Verbania: sono in pericolo quasi 1300 posti di lavoro

Verbania: sono in pericolo quasi 1300 posti di lavoro I "nodi,, dell'occupazione in Piemonte Verbania: sono in pericolo quasi 1300 posti di lavoro La Montedison ha annunciato un "piano di ristrutturazione" - Lo stabilimento di Pallanza dev'essere smantellato e alcune lavorazioni trasferite a Novara - Il Comune propone invece di portarle nel Basso Toce -1 sindacati respingono il piano : "Tante volte hanno promesso" (Dal nostro inviato speciale) Verbania, 12 gennaio. Tra le questioni del lavoro in sospeso nel Piemonte, il « nodo » della RhodiatoceMontedison di Pallanza è certamente il più grosso. Da mesi la gente vive con la costante preoccupazione di quello che accadrà e di quando accadrà. La Montedison-Fibre, nel « piano di ristrutturazione e sviluppo», ha detto quali sono i suoi programmi per risanare il settore e rilanciarlo. Lo stabilimento di Pallanza — che occupa circa 4 mila persone — dovrebbe essere smantellato. Parte delle lavorazioni (per un totale di 2600 dipendenti) resterebbero a Verbania, mentre le produzioni di «nylon 66» (per 1200-1300 lavoratori ) verrebbero concentrate nello stabilimento che la Montedison ha già a Novara. I tecnici della MontedisonFibre sostengono che è urgente rimediare alla perdita di 11 miliardi e mezzo all'anno che si registra nello stabilimento di Verbania. Sindacalisti, lavoratori e pubblici amministratori replicano dicendo che la smobilitazione della Rhodiatoce rappresenterebbe un colpo mortale per l'economia del Verbano, già duramente provata per la chiusura di alcune fabbriche e per le riduzioni di personale in altre. A Verbania — secondo il piano Montedison — invece dell'attuale Rhodiatoce, verrebbero create tre unità produttive: centro di ricerca tessile unificato con l'occupazione di 550-600 persone; un'unità per la produzione di acetato chimico e di nylon plast, con un'occupazione di circa 600-700 persone; un'unità di trasformazione tessile per testurizzazione, orditura tessitura, orditura indemagliabile, con un'occupazione di circa 1200-1300 persone. In base a questo progetto verrebbero riassorbite 2350 2600 persone. E le altre? Il piano Montedison risponde: «Il saldo occupazionale si o*wi*«# wwi«««a«B o. conseguirà mediante trasferi-mentì di personale da Verba- nia - Pallanza a Novara in relazione ai programmi di sviluppo di quella unità produttiva (1200-1300 lavoratori in più), ove verranno concentrate le produzioni di "nylon 66" ». Tra Verbania e Novara corrono un'ottantina di chilometri e le comunicazioni non sono ottime. I lavoratori osservano: «Il trasferimento significherebbe una "pendolarità" di 160 chilometri al giorno, tra andata e ritorno». Contro il piano di ristrutturazione della Montedison a Verbania — in coincidenza con lo sciopero nazionale di 4 ore — i lavoratori hanno oggi sospeso l'attività per tutta la giornata. Si sono svolte manifestazioni pubbliche ed una riunione in municipio. «Non intendiamo — ci ha dichiarato il sindaco, Pietro Mazzola — fare della quesito- ne della Rhodiatoce di Pallan za un problema di campanile, Riteniamo che sarebbe un grave errore se le diverse zone interessate alla ristrutturazione Montedison cercassero di risolvere i loro problemi con una visione municipalistica». Questo concetto è stato affermato nel convegno dei sindaci tenutosi a Verbania Pallanza nel dicembre scorso e si intende portarlo avanti nei colloqui con la Regione Piemonte e negli incontri che sono stati sollecitati con il governo e con la Montedison. Il sindaco di Verbania (ex tecnico della Rhodiatoce) ha fiducia nella «soluzione alternativa» proposta dal Comune. «I pianificatori della Montedison — dice Mazzola — nellescludere Pallanza per Novara, dove la società dispone di terreni, non sono andati tanto per il sottile. A Pallanza oggi la Rhodiatoce ha un'area coperta di 97 mila metri quadrati e in base al piano regolatore adottato dal consiglio comunale e che tra qualche mese sarà ratificato dalla Regione, avrà la possibilità dì coprire altri 53 mila metri quadrati. In totale si arriverebbe a 150 mila metri quadrati coperti». Non è l'unica possibilità. Il sindaco punta anche sul consorzio di sviluppo del Basso Toce. Del consorzio fanno partr- 1 comuni di Verbania, Bavimo, Gravellona Toce, Mergozzo ed Omegna. «La Montedison — prosegue il sindaco — dice: "Andiamo a Novara perché a Pallanza non abbiamo aree". Noi giochiamo la carta del consorzio. Abbiamo individuato l'area di Fondo Toce. E' un terreno pianeggiante con notevoli caratteristiche. Poiché si trova a 4-5 chilometri da Verbania consentirebbe, a nostro giudizio, di risolvere il problema senza provocare squilibri so ciali nel Verbano. L'area è di un milione di metri quadrati E' vero che il consorzio, che è in vita da un anno, ha ancora parecchio da fare, ma l'indicazione che fornisce è vali da». Le statistiche dei disoccupati non rispecchiano il reale deperimento di Verbania. Il sindaco ha un «termometro» personale: «Non passa giorno — dice — senza che entrino nel mio ufficio persone in cerca di aiuto per avere del lavoro. Un minimo di sfo go l'abbiamo con i 700-800 "frontalieri" che dal Verbano vanno a lavorare in Svizzera. Chiusure di aziende e riduzio ni di personale colpiscono da troppi anni la nostra zona. La stessa Rhodiatoce, con il blocco delle assunzioni, in due anni ha ridotto il personale di circa 250 unità. In pratica è come se fosse stata chiusa una media industria». Il sindacalista Diego Caretti, del consiglio di fabbrica, tra l'altro, mette in rilievo che «da oltre un anno 400 lavoratori del reparto acetato tessile sono ad orario ridotto di 24 ore settimanali». I rappresentanti dei lavoratori «non soltanto respingono il piano della Montedison» ma hanno un'esperienza negativa anche per «le cosidette attività sostitutive». Caretti dice: «Troppe volte ci hanno promesso attività sostitutive che poi non sotto state realizzate ». Quando comincerà l'attuazione del piano Montedison? «Noi — afferma Caretti — lo respingiamo e non abbiamo comunicazioni in proposito. Però ci stiamo preparando, perché qualsiasi giorno potrebbe essere buono. La cassa integrazione segnerebbe l'inizio dello smantellamento». I sindacati hanno promosso una riunione dei rappresentanti delle aziende Montedison per lunedì prossimo a Torino e stanno preparando per la fine del mese un convegno nazionale dei consigli di fabbrica di tutte le aziende Montedison. Sergio Devecchi Domodossola Omegna L. d'Otta Borgosesia o NOVARA

Persone citate: Caretti, Diego Caretti, Mazzola, Pallan, Pietro Mazzola, Sergio Devecchi, Toce