L'epica via delle Indie

L'epica via delle Indie Camoes e il uarto centenario dei "Lusiadi L'epica via delle Indie Luis de Camoes: « I Lusiadi », a cura di Riccardo Avermi, Ed. Mursia, pag. 406, lire 1500. Questa nuova versione dei Lusiadi di Camoes è uscita I in coincidenza con il quarto centenario della, pubblicazione del poema: fu infatti nel 1572 che Luis de Camoes. rientrato in patria dopo diciassette anni di assenza, s dedicò con tutte le sue forze a pubblicare l'opera già. concepita fin dagli anni tra il 1543 e il 1546. Nel 1572 Camoes. quasi cinquantenne (era nato infatti nel 1524 da. | famiglia di povera nobiltà) aveva dietro di sé, cosi come \ l'avrebbe avuta Cervantes, i una vita agitata: cortigiano, era stato poi allontanato per oscure te sia da fisèsclacsqci j n" i t\ l; elvtsCeut.a, sofferto il carcerete. Pnel 155 ; auto un occhio durante un\ 1 combattimento avvenuto a. ragioni sia dalla cor- \ qa Lisbona: aveva per- tpsinfine, imbarcatosi per le Indie, era stato in contatto con l'amministrazione, anzi la- cattiva amministrazione, dei territori d'oltremare portoghesi. Non mancarono neppure naufragi, altre accuse di prevaricazione, morte di una amorosa schiava orientale, un ritorno in patria, per mare, che durò ben tre anni. Otto anni dopo la pubblicazione del poema, trascorsi tutti tra I stenti, con l'unico appoggio del fedele servo giavanese che mendicava per lui, se- I condo l'antica abitudine iberica (quasi identico un cpi- \ sodio del Lazarillo del Tor- " i dclsldsmlmzdIcscemes, che aveva visto la luce , mnello stesso periodo). Camoes \cmoriva, a 55 anni, peste di Lisbona. durante la j L'autore personaggio bupnFu una vita agitatissima se- I rcondo i nostri canoni, ma i cforse abbastanza comune nel [ XVI secolo. Una vita, comun-1 uque. che risulta più vivace \ pe interessante dello stesso ! agrande poema a cui aveva ; cdedicato tutte le sue forze. | Il centenario ripropone infatti la validità dei Lusiadi, intitolato ai portoghesi discendenti del mitico Luso, e è difficile illudersi, come osserva un critico americano, circa, una sua possibile attualità. A differenza di. quanto accade per la tragedia, la commedia, e la lirica, la poesia epica, quando non sia quella omerica o virgiliana, ci trova distanti. I Lusiadi non hanno né il brio, recen temente rivivificato dell'Or landò furioso, né l'intimismo elegiaco della Gerusalemme liberata. Si prestano, tuttavia, ad essere guardati controluce ed offrono, in questo senso, interessanti lezioni, Pari in campo scniero , Un Imprese " vere " Vere sono le grandi ,.^se luse, I ed ecceda. quel]e favolose j di Rodamon te r6i ; del van Ruggero I e pur d'Orlando, ammesso che sia vero... I Contro Dodici dici nostri con Magretto accanto, I e vi dò inoltre quell'illustre Gama, I che d'Enea superò l'antica fama ». La novità è qui: invece dell'esaltazione dell'eroe individuale, così com'era caratteristico dell'epopea classica, almeno in parte mantenuta nell'epica medievale e rinascimentale, c'è qui la glorificazione dell'eroe collettivo, cioè di tutti gli eroi portoghesi. Ira i quali Vasco da Gama funziona più come archetipo che come eroe singolo. E questo, non per un risentimento contro Gama (il cui ricordo era ancora vivissimo, perchè morto nello stesso anno in cui nasceva il poeta), ma pro- babilmenle per il bisogno di una diversa prospettiva, imposta ormai dal sentimento nazionale e anche dall'espeI riema militaresca e marinara i compiuta da Camoes stesso, [ Da questa novità consegue 1 una struttura anch'essa in \ parte nuora: infatti parallelo ! al viaggio spaziale delle navi ; comandate da Vasco da Gama | si svolge il viaggio temporale attraverso tutta la storia portoghese, con un incrociarsi di tempi, presente, passato e futuro, centrato sul presente del poeta narratore. Poiché materia è sempre, nel poc- ma, quella del passato anco ra vicino e di paesi visitati dal poeta stesso, pulsa nelle gesta degli eroi, pur appesali- lrcbCcinaI i lite dagli inevitabili e rituali riferimenti mitici e mitologici, un'esperienza vera, non libresca. Camoes aveva doppiato il Capo delle. Tempeste, poi chiamata di Buona Speranza, in mezzo ad una tempesta non meno terrìbile di quella affrontata dagli Argonauti — il poema era stato cominciato a Macao, torse a Goa. quarant'annì dopo la. morte di Gama —, aveva fatto naufragio nel fiume Mckong, narrato poi come profezia (« E vedi del Mecon il lungo filo I d'acqua che di Cambogia il suol disseta: ! a molta, che tra bocca, esso dà asilo I sol nel! l'estate e i campi allaga e in¬ queta»; e in quel naufragio era perita la bella schiava cinese, cantata dal poeta in alcune liriche giustamente famose. A queste e molte altre coincidenze personali vanno aggiunti alcuni episodi, tra i quali il più famoso è quello di Inés de Castro, una gentildonna spagnola, nipote del re di Castiglia Sancho IV, assassinata nel 1355 per il legame contratto con l'erede al trono: una sorta di novella amorosa da leggersi quasi isolatamente. La portata storica Il poema non è dunque trascendentale, è anzitutto calato in una realtà di conquista e di viaggi. E' l'emblema di un'ideologia monarchica e cattolica, militare e nazionalista che, sola, può superare ì perìcoli della Riforma, le perfidie di Lutero e dei principi tedeschi. E' l'esempio di una mentalità che, seppure addolcita dalla melanconia, si mantiene rìgida e severa. Nelle sue innegabili e giustamente note bellezze, è dunque l'espressione di un'epoca: epoca che oggi singolarmente ci interessa per la sua portata storica e per i grandi eventi che nelle terre conquistate ne derivarono. Angela Bianchini Si»" y* j ! Vasco di» Gama secondo un antico codice. Morto nel 1524, quando nasceva Camoes, nei « Lusiadi» viene paragonato a Enea: in realtà, più che un eroe individuale, egli è nel poema l'archetipo di tutti gli eroi portoghesi

Persone citate: Angela Bianchini, Cervantes, Gama, Luis De Camoes, Lutero

Luoghi citati: Cambogia, Castiglia Sancho Iv, Gama, Gerusalemme, Indie, Lisbona, Macao