Scandalo finanziario a Malta È coinvolta la curia vescovile

Scandalo finanziario a Malta È coinvolta la curia vescovile Una vicenda iniziatasi nell'agosto '70 Scandalo finanziario a Malta È coinvolta la curia vescovile Massicci versamenti in banche poi fallite, complicità nell'invio illegale di fondi all'estero, presunti casi di corruzione - Inchiesta sull'amministrazione episcopale (Nostro servizio particolare) Malta, 20 gennaio. La Chiesa cattolica maltese è coinvolta in uno scandalo finanziario. E' una storia lunga e complessa, e bisogna risalire all'agosto 1970, quando gli amministratori di questa chiesa prelevarono 100 mila sterline dalla « National Bank » per trasferirle a un altro istituto locale, la Bical (Bank of Indùstry, Commerce, Agriculture and Labour). Alla line del 1972, la Bical fallì: e, quando ciò avvenne, ben 700 mila dei tre milioni di sterline nei suoi depositi appartenevano alla curia. Complessivamente, la Chiesa ha perso in questa faccenda un milione di sterline, dato che gli ordini religiosi, e soprattutto i francescani, seguirono l'esempio della curia e affidarono i loro depositi alla banca. Su questo sfondo, s'intrecciano altre vicende. 11 presidente del consiglio d'amministrazione, Cecil Pace, c suo fratello, Hugo, sono stati arrestati, ed è stata loro negata la libertà su cauzione. Cecil Pace, proprietario di uno yacht, accusato ora di bancarotta fraudolenta, ha 30 società, fra le quali, una società di navigazione, ristoranti, lavanderie a secco e l'albergo Excelsior. Secondo le imputazioni, egli inviava illegalmente l'ondi all'estero, e concedeva tassi d'interesse superiori al limite massimo ammesso dalla legge, il sei per cento. Direttore amministrativo della curia locale è il vescovo Emanuele Gerada. di 52 unni, un maltese, ex diplomatico vaticano, e coadiutore con diritto di successione all'ottantasettenne arcivescovo Michael Gonzi. Alcuni inve¬ stigatori si sono presentati la settimana scorsa alla residenza dell'arcivescovo, ed egli ha ora accolto una richiesta del senato diocesano per un'inchiesta sull'intera amministrazione della curia. I sacerdoti sono indignati. Vogliono sapere perché quasi tutti i soldi della Chiesa furono messi in un unico istituto. I sacerdoti chiedono anche che si ponga fine alle voci di scandalo. Lo scorso anno, dopo la scomparsa di un canadese, Charles Lovett, il quale viveva lussuosamente a Malta, si scoprì che non vi era più traccia delle 100.000 sterline che egli, a quanto pare, avrebbe dovuto investire per conto della Chiesa alle Bahama. a un redditizio tasso di interesse. Questi scandali affiorano due anni dopo che il Vati¬ cano bloccò una proposta di riorganizzazione delle finanze ecclesiastiche maltesi. Su iniziativa dell'arcivescovo Gonzi, nel '68, gli esperti americani della società McKinsey (Management Consultants) proposero che tutti i beni fossero amministrati da professionisti laici, sotto la direzione di un consiglio d'amministrazione. McKinsey suggerì fra l'altro alla Chiesa di investire parte del suo reddito di almeno 350.000 sterline l'anno nella costruzione di case popolari. Il Vaticano si oppose. Nominò una nuova commissione, presieduta dall'arcivescovo canadese Lemieux, il quale raccomandò l'attuazione delle proposte McKinsey. Ma soltanto ora si stanno preparando gli strumenti legali per realizzarle. Copyright « Siimi.ìv Thncs » e per l'Italia de « La Slampa »

Persone citate: Cecil Pace, Charles Lovett, Lemieux, Michael Gonzi

Luoghi citati: Italia, Malta