Rabbia sul Rallye

Rabbia sul Rallye Clamorosa^contestazione dei piloti Rabbia sul Rallye La corsa bloccata in segno di protesta dai concorrenti puniti dalla giuria - Si teme che la gara non venga conclusa - La Lancia ha perso Munari (uscito di strada) le Alpine stanno vincendo (Dal nostro inviato spedate) Montecarlo, 24 gennaio. Sport e « giallo » insieme nel più sconvolgente Rallye di Montecarlo della storia. In questo percorso comune di 1700 chilometri che si c concluso stamane è accaduto di tutto, e non 6 finita. Da una parte ir Alplne-Rcnault stanno vincendo la loro battaglia nei confronti della Ford Escort, la Lancia ha perso II magnifico Sandro Munari, uscito di strada nella settima prova speciale, mentre rra al comando della corsa, e Balestrieri, e si aflida al solo, staccato KiHIstriim, come fa la FiatRally con l'indomito Loie Plnto; dall'altra, i concorrenti eliminati nel giro del Burzet hanno attuato clamorose forine di protesta per il provvedimento preso al loro danni dall'Automobile Club di Monaco, ente organizzatore della gara. Essi hanno bloccato le strade della zona di Dignc, costringendo i piloti a vere acrobazie e fughe per poter giungere nel Principato ed I responsabili della competizione ad annullare la parte finale del tracciato c ad abolire le ultime due prove speciali. L'Automobile Club di Monaco ha tentato di comporre la « vertenza» con t contestatori, spiegando in una conferenza i motivi delle decisioni prese o concedendo agli squalificati l'onore — si fa per dire — di comparire in una specie di classifica ufficiosa. Gli animi sono ancora incandescenti e si sentono fiere minacce contro il Rallye da porre in pratica domani, magari sul famoso Col de Turini, per fermare definitivamente la corsa. La gendarmeria francese è In allarme. La gara potrebbe anche non concludersi. Ed ecco i fatti, punto per punto, cominciando dal « giallo ». IL PROLOGO — Ieri alle 17,47 Darniclie, con la sua AIpine-Renault, prende per primo il via nella prova speciale di Burzet (46,500 km). Il tempo è sereno, ma il "mistral" accumula dune di neve sulla strada, una vera pista da bob. Il punto è tutto qui: si doveva far disputare la provi.? Simo Lampinen sostiene eh no e aflerma di aver informato i commissari sportivi della precarietà della situazione. Passano in 64, fra mille avventure (Darmene si innova, Waidegaard deve scendere di macchina per aiutarlo, poi finisce in « quinta » n una piena che lo fa volare in "i un prato, poi una macchina si mette di traverso, il tempo peggiora c la prova si blocca. Circa 140 equipaggi stanno fermi per quattro ore e mezzo, infine •sono pregati di tornarsene a casa). LA RABBIA - Fra | concorrenti eliminati vi sono francesi, italiani, scandinavi, tedeschi, tutti dilettanti che hanno speso tempo e denaro per partecipare al « più bel rally del mondo ». La rabbia sale e fa velo ad ogni idea di protesta più o meno ragionevole In molti decidono di bloccare la corsa e puntano verso Digne. Senza giustificare im simile atteggiamento, va detto che esso non e incomprensibile. Lampinen, presidente dell'Associazione dei piloti, afferma: « Avrei fatto anch'Io cosi al loro posto ». Quelli di Montecarlo non possono incassare 180 mila lire di iscrizione da gente che corre per puro divertimento e poi mollarli su una strada. Sono state avanzate molte giustificazioni, ma il difetto era all'origine. Valeva davvero la pena di far disputare la Burzet-Burzet? I BLOCCHI - I contestatori si appostano attorno a Digne. Se impediranno il passaggio ai vari Andruet, Andersson, Mikkola per lo spazio di un'ora, li faranno automaticamente eliminare (il ritardo massimo a un controllo orario è di 60'). Gli organizzatori reagiscono annullando il « CO. ii di Digne, le prove di Lantosque e della Cabanette e lasciando tre ore e mezzo agli equipaggi per approdare nel Principato. Nessun percorso obbligato. LE FUGHE — Lasciamo la parola a Lele Pinto: «Ho trovato quattro interruzioni. Vetture di traverso sulla strada a decine. Per evitarle, ho guadato con la macchina un fiume insieme con Makìnen. ho fatto alcuni chilometri nel prati con Darniche e | Ragnotti, mi sono infilato nei po- o e e no nai s a ni rie. 9 eini — a, e a me nstl più impossibili in una sorta di assurdo cross. Ci braccavano dappertutto, impedendoci di ritornare sull'asfalto. Per fortuna che a un certo punto Ragnotti si è messo a fare da battistrada e ci Im condotti in salvo. La polizìa non ci ha alutato