Granata a sorpresa: Novellino ala

Granata a sorpresa: Novellino ala Il trainer Giagnoni cambia formazione e rinuncia a Crivelli Granata a sorpresa: Novellino ala Con Rampanti e Ferrini mezze ali - Fabbri: "Cercheremo di fare onore al calcio giocando con lealtà" - Riva elogia i torinesi e in particolare Pulici : "Disciplina ed esperienza lo hanno maturato" Sorridono tutti al Torino fuorché Crivelli al quale deve essere giunta all'orecchio la notizia, inaspettata, che oggi contro il Cagliari difficilmente giocherà. Sandro è un ragazzo d'oro, non meriterebbe di restare fuori dopo avere dato molto: il suo destino sembra quello di dovere giocare ogni tanto e di offrire sempre il massimo, ma con poche soddisfazioni. Anche a San Siro è andato bene, l'hanno inserito fra i migliori in campo eppure ora ritorna — salvo ripensamenti di Giàgnoni all'ultima ora — in panchina. La sorpresa l'ha fornita il tecnico poco dopo l'allenamento, quando ha annunciato una parte della formazione antì Cagliari. Fino al nome di Agroppi, Giagnoni è ondato Dia sciotto poi si è fermato e ha aggiunto: « Ferrini si è ristabilito per cui giocherà interno destro, Toschi sarà centravanti e Pulici ala sinistra... ». — E Rampanti dove lo mettiamo? « Appunto qui sta il mio problema — ha risposto — avrei voluto utilizzare Maddè al posto di Sala ma il giocatore è reduce da una lieve influenza. Finirò probabilmente per impiegare Novellino numero 7 e Rampanti 10. Questa è la prima soluzione: la seconda prevede l'impiego di Rampanti e Maddè, la terza, quella meno probabile, di Rampanti e Crivelli ». Contro i rossoblu di Fabbri, dunque, si presenta oggi un Torino a sorpresa, è l'ennesima formazione: Novellino dovrebbe ricalcare il gioco fornito contro il Napoli in occasione del suo sfortunato esordio. Rampanti potrà dare sfogo al malcelato desiderio di esibirsi in cabina di regia, sfruttare la sua fantasia. Come mai questo ripensamento di Giagnoni quando tutti davano per scontata la formazione di San Siro con la forzata sostituzione di Mozzini con Masiello e il rientro di Lombardo? Giagnoni ha spiegato che Crivelli e elemento da gioco esterno: « In casa ci vuole — ha aggiunto — un interno più a ridosso delle punte e Rampanti fa al caso mio. Avrei voluto impiegare Maddè, perché prima o poi Sergio deve saltare fuori ma come ho detto proprio giovedì ha avuto un attacco d'influenza. Il compito che ci attende è diffìcile, non guardiamo la stimolati classifica, questo è un Cagliari che vale molto di più degli undici punti che possiede. Che poi io speri che questa sera i rossoblu siano ancora a quota undici, beh, questo è un altro ragionare. Premettendo in partenza che il Cagliari è forte — e non dico storie — i miei ragazzi dovrebbero essere a dare il massimo. La squadra ancora una volta è rimaneggiata ma dobbiamo superare indenni questo momento anche perché andiamo velocemente verso la ripresa completa. Oltre a Bui e a Sala c'è anche Cereser quasi in condizione: dopo l'amichevole col Lugano, spero di recuperare in pieno il libero nel "ritiro" di Nizza e presentarlo in campionato a Genova contro la Sampdoria ». Fra speranze e realtà, dunque, il Torino prosegue nel suo cammino certo che ancora una volta i « fedelissimi » gli saranno vicini. Il Cagliari non si presenta con le vesti dimesse con cui giocò alcune settimane fa a Torino contro i bianconeri: stavolta Fabbri può puntare a un risultato di prestigio, la squadra è al completo, il morale ottimo dopo gli ultimi confortanti risultati. Qualcuno granata. « Io fra i sardi parla di « almeno un pareggio », il che è tutto dire. Fabbri è prudente, conosce a fondo i granata, sa che proprio nei momenti più difficili sanno fare ricorso all'orgoglio e alla determinazione. Fu proprio lui a lanciare Paolino Pulici, ad avere fiducia in Agroppi e in altri non sottovaluterei il Torino — ha detto — neppure se giocasse con cinque uomini. E' una squadra eccezionale, da ammirare per il ritmo e la forza morale. Ne approfitto per dichiarare tutta la mia solidarietà a Giagnoni, un amico dal carattere non comune: altri, in un momento così delicato, avrebbero forse perso la testa, lui ha saputo fare fronte alle sue parole, denotando saldezza di princìpi. Noi siamo a Torino per giocare una partita di calcio, all'insegna della massima lealtà. Fra le nostre due società il rapporto d'amicizia è solido: il pubblico torinese sarà certo eccezionalmente vi. cino alla sua squadra, e questo è ammirevole, ma non credo che vi saranno manifestazioni antisportive. Noi e il Torino cercheremo di fare onore al calcio ». Gigi Riva ha concluso la mattinata trascorsa al Filadelfia — dove i rossoblu si sono allenati quasi contemporaneamente al Torino nel vicino Campetto — con alcune dichiarazioni: « E' una partita difficile — ha detto — per entrambe. Il Torino è una grossa squadra, sino ad ora non ha potuto esprimersi come nei suoi mezzi per le assenze di uomini determinanti. Certo per noi è meglio che Sala e Bui non ci siano. La nostra difesa avrà il suo da fare per tenere a bada Pulici, un attaccante che con la disciplina e una maggiore esperienza sta conquistando i risultati che merita. Lo chia mano il "piccolo Riva" e questo mi fa piacere anche perché siamo legati dalla stessa origine: entrambi lombardi, entrambi provenienti dal Le gnano. Noi ora cerchiamo i punti della tranquillità, il Torino invece può guardare più avanti ». Giorgio Gandoifi

Luoghi citati: Cagliari, Crivelli, Filadelfia, Genova, Lugano, Nizza, Torino