L'azione della Cee contro i "cartelli,, di Vittorio Zucconi

L'azione della Cee contro i "cartelli,, Ripresa col nuovo esecutivo Ortoli L'azione della Cee contro i "cartelli,, A fine 72 gl'interventi hanno colpito zuccherieri e farmaceutici - Il dossier per il '73 riguarda fibre artificiali, editoria, auto, fiammiferi, vetro, acciaio, pneumatici - E' rimasto il commissario Borchette (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 12 gennaio. La nuova commissione della Cee, presieduta dal francese Ortoli, ha ripreso l'azione « anti-trust » dell'esecutivo Mansholt e si prepara ad intensificarla per garantire la libera concorrenza, all'interno del Mercato comune, negli interessi dei consumatori. II portafoglio della « concorrenza » è rimasto affidato, nel nuovo esecutivo dei « i.ove » al lussemburghese Borchette e questo ha facilitato la ripresa dei «dossier » lasciati in sospeso dalla gestione precedente conclusa, alla fine del '72, con le clamorose decisioni nel settore dello zucchero (sei miliardi di lire di multa ai produttori europei), farmaceutico (125 milioni ad una ditta italiana, l'Ici) e delle edizioni musicali. Le indagini in corso riguardano, tra l'altro, l'industria chimica (produzione di fibre art ilici ali), l'editoria (stampa e distribuzione), le automobili (concessionari e servizi di assistenza), il monopolio italiano dei fiammiferi, il vetro (in Francia), l'acciaio (in Inghilterra), i pneumatici. Il 1973 si annuncia come un anno di grandi « offensive » della Cee contro i tentativi di creare « cartelli » o comunque di limitare il gio co concorrenziale, il cui ri spetto è sancito da molti articoli del « trattato di Roma » carta costituzionale della Comunità. Il compito dell'ese cutivo sarà reso ancor più diffìcile e vasto dalla presenza di tre nuovi Paesi, fra cui l'Inghilterra, che è una potenza industriale, e la Danimarca, destinata ad avere il ruolo di « testa di ponte » del Mercato comune per l'industria svedese, ansiosa di godere dei benefici della Cee senza sottostare alle norme imposte da una effettiva « membership ». Le indagini in corso alla «divisione concorrenza» della Cee sono evidentemente circoodate dalla più. grande discrezione, ma qualche informazione è già trapelata: nel settore chimico (produzione di poliestere per le fibre tessili artificiali) si sa che la Commissione sta sorvegliando i maggiori produttori europei (Montedison, Snia Viscosa, la francese Rhóne Poulenc, l'olandese Akzo ed altri) che cercarono, pochi mesi fa, di stipulare un «accordo per lo scambio di informazioni» che la Cee bocciò immediatamente sotto l'accusa di «cartellizzazione occulta». I grandi della chimica promisero allora di presentare un nuovo progetto, il che non è ancora avvenuto. Un altro settore «sotto osservazione» è quello editoriale: la Commissione ha già intrapreso un'azione contro il gruppo «Hachette», uno dei colossi delle edizioni librarie e periodiche francesi, ma stasera abbiamo appreso che anche in altri Paesi, fra cui l'Italia, la situazione dell'editoria è sotto controllo, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione che l'Esecutivo sospetta di essere poco elastica, e comunque non rispondente agli interessi del consumatore. In campo automobilistico, faminla(lasfolapd«mtrmqpFlimPrCtvtledsdsl(«tpssètnlmpmrqnrstre Case, la Bmw, la Citroen e I la Peugeot, sono state invitate a modificare il loro meccanismo di concessioni, di servizi di assistenza e (per la sola Citroen) di vendita dei pezzi di ricambio, meccanismo che avrebbe provocato una divisione dei mercati europei, attraverso pratiche di prezzi diverse nei vari Paesi. Stretto controllo e attente indagini anche per i pneumatici: una interrogazione parlamentare, ha segnalato la possibilità di un'intesa fra quattro grandi della gomma, la Michelin, la Continental Gummi (tedesca), la Semperit (austriaca) e la Kleber-Colombes (francese), con un fatturato complessivo di oltre mille miliardi di lire l'anno, inferiore soltanto a quelli della Goodyear e Firestone (Usa) e sulla stessa linea della Dunlop-Pirelli. La Commissione sta procurandosi «le informazioni necessarie» (dice la risposta all'interrogazione) per giudicare se ci si trovi di fronte ad un pericolo di « trust ». Nel 1973, l'Italia sarà chiamata a smantellare finalmente (dopo anni di pressioni europee) il monopolio dei fiammiferi, l'ultimo esistente, in questo campo, in Europa. Dal primo gennaio '73 anche la Francia ha infatti ammesso la libera importazione dei fiammiferi, lasciando il nostro Paese solo a difendere questo regime monopolistico. La Commissione ha già segnalato a Roma che l'Italia «si trova in stato di infrazione» del I trattato e, se il monopolio persisterà, nel '73 il nostro Paese sarà portato, per questo, di fronte alla Corte di Giustizia Cee. Proprio la Corte di Giustizia dovrà, il mese prossimo, dirimere la controversia tra il colosso americano dell'imballaggio, la Continental Can, e la Commissione Esecutiva che ha intimato alla compagnia statunitense di sospendere l'operazione di acquisto di produttori europei (fra cui uno italiano) che la stava portando ad un monopolio assoluto nel mercato Cee, accusa che gli americani contestano. E' probabile che, sempre nel '73, la Corte si occupi anche del ricorso presentato dagli zuccherieri europei contro i sei miliardi di multa, l'ammenda più alta mai decisa dalla Cee. Vittorio Zucconi

Persone citate: Firestone, Kleber, Poulenc