Dopo il lavoro notturno 4 operai morti sull'auto contro un pullman
Dopo il lavoro notturno 4 operai morti sull'auto contro un pullman L'incidente nella nebbia sulla provinciale di Monza Dopo il lavoro notturno 4 operai morti sull'auto contro un pullman Tra le vittime un ragazzo di sedici anni - Tutti abitavano a Bergamo - Lo scontro è avvenuto durante un sorpasso delia vettura in pessime condizioni di visibilità - L'autista della corriera si è improvvisamente trovato di fronte la macchina e non ha potuto evitare di travolgerla n i a e i é a (Dal nostro corrispondente) Milano, 13 gennaio. Tragico incidente stradale a causa della nebbia: quattro persone — tra cui un ragazzo di 16 anni — sono morte in un violento scontro tra l'utilitaria sulla quale viaggiavano e un pullman dell'Atti! della linea Trezzo D'Adda-Vimercate. La sciagura è avvenuta poco dopo le 7,30 di stamane sulla provinciale tra Monza e Trezzo a circa 30 chilometri da Milano. A quell'ora in tutta la zona la visibilità era scarsa. Le quattro vittime — Gianfranco Albani, di 28 anni, di Ciserano (Bergamo); Giacomo Calessi, di 23 anni, abitante a Bergamo in via San Sisto 12; Renzo Nattini, di 28 anni, di Urgnano (Bergamo) e Gianluigi Abbiati, sedicenne, da Arcene (Bergamo) — stavano facendo ritorno alle loro abitazioni dopo aver lavorato l'intera notte per ultimare la sistemazione della tappezzeria in un appartamento di Milano: Giacomo Galessi, infatti, è titolare di una piccola impresa di decoratori. Secondo i primi accertamenti lo scontro è stato causato da un sorpasso azzardato dell'auto, reso ancor più pericoloso dalla scarsa visibilità. Non è stato ancora possibile stabilire chi fosse al volante dell'utilitaria. Improvvisamente, Carlo Oggionidi, 53 anni, abitante a Cornate d'Adda in via Puccini 14, che era alla guida del pullman dell'Atm, diretto a Milano, si è visto di fronte sulla sua corsia l'utilitaria. L'autista ha cercato disperatamente di frenare ma l'urto frontale è stato inevitabile. La «500» si è schiantata contro il pesante veicolo sul quale viaggiavano 50 passeggeri. L'auto e divenuta un ammasso di rottami dai quali provenivano deooli lamenti: Gianluigi Abbiati e Giacomo Gaiessi erano ancora vivi, mentre gli altri due erano morti sul colpo. L'autista del pullman e alcuni passeggeri sono subito accorsi per prestare soccorso alle vittime, mentre altri correvano ad una vicina stazione di servizio per dare l'allarme. Poco dopo sul posto con la polizia stradale giungevano i carabinieri: a bordo di un'autoambulanza Gianfranco Albani e Giai omo Galeazzi sono stati trasportati all'ospedale di Vaprio d'Adda, dove poco dopo il ricovero sono deceduti senza aver ripreso conoscenza. L'inchiesta — come si è detto — avrebbe accertato che il pilota dell'utilitaria, nonostante le pessime condizioni di visibilità, ha tentato un sorpasso senza rendersi conto del pericolo. g. m. -f | iz Milano. L'auto sulla quale sono morte quattro persone nello scontro col pullman (Ap)
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