Tenta una fuga disperata un ladro sorpreso con denaro falso in tasca
Tenta una fuga disperata un ladro sorpreso con denaro falso in tasca Tenta una fuga disperata un ladro sorpreso con denaro falso in tasca Prigioniero nell'atrio dell'"Ideal", sfonda una vetrata, ma è catturato dai passanti - E' un complice dei due spacciatori presi con 7 milioni contraffatti? Un ladro d'auto è stato sorpreso davanti al cinema Ideal; nel tentativo di fuggire, ha sfondato una vetrata, ma dopo un breve inseguimento è stato catturato. Pochi istanti prima aveva gettato a terra 12 banconote false da 500 lire. Non si esclude che abbia a che fare con i due spacciatori sorpresi davanti alla stazione di Porta Susa con 7 milioni di 10 mila contrallatti. Si chiama Giuseppe Lo Nobile, ha 20 anni ed abita ad Orbassano in via Roma 8. E' stato notato dalla guardia La Bella mentre, in corso Beccaria, forzava la portiera di una « 124 » appartenente a Bruno Mafucci, via Cimabue 22. La guardia ha lasciato che si mettesse al volante, poi è intervenuta e l'ha condotto nell'atrio del vicino cinema Ideal. Era circa mezzanotte. Il ladro, mentre si attendeva l'arrivo di una radiomobile, ha fatto cadere a terra i soldi falsi, quindi approfittando del fatto che gli spettatori stavano sfollando, si è liberato con uno strattone. Ha sfondato una vetrata che gli sbarrava il passo, ma ha compiuto solo un centinaio di metri: all'imbocco dei portici di piazza Statuto, alcuni volenterosi l'hanno raggiunto. La Mobile ha accertato che Giuseppe Lo Nobile non è un semplice ladruncolo. Ha avuto l'abilità di tentare di disfarsi delle banconote false, nel suo alloggio sono stati trovati 15 proiettili calibro 9 lungo. Anche uno dei due spacciatori catturati sabato, Sai vatore Vitello, 23 anni, da Isola d'Asti, era armato. Il complice Salvatore Ingrao, 25 anni, da Asti, sl è arreso subito; lui Invece ha estratto una pistola calibro 9, con proiettile in canna, e si deve solo alla prontezza degli agenti se non è scoppiata una tragedia. I due, che per ora sono rinchiusi alle Nuove, saranno probabilmente interrogati in giornata dal sostituto procuratore della Repubblica di Asti. Le indagini hanno preso le mosse da quella città dove, negli ultimi tempi, erano state spacciate molte banconote false. Accertato che Salvatore Ingrao e Salvatore Vitello erano due corrieri dei falsari (hanno agito in tutto il Piemonte, a Milano ed a Genova), resta agli inquirenti il compito più difficile: scoprire la zecca clandestina. I diecimila falsi sono quasi perfetti, specie nel tondino. L'unico difetto palese è l'infoltimento della barba di Michelangelo, ma purtroppo ad un occhio non esercitato, può sfuggire. Giuseppe Lo Nobile
Persone citate: Bruno Mafucci, Giuseppe Lo Nobile, Salvatore Ingrao, Salvatore Vitello, Vitello
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