Germania: è difficile arginare l'inflazione di Tito Sansa

Germania: è difficile arginare l'inflazione I prezzi aumentati del 7,Vfo nel '72 Germania: è difficile arginare l'inflazione L'aumento del tasso di sconto desta perplessità: i tre precedenti rialzi non hanno ridotto il circolante (Dal nostro corrispondente) Bonn. 12 gennaio. «Abbiamo troppi soldi» è il titolo di un commento della Suddeutsche Zeitung alle energiche misure restrittive del credito decise ieri dal consiglio centrale della Banca federale tedesca: il tasso di sconto è stato aumentato per la quarta volta in tre mesi (dal 4,5 al 5 per cento), il «Lombard rate», il tasso di anticipazione sui titoli, è stato portato al 7 per cento, il cosiddetto «contingente di ridisconto» delle banche private è stato ridotto del 10 per cento. Tutte queste misure hanno'^cohie1 obiettivo ài ■ridurre la massa del circolante (aumentata in novembre del 15,8 per cento rispetto allo stesso mese del 1971) e di contribuire in tal modo a frenare le tendenze inflazionistiche. Ma — benché salutate da quasi tutti gli ambienti economici della Germania federale — le nuove misure restrittive della «Bundesbank» lasciano perplessi. I tre aumenti del tasso di sconto applicati in autunno non hanno portato i frutti sperati, le richieste di crediti si sono espanse, l'inflazione non è stata in alcun modo frenata, anzi ha preso un movimento di accelerazione, al 31 dicembre il costo della vita per la famiglia tipo era del 6,5 per cento superiore a quello di un anno prima, la media dei prezzi al consumo era aumentata del 7,1 per cento. Il governo avrà occasione già nei prossimi giorni di mostrare quanto sia deciso a lottare per la stabilità dei prezzi. Finora ha dato il cattivo esempio, aumentando le tariffe postali e dei trasporti per ferrovia. Ma nei prossimi giorni dovrà rinnovare i contratti collettivi di lavoro per caca un milione e mezzo di I addetti ai servizi pubblici e per 200 mila postelegrafonici che chiedono aumenti dell'll per cento. La controfferta è del 6 per cento, si prevede che si arriverà a un compromesso intorno al 7-8,5 per cento. Questa percentuale di aumenti è stata concordata (dopo lunghe trattative, minacce di scioperi compatti e qualche sciopero selvaggio isolato) per i quasi tre milioni di metalmeccanici e i quasi due milioni di siderurgici. Ovunque (salvo che nel BadenWurttemberg. dove hanno ottenuto V8.8 per cento), i sindacati hanno strappato, senza molta difficoltà, au- menti medi.di salari e stipendi dell'8,5 per cento. «Troppo alti», ha detto preoccupato il vicepresidente della «Bundesbank». Tito Sansa

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