendente da ogni e qualsiasi influenza confessionale, di governi, di partiti politici ». E l'art. 5 indica quelli che sono i suoi propositi: « Studiare c risolvere i problemi economici e sociali relativi alla categoria; curare la tutela morale, giuridica ed economica della categoria; rappresentare le associate nella stipulazione dei contratti collettivi di lavoro; proporre i programmi-tipo affinché i corsi di istruzione pcr indossatrici siano il più possibile efficienti; assicurare una particolare ed efficace protezione delle giovani al di sotto dei IH anni: promuovere mediante lo sviluppo delle scuole professionali, biblioteche e opportuni organismi ricreativi, la elevazione culturale e professionale ». Dopo anni di studi e di fatica le fotomodelle si ritrovano fra le mani un diploma. « Ma a che cosa serve? — domandano — non è altro che un pezzo di carta, che non basta nemmeno a scoraggiare le intruse ». Nel mezzo delle diplomate, e a loro insaputa, s'infilano di frequente improvvisate « mestieranti » della macchina fotografica, qualcuna delle quali finisce anche per scivolare maliziosamente nell' erotico, seminando imbarazzi e scompigli. Giuliano Marchesini

Persone citate: Domenico Giacomino, Giacomino Fotomodelle

Luoghi citati: Ciriè, Jesolo