Una richiesta della magistratura di procedere contro Ciccio Franco

Una richiesta della magistratura di procedere contro Ciccio Franco Il senatore missino di Reggio Calabria Una richiesta della magistratura di procedere contro Ciccio Franco Fu tra gli animatori della "rivolta per il capoluogo" - La Procura ha iniziato un procedimento penale, chiedendo il rinvio a giudizio per concorso in sette reati Nelle prossime settimane il Senato deciderà se concedere l'autorizzazione (Nostro servizio particolare) Roma, 12 gennaio. Il ministro deUa Giustizia ha trasmesso al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere contro il senatore missino Francesco Franco, per una serie di reati commessi tra il 1970 e il 1971 durante la rivolta di Reggio Calabria per il capoluogo. L'apposita commissione senatoriale deciderà nelle prossime settimane se il paria- mentare deve comparire o no davanti alla corte d'assise per rispondere delle accuse. La Procura della Repubblica di Reggio ha già iniziato un procedimento penale nei confronti di Franco, chiedendo il rinvio a giudizio per concorso in «sette distinti deitti di istigazione a delinquere anche continuati; nel delitto di interruzione di pubblico servizio; in due distinti delitti di istigazione a disobbedire alle leggi; in due contravvenzioni per diffusione continuata di notizie atte a turbare l'ordine pubblico; nella contravvenzione per manifestazione non autorizzata». Nella richiesta di autorizzazione a procedere il Procuratore della Repubblica fa presente che «la questura di Reggio Calabria, a seguito di indagini esperite», è riuscita a «raccogliere validi elementi di prova» a carico di Ciccio Franco e di altri esponenti del «Comitato d'azione per Reggio capoluogo», che diresse i maggiori tumulti. Missino, segretario provinciale della Cisnal, Francesco Franco fu tra i primi animatori della rivolta esplosa a Reggio per il capoluogo di Regione. Per molti mesi, mentre sulle strade gli abitanti dei periferici quartieri di Santa Caterina e Sbarre si scontravano con la polizia, erigevano barricate, isolavano par te della città, una battaglia non meno dura si svolgeva a livello politico per conquistare la guida della sollevazione. Dei numerosi «comitati» sorti come espressione della destra politica cittadina, il più oltranzista si rivelò subito quello capeggiato da Franco, il «Comitato d'azione», che giunse rapidamente a scalzare il primo comitato costituito dal sindaco democristiano Battaglia e da altri esponenti politici della Provincia. Fermato in un primo tempo dalla polizia di Reggio, il segretario del sindacato neofascista tornò all'azione in comizi e nelle numerose riunioni che il suo gruppo organizzava per tenere viva la sommossa e dirigere la guerriglia in città e fuori. Il 18 settembre 1970, Franco venne arrestato e successivamente rilasciato alla scadenza dei termini, perché non fu possibile agli inquirenti raccogliere prove sufficienti ad incriminarlo. Quando il giudice istruttore spiccò infine- contro di lui qiu'.tro mandati di cattura, l'esponente missino era già lontano, irreperibile. Traferitosi da Reggio a Roma, aveva trovato rifugio presso amici fidati. Gli agenti della squadra politica della questura lo sorpresero nel giugno del 1971, in piazza Santissimi Apostoli, mentre assisteva ad un comizio del movimento -.ociale. Ciccio Franco restò in cai- rmng cere 23 giorni; po' la corte di cassazione accolse il ricorso presentato dagli avvocati di tensori, riconoscendo l'insufficiente motivazione dei mandati di cattura e Franco lasciò «Regina Coeli» per torna- re a Reggio Calabria. Il 7 maggio scorso, la parte avuta nella rivolta per il capoluogo gli valse la presentazione a candidato senatore per il movimento sociale, riuscendo eletto. 1 - 1. z. f Ciccio Franco

Persone citate: Ciccio Franco, Francesco Franco

Luoghi citati: Reggio, Reggio Calabria, Roma