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Progressi nell'unione fra Pirelli e Dunlop Confermati dalla società inglese Progressi nell'unione fra Pirelli e Dunlop Londra, 25 gennaio. ILe perdite delle Industrie Pirelli SpA nei primi nove mesi del 1972 sono ammontate a circa 16 milioni di sterline, secondo i risultati provvisori e sulla base dei calcoli effettuati con criteri contabili inglesi. Lo ha reso noto oggi la «Dunlop Holdings» in un rapporto sulla situazione dell'unione Pirelli-Dunlop. Nella lettera inviata ieri agli azionisti dall'ingegner Leopoldo Pirelli non erano state fornite precise indicazioni in proposito mentre nel rapporto Dunlop si aggiunge che nel 1971 le perdite calco- late con i medesimi criteri contabili, erano ammontate a 18,6 milioni. Per quanto riguarda, infine, l'ultimo trimestre 1972 il rapporto afferma che non vi è ragione di ritenere che il tasso di perdita sia diminuito. In proposito, nella lettera dell'ingegner Pirelli era detto che le perdite «raggiungono un ammontare complessivo che supera il terzo del capitale sociale». Come è noto il capitale delle Industrie Pirelli SpA è di 127 miliardi di lire. La «Dunlop Holdings», che detiene il 49 per cento del capitale della Industrie Pirelli, nel suo rapporto che ricalca a grandi linee quanto annunciato ieri dall'ingegner Pirelli, precisa che la Pirelli SpA si assumerà la piena responsabilità finanziaria della Industrie Pirelli e che essa ha concluso accordi di finanziamento a breve e lungo termine con istituti bancari italiani. Il rapporto afferma poi che l'indagine condotta in comune sulle prospettive future delle attività della «Industrie Pirelli» e le ripercussioni sulla società e sull'unione PirelliDunlop ha fatto buoni progressi e che le ragioni che hanno portato alla formazione dell'unione restano valide. Data la necessità di un attento ed approfondito esame della situazione e degli accordi per il futuro, le conclusioni saranno interamente rese note al momento dell'assemblea annuale nel maggio 1973. (Radiocor)