Opere sugli elaboratori

Opere sugli elaboratori SEGNALAZIONI DI LIBRI Opere sugli elaboratori Un dizionario dell'informatica - Dedicato all'elettronica (e ai calcolatori) il 5" volume dell'Enciclopedia dell'Ingegneria della Isedi e e l a i i a i , e, a loe o. o La fortuna che, di questi tempi, incontrano repertori e dizionari è ben comprensibile, dal momento che non mai ci sono state proposte tante cose nuove e altrettanti termini per indicarle, anch'essi nuovi: dei quali alcuni sono azzeccati, altri più o meno ridotti da lingue straniere; altri ancora aventi un significato non rassodato; tal ohe il medesimo concetto viene espresso diversamente, secondo consuetudini che magari valgono nell'ambito di un'azienda e non di un'altra. Il bisogno di orientarsi, fra tante parole, è più sentito nelle cose della tecnica, perché qui appunto la proliferazione è stragrande. Le tecnologie, soprattutto quelle maggiori, tendono a chiudersi, lessicalmente, ciascuna in un universo suo proprio; mentre i gerghi che ne risultano diventano « lingue straniere » per i non addetti ai lavori. Salutiamo perciò con soddisfazione il nuovo Dizionario di Informatica, di A. Chandor e collaboratori, tradotto dall'inglese da Giovanni Rapelli e pubblicato dalla Casa Editrice Zanichelli (Bologna 1972, L. 5800); il quale lavoro di traduzione ha comportato non soltanto il sovrappiù del riordinamento alfabetico, nel passare da una lingua all'altra; ma un lavoro di completamento, di scelta, di invenzione, dovuto alla summenzionata fluidità della materia e alla difficoltà intrinseca dei concetti. Chi, come noi, è chiamato sovente a informare i lettori dei giornali su quel che avviene nel mondo degli elaboratori bene sa che questa, dell'informatica, è una delle discipline più infestate da termini di gergo, in ciò aiutata dall'abuso degli acronimi, delle sigle: tal che leggendo CAI (che dall'infanzia ci porta a pensare al Club Alpino Italiano), dobbiamo tradurre Computer Assisted Instruction, che significa il modo di adoprare gli elaboratori elettronici ai fini didattici. Di questi acronimi ve n'è a non finire: pronunciabili e no, come Tos, Btam, Ids, Nrz. Appunto il dizionario del Chandor ci porge qualche chiave aggiuntiva per entrare nel inondo dell'informatica, ma soprattutto esso è da tenere come strumento di consultazione. Occorre dire (né bisogna farne colpa all'innocente traduttore) che la terminologia conserva assai dell'inglese e dell'americano, dal momento che appunto gli elaboratori sono nati oltre Oceano e sono stati importati in Europa e nel resto del mondo, insieme con i vocaboli nativi: tal che hardware (la corposità della macchina) o software (suppergiù, l'insieme dei programmi) sono diventati termini intraducibili e debbono conservare la dizione di origine; così come avviene, per essere acronimi di locuzioni in inglese, con i nomi dei linguaggi con cui si comunica col calcolatore: Algol (da non confondere con la stella variabile della costellazione di Perseo), e poi Cobol, Fortran, Basic, eccetera. Mettiamo dunque il Dizionario di Informatica in quello dei nostri scaffali che è più a portata di mano. Ancora di elaboratori elettronici si tratta — ma con altro criterio — nel quinto volume della Enciclopedia dell'Ingegneria, edita dalla Isedi (Milano 1972). Qui non v'è un dizionario ordinato psnpsg per vocaboli, ma l'ambizioso tentativo di una trattazione organica, con illustrate le principali proprietà dei sistemi di codificazione, le regole della logica binaria, la descrizione dei tipi di memorie, gli schemi dei circuiti che attuano le funzioni logiche; e vi sono rappresentate le schede, le bande perforate, i caratteri per la lettura ottica: e v'è altresì l'illustrazione di particolari tecnici, come gli apparecchi a raggi catodici dei visualizzatori, le macchine stampanti, i tracciatori (o plotter). Tutto ciò con esempi pratici di programmazione, diagrammi di flusso, e poi ancora i linguaggi di cui abbiamo detto più sopra. Le due opere qui segnalate ci sembra si completino e integrino proficuamente. E' da tenere presente che nel volume della Isedi questa parte dedicata all'informatica è un capitolo, tra altri, della ben più vasta disciplina dell'elettronica. Perciò nello stesso volume noi troviamo monografie sull'elettronica generale e quantistica (quest'ultima avendo avuto la sua maggiore applicazione nel laser): cui segue la numerosa famiglia dei componenti elettronici e dei circuiti nei quali questi componenti trovano posto. Elettronica industriale, teoria dell'informazione, elettroacustica, telefonia, telegrafia, comunicazioni in genere, misure elettroniche sono altri temi trattati nel nutritissimo volume. L'universo dell'elettronica è cresciuto a dismisura in questi ultimi decenni; esso è in continua espansione. I libri stentano a contenerlo. Didimo

Persone citate: Giovanni Rapelli, Perseo, Zanichelli

Luoghi citati: Bologna, Europa, Milano