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La Cee invita i "Nove,, a controllare i prezzi Il piano anti-inflazione della Comunità La Cee invita i "Nove,, a controllare i prezzi (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 26 gennaio. La Cee ha invitato tutti i Paesi della Comunità a introdurre misure di sorveglianza attiva sui prezzi: poiché l'Inghilterra, l'Olanda e il Lussemburgo hanno già da tempo adottato il blocco dei prezzi, l'invito è rivolto particolarmente agli altri sei Paesi del Mercato Comune, fra cui, come ovvio, l'Italia. La raccomandazione delle autorità europee è uno dei punti chiave del nuovo «piano anti-inflazione» inviato oggi ai nove governi, centrato soprattutto su misure doganali. Tali misure fa notare l'esecutivo, non avranno tuttavia alcun effetto benefico per i consumatori se non giungeranno alla vendita. Le possibilità di una iniziativa specificamente europea per il contenimento dei prezzi sono piuttosto limitate e provvedimenti anti-inflazione devono essere presi soprattut to a livello nazionale. A disposizione delle autorità europee sono soprattutto mezzi doganali e per questo la Commis- sione Ortoli ha suggerito una riduzione del 20 per cento dei dazi comuni esistenti sulle importazioni di generi alimentari e di beni di consumo provenienti dai Paesi esterni alla Cee. Questo «abbassamento doganale» (tutti i «nove» applicano una identica tariffa verso i terzi) dovrebbe ripercuotersi direttamente sui prezzi al consumo — precisa il documento delle autorità di Bruxelles —, i governi dovrebbero stare attenti che ciò avvenga effettivamente e i vantaggi delle facilitazioni non si perdano sulle vie della distribuzione e commercializzazione. Tale abbassamento della tariffa doganale (che potrebbe tradursi in una riduzione del 3 per cento circa dei prezzi al consumo dei prodotti interessati) dovrebbe essere accompagnata da un allargamento dei cosiddetti «contingenti» sui prodotti industriali «sensibili» esclusi i tessili, e restare in vigore per un anno, dunque sino al febbraio 1974.