Montedison: oggi decide la Bastogi di Eugenio Scalfari

Montedison: oggi decide la Bastogi NOTE D'ECONOMIA Montedison: oggi decide la Bastogi Roma, 17 gennaio. Domattina, consiglio d'amministrazione della Bastogi per decidere l'adesione o meno di quella società al sindacalo di controllo della Montedison. Dunque, una giornata decisiva per questa complessa vicenda, poiché la Bastogi e il più grosso degli azionisti privati invitati a far parte del sindacato di controllo (50 milioni di titoli Montedison in portafoglio! e la sua decisione positiva o negativa sarà determinante anche per gli altri. Se, infittii, dulia riunione di domani uscirà un no, le deliberazioni governative del 50 novembre scorso sai desiderabile assetto al vertice della Montedison diventeranno inattuabili; se invece la risposta sarà positiva, allora la strudel sarà spianata per hi costituzione del sindacalo. Le previsioni, tuttavia, sono tutl'altro che ottimistiche e si basano su una serie di notizie già filtrale in anticipo sugli umori del presidente della Bastogi, Tullio Torcliiani, e della maggioranza dei componenti del consiglio d'amministrazione di quella società. Il punto di contrasto è questo: la Bastogi non è contraria a entrare nel costituendo sindacato Montedison ed è disposta ad uccettare gran parte delle condizioni prescritte dal governo, ad eccezione di ima sola, ma essenziale: non intende che il sindacalo si sovrapponga al consiglio d'amministrazione della Montedison. Quindi sta bene che il sindacalo designi i componenti degli organi direttivi della società, ma poi li lasci lavorare in pace, non si impicci in problemi di gestione aziendale e Unito meno si frapponga come «cinghia di trasmissione » tra gli orga¬ ni della programmazione nazionale e la società di Toro Bonaparte. Proprio su questo pillilo, perù, si basa la sostanza della deliberazione del Cipe del 50 novembre, sicché rimetterlo in discussione o addirittura rifiutarlo equivale a mandare all'aria l'intera soluzione immaginata dal governo e a suo tempo comunicata al Parlamento dal governatore della Banca d'Italia. D'altra parte è abbastanza indicativo il fatto che Torchiala, dovendo prendere una decisione così delicata, ubbia riunito il consiglio d'amministrazione della Bastogi anziché il sindacato di controllo di quella società che, imitandosi di un problema estraneo alla gestione, avrebbe forse livido maggior titolo a dire la sua. La scelta di far pronunciare il consiglio anziché il sindacalo è ttitt'altro che irrilevante. Nel consiglio, infuni, la presenza dell'Imi è debolissima (ne fa parte soltanto il presidente di quell'istituto, Silvio Borri, mentre tutti gli altri consiglieri o sono neutrali o legali a Cefìs), mentre nel sindacato Bastogi la presenza dell'Imi è molto più rilevante. Cefìs, dal canto suo, continua ad essere assente dall'Italia e non rientrerà neppure per la nuova riunione dei grandi azionisti Montedison. convocala per sabato 20. Ila comunicato che preferisce restare all'estero per lasciare a miti, amici e avversari, piena libertà di decisione. Ma in realtà la minaccia incombente delle sue dimissioni da presidente della Montedison in caso di soluzioni a lui sgradile pesa fortemente sull'intera vicenda e paralizza la situazione, anziché renderla più fluida. Eugenio Scalfari

Persone citate: Bonaparte, Tullio Torcliiani

Luoghi citati: Cefìs, Italia, Roma