L'Università è solidale con il professor Marletti percosso a sangue da estremisti della destra

L'Università è solidale con il professor Marletti percosso a sangue da estremisti della destra L'Università è solidale con il professor Marletti percosso a sangue da estremisti della destra La facoltà di Scienze Politiche, preside in testa, ha espresso solidarietà al ferito e "preoccupazione per lo squadrismo fascista" - La mozione approvata dal rettore - Nasce un comitato antifascista nell'Ateneo Il prof. Marietti, aggredito da fascisti armati di catene la notte scorsa, mentre usciva dall'Università insieme con la moglie, ieri è stato interrogato da funzionari della squadra politica ai quali ha riferito i particolari dell'episodio precisando di essere di principi democratici e antifascisti, ma di non militare in alcun partito. Il consiglio di facoltà di Scienze politiche, di cui il prof. Marletti è docente, si è riunito d'urgenza ed ha approvato all'unanimità una mozione. « La facoltà, avuta notizia della proditoria aggressione fascista all'uscita dell'Università del collega prof. Marletti al termine dello svolgimento della normale attività didattica, esprime il proprio sdegno dì fronte alla gravità dell'episodio e la viva preoccupazione per l'intollerabile recrudescenza dello squadrismo fascista. Esprime inoltre la propria piena e vibrata solidarietà al collega colpito ». Il documento è stato immediatamente trasmesso dal preside prof. Passerin d'Entrèves al rettore prof. Sasso il quale ha espresso la sua piena solidarietà alla facoltà e la sua approvazione per il documento. In mattinata si sono riuniti anche la commissione interna, 11 consiglio dei delegati sindacali del Sunpu-Cgil e Sndu-Cisl. Hanno concordato un comunicato in cui « a nome di tutti i lavoratori universitari, le organizzazioni aderiscono alla mozione del consiglio di facoltà di Scienze politiche per la vile aggressione fascista perpetrata contro il docente Carlo Marietti ». Formulano gli auguri al ferito e dichiarano « di essere fermamente contrarie all'ingresso della polizia nell'Ateneo in quanto i lavoratori debbono e sanno difendersi dalle provocazioni fasciste ». A questo documento hanno dato l'adesione studenti, borsisti, assistenti, incaricati, il sindacato Cgil-Seuola che in una mozione annunciano « l'impegno a discutere nelle sedi di attività didattica sulla grave provocazione fascista e sulle implicazioni politiche; a proseguire l'agitazione nell'Università: a promuovere un comitato antifascista con la partecipazione di tutte le componenti dell'Università per l'organizzazione politica dell'autodifesa». Alle 18 era in programma un seminario interdisciplinare a Scienze politiche ai cui lavori aveva aderito il prof. Marietti. E' stato trasformato in assemblea. Oltre agli iscritti ed ai docenti che do¬ vevano tenere le relazioni di studio erano presenti alcuni presidi di facoltà, professori, personale non insegnante, rappresentanti politici. Gli oratori hanno deplorato l'aggressione fascista che « rappresenta soltanto un anello della catena di violenze permesse con sempre maggior frequenza dal governo ». Si ritiene che l'episodio non sia avvenuto a caso al termine di un seminario per gli studenti serali « in quanto è proprio contro gli studenti-lavoratori e gli operai che si concentrano gli episodi di violenza ». Rappresentanti del psi e del pei hanno portato la solidarietà. Al delegato dei repubblicani è stato impedito di prendere la parola In quanto « il pri appoggia un governo di destra ». Proposta concreta: u I fascisti possono essere nell'Università soltanto per studiare. Ed in certi momenti, quando la loro presenza può essere motivo di tensione, non si devono neppure vedere. Occorre formare un comitato antifascista che faccia sentire il suo peso all'interno dell'Ateneo, che resista coatro le violenze, che difenda la democrazia ». Per consentire la costituzione del comitato, l'assemblea ha chiesto che l'attività didattica sia sospesa per i primi tre giorni della prossima settimana. Al termine delle discussioni un corteo di 150 giovani si è recato In via Po davanti al rettorato. Qui i dimostranti si sono sciolti dandosi appuntamento per stamane alle Facoltà Umanistiche. * Ancora sciopero di studenti e professori al Peano di Rivoli i hanno aderito per solidarietà anche i colleghi del Bosso e Sesto Scientifico) contro il preside che due giorni fa aveva ordinato lo sgombero forzato. Nell'assemblea di ieri hanno riconfermato l'intenzione di proseguire la protesta fino a quando non saranno accolte le richieste. Stamane faranno un corteo dal piazzale della scuola al padiglione della mostra per il Vietnam a Collegno. Ieri il dott. Quaglia ha convocato nel suo studio una rappresentanza degli interessati ed il preside. Sentite le richieste (cooperativa libraria, trasporti gratuiti, consiglio di istituto) ha espresso l'intenzione di accettarne la maggioranza, sia pure con modifiche. Dopo quello di Rivoli, anche il consiglio comunale di Collegno ha espresso solidarietà per gli studenti del Peano.

Persone citate: Carlo Marietti, Marietti, Marletti, Passerin, Peano, Sasso

Luoghi citati: Collegno, Rivoli, Vietnam