Il campione di Ciriè batte anche il mago

Il campione di Ciriè batte anche il mago LA CRONACA DEGLI SPETTACOLI TELEVISIVI Il campione di Ciriè batte anche il mago Domenico Giacomino ha vinto altri quattro milioni nel telequiz - Ancora faticosa la comicità di "Storie dell'Anno Mille" Niente da fare col Giacomino di Ciriè!... Ieri non gli sono stati opposti avversari mollaccioni e accomodanti, come nelle ultime volte, per cui le sue vittorie apparivano troppo facili... Gli altri si arrendevano subito, e buona sera, lui prendeva il volo... Magari sbagliava o il subdolo Bongiorno lo bidonava facendogli rischiare uno sproposito... Macché! Gli avversari: immobili, inerti, estranei... E il Giacomino non poteva proprio far altro che riprendere il volo... Stavolta... Eh, stavolta lo studente Paolo Rende di Firenze, ma originario di Bra, e soprattutto la giovane insegnante Caterina Raneli non si sono lasciati intimidire... Sono andati all'attacco del campione, lo hanno contrastato, non si sono arresi... E alla fine hanno i-addoppiato entrambi, quasi un milione la ragazza, più di 600 mila lire il barbuto Rende. Quindi, rivali di tutto rispetto. Ma ci vuol altro per il Giacomino di Ciriè... All'inizio è rimasto lì a giocherellare, poi s'è staccato, e chi l'ha più visto? Tranquillo, sicuro. Avrebbe l'aria di uno che ha l'intenzione, e la possibilità, di rimanere in sella ancora per un paio di mesi. Intanto ieri, senza apparente fatica, s'è intascato quattro milioni e 660 mila lire e ha raggiunto un totale di 18 milioni e 80 mila lire, che rappresenta già un bel gruzzolo... Obbiettivamente la puntata di ieri è stata più vivace delle altre cui ha partecipato, come im rullo compressore e livellatore, il Giacomino. Che sia un campione, nessun dubbio: adesso il Rischiatutto può trarre giovamento e in¬ teresse solo dalla presenza di concorrenti in grado di rompergli un po' le scatole. Pudicamente coperta la Ciuffini, giovanilmente loquace il Bongiorno. In alternativa, la seconda puntata di Storie dell'anno Mille, sceneggiatura di Tonino Guerra e Luigi Malerba, regìa di Franco Indovina. La seconda puntata ha confermato la perplessità destata dall'esordio. Ovviamente il racconto non vuole essere una ricostruzione « seria » dell'Ita, lia di otto o nove secoli fa, ma di quell'Italia intende servirsi come sfondo per ima serie di avventure farsesche e sarcastiche. Ecco il punto. Sgombrato il terreno da una preoccupazione di carattere storico, bisognava che la fantasia galoppasse via a briglia sciolta, cioè che la favola umoristica si imponesse con una girandola continua di trovate. Invece è proprio questa favola umoristica che stenta gravemente a funzionare. Pensiamo allo sketch — se così possiamo chiamarlo — dell'inizio della puntata: i tre ex soldati di ventura, seminudi e affamati, che per procurarsi degli abiti inducono dei villici miserabili a vestire di maglie di lana gli spaventapasseri, maglie di cui si impadroniranno fuggendo... lo sketch è tutto esagerato, forzato, esasperato: e non si ride. Anche quello che dovrebbe essere il clou del capitolo, Parenti che funge da braccio destro di un condottiero, offre scarsi motivi di ilarità perché la situazione paradossale all'estremo non riesce a realizzarsi in una soddisfacente dimensione comica, e rischia di cadere in una parodia goliardica. Quali protagonisti sono stati mobilitati attori di impegno e di punta come Carmelo Bene e Franco Parenti, affiancati da Dettori. Ma non è che facciano bella figura, e nemmeno figura. Gente così aveva assoluta necessità di una sceneggiatura stringata, di una regìa secca, di un ritmo incalzante dove inserire con fulminea rapidità mimiche grottesche e battute da cabaret. Ma in questo racconto un po' diluito, in queste scene un po' sfilacciate, in questa atmosfera di humour affannoso, artificioso e squilibrato, anche Carmelo Bene e Parenti finiscono col gridare molto spesso a vuoto. 2reBcmLwtP(vnE' seguito un breve ma in-1 tenso programma di jazz — I un'autentica rarità! — dedi-1cato a Enrico Rava e al suo ; trio, presentazione di Enza !Sampò, testi di Franco Mon- i dini: una mezz'oretta che ha j trovato posto tra lo sceneg- giato e Tribuna politica. | * * Stasera il canaie nazionale sarà aperto, come di consueto al venerdì, dal settimanale di attualità Stasera. Dopo le 22 andrà in onda il debutto della trasmissione musicale La fisarmonica, presentata da Lucia Poli, sorella di Paolo. Il secondo canale sarà in¬ teramente occupato dall'ope- j ra Cenerentola di Rossini, di- rettore Piero Bellugi, con un cast formato da Sesto Bruscantini, Bianca Maria Casoni, Ugo Benelli, Alfredo Mariotti. Segnaliamo alle 18,45 Spazio musicale (con brani di Verdi, Vivaldi, Gershwin, Debussy e Beethoven). Radio: sul « nazionale » alle | 21,15 I concerti di Torino (direttore Aprea, pianisti Kocsis e Ranki, musiche di Mozart, Busoni e Janacek); sul «secondo » alle 12,40 Alto gradimento; sul « terzo » alle 12,15 La musica nel tempo (Strawinsky), alle 14,30 Stabat Mater di Pergolesi e alle 21,30 Pianista Marisa Candeloro (Schubert e Debussy). u. bz.

Luoghi citati: Bra, Ciriè, Firenze, Italia, Torino