Il mistero di una morte di Luciano Curino

Il mistero di una morte L'uomo che si è ucciso nell'Idroscalo di Milano Il mistero di una morte Sposato, con due figli di 4 e un anno, sembra avesse perso la testa per un'altra donna - Si è ucciso per l'amore impossibile o per il rimorso verso la moglie? Una domanda senza risposta [inviai - (Dnl vostro inviato speciale) \ Milano, 19 gennaio, j Clic cosa risponderà Maria Nicolò ai ligli quando saranno i crescimi c le faranno terribili ! domande? Dirà: «Vostro padre si e ucciso perché innamorato di un'altra donna? ». Oppure dirà: « Papà era tormentato dal rimorso? ». 1 carabinieri e la polizia, clic per un mese hanno indagato sulla scomparsa e sulla morte di Francesco Nicolò, devono chiarire cora qualche punto della cenda, poi archivicranno il so: suicidio. Ma la moglie non potrà mai tirarci una riga sotto e metterci la parola « line ». e oggi piange stilla fotografia del mariio, che la l'issa con occhi neri e intensi: «Perche, Franco? Siamo stali mollo jelicì, ricordi? Avevamo quello che volevamo. Perche? ». l'elici lo sono stali davvero finche il marito non ha conosciuto « l'altra ». Almeno, questa è voce corrente. Francesco e Maria Nicolò erano ventili dalla Calabria a Sesto San Giovanni. Due ligli adorabili: Laura di quattro anni e Massimo di uno. Bella famiglia, mollo unita, decisa a farsi avanti nella vita. Il marito intraprendente e capace, lei amorevole ed anche energica, una . preziosa collaboratrice. Poco più di un anno fa hanno rilevato un bar in via Rovani angolo via Cesare Battisii, trasformandolo in trattoria-pizzerìa. « Da Franco » ci si andava volentieri per la cucina e per il garbo dei proprietari, la clientela è diventata presto numerosa ed affezionala. Ogni cosa andava bene, meglio di quanto i Nicolò avessero previsto. E' stato necessario assumere personale. Una giovane signora di Brezzo, madre di un bimbo, è venuta a lavorare « Da Franco », ma non c'è rimasta molto. Ora si afferma che Francesco Nicolò si fosse innamorato di lei al punto di chiederle di fuggire assieme, ma la donna avrebbe rifiutato. Preghiere, suppliche sarebbero stale inutili. Certo, negli ultimi tempi l'uomo era cupo e taciturno, facilmenle irritabile. Talvolta rincasava lardi, dopo avere chiuso il locale. Una corsa a Brezzo con la speranza di vedere « l'altra »? Se veramente questi erano i sentimenti e le pene del Nicolò, la moglie si è sforzata di non rendergli le cose più diffìcili con scenate di gelosia, ma si è sforzata di aiutarlo a superare la crisi. Appunto per spiegare un suicidio che apparentemente non ha altra motivazione, si dice oggi che Francesco Nicolò era disperato per un amore impossibile. Altri affermano, invece, che egli era torturato dal rimorso per il male che aveva l'atto alla moglie. Se ne e andato da casa il 17 dicembre. E' più esatto dire che è fuggilo: in maniche di camicia, con il cappotto buttalo sulle spalle. « Mi getterò in un lago » ha gridato sulla soglia, poi è corso per le scale. Poco dopo la moglie ha ricevuto la telefonata di una sconosciuta, che le ha detto di avere inteso Francesco minacciare il suicidio. « Ritornerà '— piangeva Maria Nicolò aggrappandosi alla speranza —. Non lascerà sola me e i bimbi per Natale. Lo abbiamo sempre passato assieme il Natale». Intanto, la polizia e i carabinieri lo cercavano ovunque. Dove poteva essere andato, senza avere preso nulla con sé? Verso la fine di dicembre la moglie ha ricevuto una lettera e ha riconosciuto la calligrafìa del marito, anche se scritta nervosamente, sulla busta, sotto l'indirizzo, c'era una frase agghiacciante: « E' importante, non farla perdere, è di quello che si è buttalo nell'Idroscalo ». Nella busta, un foglietto con poche parole: il marito le raccomandava i figli, la esortava a rifarsi una vita e malediceva il momento in cui aveva conosciuto quella donna, « l'altra ». E' poi risultato che l'uomo, prima di andarsene, aveva depositato in banca tutto il denaro che aveva: 800 mila lire. Anche questo particolare confermava la sua intenzione di uccidersi, ma la moglie continuava a ribellarsi a quest'idea, ai figli che le chiedevano del padre diceva: « Ritornerà presto » e ci credeva o voleva crederlo. Ora c'è chi ritiene di avere visto, i giorni scorsi, il Nicolò passare, nascondendosi nel bavero del cappotto come per non essere riconosciuto, sotto casa sua in via C Battisti o davanti alla trattoria. E' possibile che egli, prima di morire, abbia voluto rivedere ancora una volta la moglie e i figli. Comunque, non è ancora accertato come Francesco Nicolò ha trascorso i giorni — quasi un mese — prima di morire. Lo hanno trovato cadavere domenica mattina alle 10 due cargzss canoisti che erano andati ad ailenarsi all'Idroscalo. Frano ai remi, all'altezza della «pista «pista rossa», dove d'estate corrono i go-karls, e a una decina di meni dalla riva hanno visto alliorarc il corpo di un uomo che aveva soliamo la camicia, i calzoni, mocassini. Sono venuti i carabinieri di l'ioltello. In ta-sca dell'annegato non c'erano documenti, niente denaro. E' stato possibile identificarlo nel pomeriggio, con la collaborazio ne della polizia di Sesto San Giovanni. Il medico legale ha accertato che la morte risaliva a non più di due giorni. C'è sempre qualcuno, finché c'è luce, in quesio trailo del « mare di Milano », ma nessuno ha visto il Nicolò. Lo sventurato è venuto in un'ora buia, quando l'Idroscalo e solitario, la sua morie non ha avuto testimoni. Un suicidio che ora fa dire: « Ma perché? Gli affari andavano bene, aveva una bella famiglia ». Ma c'è anche chi dice: «Aveva perso la lesta per una donna, non riusciva a vivere senza di lei ». Si dice: « Era sconvolto per quello che gli era accaduto, il rimorso non gli dava piti pace ». Ma nessuno può mai dire con sicurezza che cosa c'è nel cuore di un uomo. Luciano Curino \ j i ! | Milano. Una recente loto di Francesco Nicolò con la moglie e i figli (Tel. Folostampa)

Persone citate: Battisti, Brezzo, Francesco Nicolò, Maria Nicolò

Luoghi citati: Calabria, Milano, Sesto San Giovanni, Sesto San Giovanni