I due volti di Marlene Dietrich

I due volti di Marlene Dietrich LA CRONACA DEGLI SPETTACOLI TELEVISIVI I due volti di Marlene Dietrich "Testimone d'accusa": giallo alla maniera di Hitchcock - Il restauro della Pietà di Michelangelo seguito giorno per giorno in un documentario - Stasera quarta sfida per Giacomino al telequiz Penultimo della serie di Marlene Dietrich, Testimone d'accusa (già comparso in tv non più tardi di due anni fa) è un film tutto godibile. Non bisogna prenderlo sul serio, naturalmente, ma il primo a non prenderlo sul serio è stato proprio l'autore, Billy Wilder, il quale si è divertito a rifare Hitchcock. Ha preso un soggetto della vecchia e diabolica Agatha Christie e si è dedicato con un impegno rinfocolato di continuo dal senso dell'umorismo a costruire un intrigo impossibile, calcolando l'effetto sicuro che sarebbe derivato dal contrasto fra una storia completamente assurda montata con scrupolo e precisione e le strizzatine di occhi che da una scena drammatica all'altra lui, Wilder, avrebbe fatto al pubblico. Effetto sicuro, abbiamo detto. E in realtà il film si muo¬ ve dal principio alla fine come un meccanismo di orologeria perfetto: il giallo funziona egregiamente, con un crescendo di sorprese, in chiusura, da lasciare umiliato Durbridge. E' chiaro che Wilder pensa ad Hitchcock, ma non per imitarlo, sarebbe troppo grossolano, bensì per creare un clima di tensione à la manière de Hitchcock... E per far capire, e sottolineare, che è un gioco, carica scopertamente le tinte e avvolge il tutto nell'arguzia. In una dimensione del genere, di passatempo elegante e intelligente, Marlene Dietrich si cala con entusiasmo: e non stupisce che sostenga con bravura due parti, la donna che a tutti i costi, con qualsiasi mezzo, vuole salvare il marito dall'accusa di omicidio, e la falsa testimone, una vecchiaccia sotto la cui maschera grinzosa è difficile riconoscerla. Nella stessa dimensione è più che accettabile, anzi è logica e gradita la splendida gigioneria di Charles Laughton che finisce col fare una grande caricatura di se stesso. Tra cotanti interpreti, Tyrone Power... Povero Power (scusate il bisticcio), gli hanno quasi sempre sparato addosso a zero: immobile, una cariatide... totalmente inespressivo... bello e decorativo... insulso, insipido, e via dicendo... Talora, bisogna dirlo, era una statua, e basta, senza la minima scintilla. Ma qui, nel ruolo di marito che andava per ricche vedove, e che ha effettivamente ammazzato, e che sottratto al boia dalla moglie decide con disprezzo di piantarla, e che viene sbudellato dalla medesima giustamente offesa ed inferocita, tiene il suo posto con molta proprietà: come carogna, non è niente male, l'ingegno sarcastico di Wilder ha portato un benefìcio anche a lui. In alternativa sul Nazionale (ma quanti l'avranno visto preferendolo al film?), il documentario La violenza e la pietà, sulla paziente opera di restauro della « Pietà » di Michelangelo frantumata da un esaltato nel maggio scorso. Il documentario spaziava sulla personalità del sommo, ne illustrava le concezioni artistiche e la perizia tecnica: ma raggiungeva il massimo dell'interesse nella cronaca, al dettaglio, di certi momenti delicati del restauro, il lembo di palpebra, l'orlo del velo, le dita, il naso... Dietro a questo doveroso elogio della équipe di esperti, stava comunque — accennato nel reportage — il gravissimo problema della custodia delle opere d'arte involate dai ladri, prese a martellate dai pazzi, corrose dal tempo. * * Stasera, sul Nazionale, seconda puntata del film Storie dell'anno mille di Franco Indovina, con Carmelo Bene, Franco Parenti, Giancarlo Dettori e Anna Maestri. Indi Incontro con Enrico Rana e il suo trio, un programma di jazz con testi di Franco Mondini. Sul Secondo, Rischiatutto, con il trionfante Giacomino di Ciriè alla sua quarta sfida. Radio: sul Nazionale, alle 23,20, Concerto del violista Luigi A. Bianchi (musiche di Bach e Milhaud); sul Secondo, alle 12,40, Alto gradimento e alle 20,10 Napoli, canzoni e serenate; sul Terzo, alle 12,15, La musica nel tempo (amori del Secondo Impero: musiche di Gounod, Bizet, Massenet), alle 14,30 Concerto sinfonico (direttore Sawallisch, musiche di Weber, Brahms, Mendelssohn) e alle 20 Dalibor di Smetana. * * Il reportage di Michelangelo Antonioni Chung Kuo-Cina, note di viaggio in tre parti sarà trasmesso il 24 e il 31 gennaio, e il 7 febbraio. Girato nei mesi scorsi nella Repubblica Popolare cinese, il reportage segna il debutto di Antonioni in tv. Il regista si è valso della collaborazione di Andrea Barbato, che ha scritto i testi, e di Luciano Berio, che ha composto musiche originali. u. bz.

Luoghi citati: Cina, Ciriè, Napoli