Molti villaggi del Sudvietnam distrutti nei primi quattro giorni dalla "tregua,,

Molti villaggi del Sudvietnam distrutti nei primi quattro giorni dalla "tregua,, Continuano sempre gli scontri, anche se con intensità minore Molti villaggi del Sudvietnam distrutti nei primi quattro giorni dalla "tregua,, Ancora immobilizzati a Saigon i membri della Commissione internazionale di controllo - Duri ordini di Thieu: "Sparare per uccidere" davanti ad ogni sospetto d'infiltrazione vietcong - Le grandi vie riaperte di giorno dai sud vietnamiti; di notte ritornano i guerriglieri Kissinger ad Hanoi per concordare un vasto piano di aiuti (Dal nostro inviato speciale) Saigon, 31 gennaio. Il diplomatico della commissione internazionale di controllo scuote la testa: « Siamo pronti a scendere sul campo, ad andare nei villaggi, a controllare le prime linee. Ma da dove cominciare? E con quali garanzie? Non possiamo andare al i'ninti' se prima i due eserciti avversari non hanno deciso di smettere di combattere, e di cominciare a negoziare. E tutto quello che sappiamo sui lavori della commissione militare, chiusa nella base aerea di Tan Son Nhut, è quello che sentiamo alla radio o leggiamo sui giornali. Forse hanno smesso di discutere sulle formalità d'ingresso, e hanno cominciato a trattare, ina noi non Io sappiamo ». Anche oggi, i rappresentanti della commissione internazionale sono rimasti a Saigon, si sono incontrati fra loro nelle baracche della vecchia guarnigione francese. Il corteo di macchine con gli osservatori delle quattro nazioni non ha preso le strade di campagna, non è andato a vedere di chi sia la responsabilità di quei morti che sono an- cora allineati lungo le highways, verso il Delta o verso il Nord. Il calendario della pace non è stato rispettato: ormai , da qualche giorno, in tutte le province, sarebbero dovute apparire le bandierine bianche della commissione internazionale. E intanto, fra i fili spinati della base aerea amei ricana di Tan Son Nhut, anche i colloqui fra le quattro parti fino a ieri coinvolte nella guerra non sembrano compiere alcun progresso. I sintomi sono contrastanti. L'attività militare è in declino, e forse comincia a delinearsi una mappa abbastanza stabile del nuovo Vietnam, con le zone controllate dalle due parti. Nelle ultime ore, la inea di demarcazione sembra solidificata, non ci sono state avanzate né ritirate evidenti. Le truppe di Saigon hanno riaperto gran parte delle strade, ina lo hanno fatto violando'quasi dovunque il «cessate il fuoco», riconquistando villaggi, aprendosi il passo con l'artiglieria e con gli aerei. I vietcong sembrano aver rinunciato ad un'estensione dei combattimenti: in parte perché sono in grado di riconquistare villaggi e postazioni durante la notte, e in parte porche sembrano interessati a non addossarsi la responsabilità di disobbedire agli accordi di pace. Le posizioni su cui sono assestati sono già abbastanza forti e minacciose per Saigon, e inoltre i vietcong hanno tutto da guadagnare dalla fine della loro condizione di guerriglieri, e dall'inevitabile riconoscimento della loro legittimità politica. Ma per i sudvietnamiti la verità è diametralmente contraria: serve .al regime rinforzarsi Gli ordini sono severi: un capodanno lunare senza trandi festeggiamenti, e la disposizione di «sparare per uccidere» davanti ad ogni sospetto di infiltrazione vietcong. Il governo si sente forte, ancora spalleggiato dall'appoggio americano, ha un milione di uomini in armi flotta l'erea, armamenti e basi moderne. L'incertezza della pace stauna potenteproprio qui, oltre che negliintoppi procedurali. Le due parti non si riconoscono reciprocamente nessuna legittimità, nessun diritto di rappresentare il popolo vietnamita. Il Sud ha un vantaggio che non vuole perdere, quello di una realtà statale concreta, sia pure in un territorio ristretto, intasato di profughi e di soldati, economicamente in sfaccio. I vietcong aspettano solo di poter uscire dalla foresta per attirare di nuovo le masse contadine a tornare nei loro luoghi d'origine. Dopo decenni di scontri di guerra, non ci si potevaspettare una conciliazionimprovvisa: ma certo intornAndrea Barbato (Continua a pagina 2 in ottava colonna) m Zone conttolhlo dall' Qsercito del Nord Vietnam e dal Vietcong -VIETNAM SAIGOtl/-' m ,

Persone citate: Barbato, Kissinger, Thieu

Luoghi citati: Hanoi, Nord Vietnam, Saigon, Sudvietnam, Vietnam