per nulla. Guardava e basta. Poi abbiamo dovuto fare una corsa pazza per arrivare in tempo nel Principato. Protestare va bene, ma in questo caso hanno danneggiato dei piloti che facevano la loro gara c non erano responsabili di niente ». A MONTECARLO — I contestatori, sfuggite le prede, si sono precipitati sulla banchina del porto che ospita l'arrivo del Rallye, cercando di bloccarne l'ingresso. E' intervenuta la gendarmeria monegasca che con un carro gru ed un vorticare di pugni ha parzialmente sgombrato la zona, arrestando anche un cineoperatore, reo di riprendere le scene. Nel pomeriggio conferenza-stampa nel centro organizzativo del Rallye, scontro delle opposte tesi, accuse e chiarimenti. Alla fine minacce per domani e riunione dei concorrenti eliminati, i quali hanno intenzione di affidare la cura dei loro interessi a un avvocato. Vogliono indietro i soldi dell'iscrizione, più un'indennità. LA CORSA — Fra un aggiornamento e l'altro delle varie classifiche, con correzioni e contraddizioni, a sera la situazione della gara, almeno quella, si chiarisce. In testa un trio di « siluri blu » con Jean-Claude Andruet (misteriosamente graziato di circa 3' presi ad un ii CO. ») e la piccola «Biche», seguiti da Andersson e da Nicolas, staccati dì l'44" e 3'06". Affare in famiglia, dunque, e nessuna sorpresa. Poi Mikkola, con la Ford Escort R.S., ancora un'Alpine, quella di Thérier. Pinto è nono, a 6'29", Kallstrom decimo, a 7T0", ultimi superstiti delle nostre due sfortuiiatissime squadre. Solo i contestatori potrebbero a questo punto fermare le macchine francesi. Il che fa supporre domani la comparsa di gendarmi a folti gruppi per preservare questa affermazione « nazionale ». MUNARI — Sandro Munari e Mario Mannucci hanno compiuto con la « Fulvia » un'impresa quasi epica. Hanno affrontato con ì 160 Hp scarsi della loro trazione anteriore i 165 Hp (per appena 700 e rotti chili) dell'Alpine ed i 230 Hp della Ford Escort dominando per metà corsa e vincendo numerose prove speciali. « Non mi è entrata la " seconda " — ha detto il veneto — non sono riuscito a controllare la " Fulvia " e per un pelo mi sono adagiato fuori strada, nella neve. Non c'era nessuno ad aiutarci, e siamo rimasti li. Che rabbia. E' stato un mio errore, lo ammetto ». Un'onesta e, per questo ancor più simpatica, dichiarazione. Sandro, in ogni caso, è stato il vero protagonista del Rallye. Lampinen si è ritirato per un guasto al motore e Balestrieri per la rottura di un giunto. PINTO — Un altro italiano alla ribalta della gara: Pinto. Il comasco della Fiat-Rally -ha compiuto cose egrege, col suo spider, combattendo con disperata volontà. I meccanici hanno poi compiuto un miracolo di abilità nel servizio di assistenza finale, sostituendo il ponte posteriore della vettura in 13' esatti. Purtroppo con Pinto non ci sono Waldegaard, Paganelli e Barbasio, che è stato fermato dal cattivo funzionamento della pompa deila benzina. Le cose non sono andate troppo bene, ma giova ricordare che il Fiat-Abarth 1800 è alla sua prima uscita. Certi particolari cambieranno e, quindi, è opportuno attendere momenti più propizi. Domani il Rally di Montecarlo ha in programma la fase finale, di circa 600 chilometri, sulle innevate montagne alle spalle della Costa Azzurra con sette prove speciali. Michele Fenu LA CLASSIFICA 1. Andruet-* Biche », Alpine Renault 1800, 3.25'01"; 2. Andersson-Todt. Alpine Renault 1800, a l'44": 3. Nlcolas-Vial. Alpine Renault 1800, a 3'06"; -I. Mlkkola-Forter, a 3'25"; 5. ThèriiT-Callcwaert, Alpine Renault 1800; 6. Makinen-LIddon, Ford Escort RS: 7. Plot-Marnat, Alpine Renault 1800 ; 8. AaltonenEaster. Datsun 240 Z; 9. PintoBirnacchinl, Fiat Abarth 124 Rally; 10. Kallstrom-Billstam, GvcmsndrldncrtvfWczsacOggi la conclusione La partenza delia fase finale del Rallye di Montecarlo avverrà alle ore 18,30 dalla piazza del Casino. I concorrenti si avveranno verso l'Interno della Francia. 11 ritorno a Montecarlo è previsto per domani verso le 7 del mattino. Ecco gli orari delle prove speciali: 1). Colle della Madonna di Gorbio, km 18, ore 19,02 (ora teorica di passaggio del primo concorrente); 2) Col de Turini, km 23, ore 20,14; 3) Col de la Coni lini Ir, km 24, ore 21,28; 4) Col de Turili!, km 23, ore 23,57 ; 5) Col de la Coninone, km. 24, ore 2,34 di venerdì; 6) Col de Turini, km 23, ore 5,03; 7) Col della Madonna di Gorbio, km 18, ore 6,21. Montecarlo. I «posti di blocco» dei piloti-contestatori (Tel.)