Flessioni contenute alla Borsa di Londra

Flessioni contenute alla Borsa di Londra Un'altra giornata "difficile,, Flessioni contenute alla Borsa di Londra Oscillazioni nei due sensi, con una leggera tendenza al recupero in chiusura (Dal nostro corrispondente) Londrt, 23 gennaio. La Borsa di Londra ha vissuto un'altra giornata di perdite, ma il peggio sembra passato. L'indice del Financial Times è sceso da 470,1 a 470 i —10 punti), slittamento modesto in confronto ai 18 punti di ieri (—3,7"7o). Dall'inizio della «burrasca», mercoledì scorso, il mercato è sceso complessivamente di 35,3 punti (7"t) circa). A giudizio degli operatori, si dovrebbe assistere nei prossimi giorni a un'evoluzione positiva, con un ritorno della fiducia. La giornata si era aperta bene e, verso mezzogiorno, le fonti d'informazioni segnalavano che lo slittamento era finito. Nelle ore successive, invece, un'imponente massa di vendite si è scatenata nuovamente sul mercato. Poco prima delia chiusura, l'altalena e oscillata in senso opposto, e si e avuta una netta, anche se breve, tendenza al rialzo. Fra le azioni che si sono riprese perché acquistate dai « bargain-hunters », dagli investitori alla caccia dì buoni affari, cioè di buoni titoli a basso prezzo, vi è stata la Dunlop, che è giunta al traguardo con un penny di guadagno. Buona prova hanno dato pure i tito li di alcune banche e quelli di grandi imprese esportatri ci, quali Distillers, Beecham ed Emi. La diffidenza verso queste ultime ditte deriva dal timore che siano colpite dalla risoluta battaglia antinflazionìstica lanciata dal governo. Come è noto, la caduta in Borsa è stata determinata dalle severe misure annunciate dal premier Heath mercoledì scorso, non soltanto per quest'anno, « fase 2 », ma anche per la successiva «fase 3 ». Il governo lia l'appoggio del paese in questa sua lotta. Oggi, ai Comuni, il Financial Secretary presso il ministero del Tesoro, Terence Higgins, ha detto che. dal giugno '70. data delle ultime elezioni generali, il potere di acquisto della sterlina è calato da 100 a 82 pence. m. ci. landa e la Danimarca entreranno effettivamente nel Mercato comune agricolo dal 1" febbraio prossimo. Il nodo del dibattito è il contrasto che oppone la Gran Bretagna ai vecchi membri della Cee, prima fra tutti la Francia. Oggetto del dissidio, il dislivello tra i prezzi agricoli della Comunità e quelli inglesi, superiore talvolta al 50"o. La tensione ha raggiunto ormai tali vertici, da provocare la violenta reazione del ministro tedesco Hertl (che presiede la riunione): «.E' inimmaginabile e vergognoso — ha detto Hertl — che al loro primo incontro i " Nove " siano già costretti a fermare gli orologi per rispettare formalmente le scadenze previste. Se ciascuno dì noi non cambierà atteggiamento e non saprà assumersi le proprie responsabilità, abbandonerò la seduta e andrò a riferire ai giornalisti che l'Europa dei Nove non può funzionare ».

Persone citate: Terence Higgins

Luoghi citati: Danimarca, Europa, Francia, Gran Bretagna, Londra