Benzina: la discussione prosegue con lentezza di Gianfranco Franci

Benzina: la discussione prosegue con lentezza Il decreto-legge forse sarà ritirato? Benzina: la discussione prosegue con lentezza Respinta alla Camera la pregiudiziale delle sinistre - Si teme che il decreto non sia approvato entro venerdì: devono parlare 35 comunisti e 20 socialisti I partiti alla ricerca d'una via d'uscita to al quale il governo è ricolso per impedire gravi conse- Nostro servizio particolare) Roma, 30 gennaio. L'assemblea di Montecitoio, che si sta occupando del decreto sugli sgravi fiscali per i prodotti petroliferi, era oggi in numero legale e la votazione a scrutinio segreo, annullata ieri due volte per le assenze tra la maggioranza e la non partecipazione dei comunisti e dei socialisti, si è potuta svolgere regolarmente e senza sorprese. La pregiudiziale delle sinistre, che avevano chiesto di non discutere il decreto, è stata respinta con largo scarto: 313 voti- contrari e 177 favorevoli. I capigruppo dello schieramento governativo avevano ivolto ai loro deputati un ermo invito ad essere preenti, data l'importanza della votazione. Le sinistre avevano infatti sollecitato la Camera a non discutere il decreto, perché identico a quelo che decadde per non aver ottenuto la conversione. Oggi la maggioranza ha colmato i suoi vuoti; quando comunisti e socialisti si sono resi conto che stavolta 'assemblea era in numero legale (la metà più uno dei suoi componenti) molti di essi sono entrati in aula per partecipare alla votazione. Con loro hanno votato anche democristiani di sinistra Donat-Cattin e Galloni, che Ano a quel momento non si erano fatti vedere. Respinta la pregiudiziale, è cominciata la discussione sul decreto, col quale si riduce di tre lire al litro l'imposta di fabbricazione su taluni prodotti petroliferi, per evitare che l'aumento dei costi della materia prima faccia rincarare il prezzo della benzina. Le sinistre si propongono di far decadere il decreto (deve essere convertito in legge en- tro 60 giorni dall'emanazione cioè entro mezzanotte di venerdì prossimo): per raggiungere lo scopo i comunisti si sono iscritti a parlare in treri-' tacinque, i socialisti in venti. Il relatore di maggioranze il democristiano Frau, aprendo il dibattito ha sostenuto la perfetta validità del decre guenze fiscali e speculative. Oggi alla Camera c'è stata una intensa attività dei gruppi parlamentari. Dapplima si è riunito il direttivo del gruppo de; l'assemblea del gruppo comunista ha deciso di portare avanti la battaglia, tf iVoi pensiamo — ha detto l'on. Pochetti (pei) — che i termini per far approvare il decreto ormai non ci siano più ». L'assemblea dei socialisti aveva espresso i medesimi propositi, anche se in una dichiarazione di Bertoldi («il problema può oltretutto essere risolto senza il decreto-legge in questione») è parso di poter scorgere la possibilità di una via di uscita. Questa sera una nota di Paìazzo Chigi spiega che, se anche non dovesse passare il decreto, il prezzo della benzina non aumenterebbe. Tuttavia il governo propone di far entrare (se il decreto non passerài le-norme per sanare gli « effetti mancati » nel disegno di legge, già presentata al Senato, che diminuisce l'imposta di fabbricazione per compensare l'applicazione dell'Iva e tenere fermo il prezzo della benzina. La .decisione sarà presa domani. Gianfranco Franci

Persone citate: Bertoldi, Donat-cattin, Galloni, Pochetti

Luoghi citati: Roma