Non valida l'istruttoria per l'ex sindaco d'Ivrea

Non valida l'istruttoria per l'ex sindaco d'Ivrea . Un nuovo rinvio del processo Non valida l'istruttoria per l'ex sindaco d'Ivrea E' accusato di abuso di potere - Imputato anche l'assessore ai Lavori pubblici per interesse privato (Dal nostro corrispondente) Ivrea, 16 gennaio. (r. a.) Nuovo rinvio del processo ripreso stamane ad Ivrea a carico dell'ex sindaco, cav. Angelo Alfieri, di 57 anni, e dell'ex assessore ai Lavori pubblici Renzo Giachino, di 40 anni, accusati rispettivamente di abuso di poteri e d'interesse privato in atti d'ufficio. I giudici (presidente Raho, giudici « a latere » Gervani. De Matteis) dopo una permanenza in camera di consiglio di oltre due ore e mezzo hanno parzialmente accolto un'eccezione di nullità sollevata dalla difesa sugli atti istruttori rinviando il fascicolo al p.m. La pubblica accusa (che si era dichiarata favorevole alla dichiarazione di totale nullità degli atti) e la difesa hanno lasciato intravedere un probabile ricorso alla corte di cassazione. Il procedimento, è stato provocato da -una contestata concessione di licenza commerciale per una panetteria di piazza Lamarmora. Sono imputati anche i coniugi Giovanni Gelli e Lucia Perin Riz, rispettivamente di 32 e 26 anni, accusati di interesse privato e di appropriazione indebita. L'episodio in giudizio risale al luglio del 1970. Fino a quella data la licenza della panetteria apparteneva a Luigi Raso, di 40 anni, che l'aveva data in gerenza ai Gelli per centomila lire mensili. Alla scadenza del contratto annuale il Raso non riuscì più a entrare in possesso del negozio: i Gelli, che un anno prima avevano acquistato lo stabile della panetteria, avevano nel frattempo anche ot tenuto dal Comune una li cenza a nome pròprio. Il Raso presentò un esposto alla procura della Repub blica, che svolse alcune in dagini preliminari dalle quali sarebbe emerso che il Giachino, nella sua qualità d'as sessore, aveva favorito i Gel li per ottenere ima nuova li cenza. Il giudice istruttore cui venivano successivamente trasmessi gli atti, il 29 gen naio 1971 spiccò mandato di cattura contro l'assessore, che restò in carcere quindici giorni prima di ottenere la libertà provvisoria. Il processo venne iniziato nell'ottobre dello scorso anno, ma subito rinviato dopo una vivace battaglia procedurale per consentire la citazione del Comune come parte lesa. L'amministrazione eporediese, tuttavia, ha rinunciato alla facoltà. L'udienza di stamane si è aperta con l'eccezione prese*1tata dall'avv. Camnana'.p, difensore dei Gelli, il quale ha chiesto di dichiarare la nullità del procedimento in quanto gli imputati vennero sottoposti ad alcuni atti istruttori prima di ricevere l'avviso di procedimento.

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