Sardegna: in 7 anni 59 sequestri I reati a Palermo, Firenze, Trieste

Sardegna: in 7 anni 59 sequestri I reati a Palermo, Firenze, Trieste Sardegna: in 7 anni 59 sequestri I reati a Palermo, Firenze, Trieste Dal 1965 i banditi in Sardegna hanno ottenuto un miliardo e mezzo per i riscatti In Sicilia aumentano le rapine - I processi in Toscana per gli incidenti durante l'ultima campagna elettorale - Trieste: urgente modificare la legge Merlin (Nostro servizio particolare) Cagliari, 13 gennaio. Il procuratore generale dottor Francesco Coco nella sua relazione ha sottolineato che la Sardegna presenta la percentuale più elevata nelle cause civili e un ulteriore sensibile aumento, nel ramo penale, dei reati che sono stati 46.450 contro 39.865 dello scorso anno; tre anni fa erano 30 mila. Il magistrato ha poi esaminato il triste fenomeno dei sequestri di persona dal 1965 ad oggi. «In oltre sette anni — ha detto — si calcolano in Sardegna 59 episodi criminosi; in più di 45 di essi è stato conseguito il profitto, per una cifra globale approssimativa di oltre un miliardo e mezzo di lire; le vittime uccise o scomparse sono state 16, una per ogni quattro episodi criminosi», m. g. Palermo, 13 gennaio. Il procuratore generale Vincenzo Criscuoli ha detto che aumentano nel palermitano e nelle province di Agrigento e Trapani gli omicidi (46 contro i 38 dell'anno giudiziario precedente), i mainati omicidi (90 contro 58) le rapine (146 contro 135) e che la macchina giudiziaria è sempre più affaticata. Il p.g. ha parlato anche del fermo di polizia e dell'esclusiva competenza del magistrato nell'indagine giudiziaria preliminare, per cui dev'essere il giudice ad interrogare il fermato o l'arrestato. E' una disposizione che a parere di Criscuoli «offre senza dubbio il massimo delle garanzie per l'interrogando e vale ad evitare il ripetersi di inconvenienti e di abusi che sia pure raramente si erano purtroppo verificati; ma presenta pure svantaggi che francamente preoccupano». a. r. Firenze, 13 gennaio. Il procuratore generale della Repubblica dott. Mario Calamari, nello svolgere la relazione sul bilancio dell'amministrazione della giustizia in Toscana nel 1972, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario in Toscanaha affermato che assai raramente i processi si concludono prima della scadenza del termine massimo di carcerazione preventiva. Il procuratore generale ha ricordato che nel corso del 1972 ci sono stati in Toscana sedici omicidi e altrettanti tentati omicidi. Ma i dati più allarmanti riguardano le rapine e i furti, in netto aumento rispetto all'anno precedente. Accennando ai disordini avvenuti durante la campagna elettorale nella scorsa primavera, Calamari, ha ricordato « l'impegno dimostrato dalle forze di polizia che pur affrontate ed impegnate in aspri scontri con gli "specialisti" della guerriglia urbana, sempre riuscirono a riportare la situazione allo stati normale. A coloro che hani.opartecipato attivamente e a gruppi a tali fatti di violenza, doveva esser pertanto contestata l'aggravante prevista dall'articolo 339 sec. comma del codice penale la quale comporta un notevole aumento della pena ». c. b.

Persone citate: Calamari, Criscuoli, Francesco Coco, Mario Calamari, Merlin, Vincenzo Criscuoli