Nuovi alberi e fiocchi

Nuovi alberi e fiocchi Nuovi alberi e fiocchi C'è un continuo progresso tecnico anche nella vela, dovuto in buona parie a ricerche di laboratorio. Gli americani hanno profuso somme enormi nella preparazione degli scafi e delle attrezzature per la «Coppa d'America» ottenendo risultati gradualmente trasferiti nella produzione di serie, con vantaggio per le barche più semplici e meno costose. Si pensi al progresso nel campo degli alberi di lega leggera, oggi più robusti e flessibili benché i pesi per metro siano ridotti a valori incredibilmente bassi. L'albero di una barca di olto-nove metri può pesare poco più di trenta chilogrammi, sopportando lo sforzo dovuto a velature che superano i 60-70 metri quadrali con lo spinnaker. Alberi sempre più spogli da quando i l'allori aerodinamici sono presi in considerazione anche per le attrezzature di serie. Le drizze sono interne, gli allaccili delle sanie sono invisibili, i verricelli e le gallocce vengono spostali sulla tuga per eliminare ogni attrito. I costi di un albero cosi aggiornalo (alcuni sono profilati secondo i risultati di ricerche teoriche e di prove nelle gallerie a vento) non sembrano esagerati, al I meno all'origine. Per dieci mc- . o l a . n n a e¬ ri di lunghezza aggirano sulle 200-220 mila lire, borna compreso ma accessori e sartiame esclusi, si traili di un Proctor (rappresentato in Italia da Tomasoni, Genova) o di un Marco Polo (Salala, Rapallo). Le grandi velerie, come flood, e le case produttrici di alberi si sono dedicale in questi ululili tempi all'affinamento delle tecniche pcr il eambio dei fiocchi o per la riduzione rapida della velatura. Proctor ha un nuovo tipo di rullino che viene manovralo attraverso l'albero, consentendo di prendere i terzaruoli con maggiore facilità. Dello slesso Proctor uno strumento per cambiare il hocco in brevissimo tempo. Dagli Siali Uniti è arrivala la grossa novità cieli"« Headfoil », visto al Salone nautico di Genova. Si tratta di una canna di plastica, lunga quanto io strallo di prua su cui viene montata con tutta facilità. La canna, in un solo pezzo, ha in basso un innesto a imbuto ed è aperta verso poppa come la canalctta di un albero. La ralinga del hocco, privo di garrocci, viene innestata nell'imbuto: la vela viene poi alzala o ammainala allo stesso modo di una randa. Allentando la drizza il fiocco cade praticamente sulla coperta, senza attrito, perché l'« Headfoil » è fatto di una tesina sintetica. I vantaggi dcll'« Headfoil » (Ferro Nautica, Trieste) sono doppi: migliore comportamento aerodinamico del hocco, con penetrazione priva di turbolenze (si eliminano anche le pieghe dovute ai gurrocci). grande Facilità di manovra. Si può ammainare un fiocco di 20 meni quadrati e sostituirlo in meno di 15 secondi. L'« Headfoil » re-j sta applicato allo strallo in j permanenza, ruotandogli attor- j no. Pesa poco, circa 4 kg per1 10 metri. E' una nuova prova dell'evoluzione tecnologica. Così sensibile negli ultimi anni da far cadere lo scetticismo romantico dei cultori delle tecniche di altri tempi, non da diminuire però l'autentica poesia della vela: non va dimenticata nella rincorsa per strappare qualcosa di più al vento. Mario Fazio

Persone citate: Mario Fazio, Proctor, Tomasoni

Luoghi citati: Genova, Italia, Rapallo, Siali Uniti, Trieste