Mafia italiana in Germania? Processo per le "rivelazioni,,

Mafia italiana in Germania? Processo per le "rivelazioni,, Un cuoco di Stoccarda ricorre ai giudici Mafia italiana in Germania? Processo per le "rivelazioni,, Una rivista tedesca di economia ha parlato di "colossale organizzazione maliosa" - Uno degli italiani indicati quali "basisti" vuole la smentita (Dal nostro corrispondente) Bonn, 11 gennaio. Armando Liguori, napoletano di 48 anni, pizzaiolo e cuoco, indicato dal mensile tedesco di economia « Capital » come « basista » della mafia italiana in Germania (definita «il primo colosso finanziario del mondo»),non se l'è lasciato dire due volte. Appena udita la traduzione italiana dell'articolo pubblicato dalla rivista dei «managers », Armando è corso da un avvocato e ha chiesto una smentita nel numero di gennaio. La macchina della giustizia si è messa in moto, e con essa i giornali di Stoccarda, per cui Armando Liguori è diventato il personaggio del giorno. I giornali hanno pubblicato la sua fotografia, la gente è andata a vedere il suo locale, al numero 99 della Ludwigstrasse, ed è rimasta delusa. Sei tavolini, 24 sedie, il proprietario affaccendato dinanzi al forno e un cameriere. Possibile che qui si organizzassero traffici di armi, di droga, tratta delle bianche, commerci di braccia, furti, rapine? La gente curiosava ma non mangiava. «Gli affari vanno male, dice Armando al telefono, i tedeschi credono veramente che io sia un mafioso, hanno paura di entrare e di fermarsi». Ieri, alla prima udienza del processo civile dinanzi alla corte regionale di Stoccarda, Armando ha visto per la prima volta in faccia il suo accusatore, il giornalista Rienk H. Kamer, di 29 anni. Questi è arrivato scortato da due poliziotti. Su consiglio della polizia — che ha preso le sue «rivelazioni» molto sul serio — il giovanotto è stato fornito di porto d'armi, è stato obbligato a circolare armato. Armando, un buon uomo, ha detto soltanto che vuole una smentita. Capital l'ha rifiutata, ha annunciato tramite l'avvocato Croissant che la «serie delle rivelazioni continuerà». Un compromesso — sulla base di 50.000 marchi, poco meno di dieci milioni di lire — è stato rifiutato da ambo le parti. Il giornalista ha detto di avere udito personalmente due colloqui di mafiosi, la sera del 2 novembre scorso, all'interno della pizzeria: due italiani offrivano a caro prezzo servizi amorosi di minorenni a clienti danarosi e, a un tavolo vicino, altri due italiani contrattavano «una partita di orologi caldi», cioè rubati. Scrivono i giornali di Stoccarda che lo scopritore della mafia «parla bene l'italiano». Ma oggi, quando gli ho telefonato abbiamo dovuto ricorrere alla lingua tedesca. L'uomo che aveva orecchiato i discorsi dei mafiosi siciliani non capiva le mie domande in italiano. Nonostante ciò, Rienk H. Kamer, insiste e si dice certo di vincere il processo contro i «mafiosi». Giovedì della settimana prossima, sentiti i testimoni italiani e tedeschi che affermano concordemente che Armando Liguori è persona intemerata, la corte di Stoccarda emetterà la sentenza. Capital ha già pronta la seconda puntata delle sue rivelazioni, t. s. *-

Persone citate: Armando Liguori

Luoghi citati: Bonn, Germania, Stoccarda