Industriale ucciso al bar da uno studente per vendicare un "torto,, subito dal padre

Industriale ucciso al bar da uno studente per vendicare un "torto,, subito dal padre Una tragica scena da western ieri a Reggio Calabria Industriale ucciso al bar da uno studente per vendicare un "torto,, subito dal padre L'omicida,' 16 anni, ha esploso contro la vittima 3 colpi di rivoltella - Poi è fuggito - Riteneva l'uomo responsabile di aver fatto inviare il padre al soggiorno obbligato - Fermate 2 persone che erano con l'ucciso (Nostro servizio particolare) Reggio Calabria. 26 nov. Un industriale di -17 anni. Giuseppe Cutellò. titolare di una fabbrica di gelati, è stato ucciso oggi pomeriggio con tre colpi di pistola in un bar mentre giocava a carte con alcuni amici. L'omicida e Fortunato Maiala, uno studente di 16 anni. Secondo le prime indagini, egli avrebbe sparato contro l'industriale perché lo riteneva colpevole di aver fatto inviare il padre al soggiorno obbligato. Subito dopo il delitto, lo studente è fuggito ed è tuttora ricercato attivamente nelle campagne della piana reggina. I carabinieri hanno fermato il gestore del bar. Salvatore Cirillo, di 33 anni, e un suo amico. Antonio Paladino, di 39 unni. Sono le due persone con le . striale stava giocando a car- j te quando nel bar e entrato j il giovane che ha sparato. En- \ trombi sono stati tratti in 1 arresto per favoreggiamento. Fino all'imbrunire sono state effettuate varie, battute nella zona, ma dello studente non si è trovata alcuna traccia. Il giovane, che è ancora armato, probabilmente ha cercato di rifugiarsi sull'Aspromonte. Il tragico episodio c avvenuto in modo fulmineo Tuttavia alcune testimonianze hanno permesso una ricostru- 'zione dei fatti almeno neiparticolarì più importanti. verso le 15 del pomeriggio Giuseppe Cutellè era seduto ad un tavolo del bar e gioca- ea a carte con il gestore del locale. Salvatore Cirillo e An- erano a quell'ore pochi altri \ clienti: qualche pensionato | davanti a un litro di vino e j un gruppo di giovani che par- ! lavano di sport. j Improvvisamente la porta I dcl bar si è spalancala e sul-1 la soglia del negozio è appar- j 1 so il giovane Fortunato Maiala. Aveva il volto contralto dell'ira, tremava sensibilmente. Gettato uno sguardo attorno a sé ha subito indi¬ lla fatto pochi passi verso il tavolo dove i tre stavano r-.riuntn in nitfimn ri*,*,n,,n,,, I uditalo la ultima designata, j giocando a carte ed ha cstrat- \ to la rivoltella che teneva in ] lasca. : Rivolto all'industriale Giù-1 seppe Cutellè. ha detto: « La \ colpa è tua se mio padre non i è più con noi. Io devo ven- dicarlo ». Poi con freddezza | \ hanno raggiunto in pieno pet- | to l'industriale che è crolla j to sotto il tavolo, ! I suoi compagni di gioco j non hanno avuto il tempo di I intervenire. Sono rimasti lm1 "wb'1,1, c terrorizzati sulle se j dle U, 'TT' CO" L'a"m' 1 e uscito dal bar e poi si è , Come si e detto il giovane Malata era convinto che suo j I p c 'osse jj™0 '"vtato al j j soggiorno obbligato per col- pa dell industriale Cutellc. \ messo a correre verso la periferia e la campagna. Da tempo meditava di vendi- \ carsi. In realtà l'industriale \ ] era del tutto estraneo al prov : cedimento adottato nei con¬ 1 fronti del padre del ragazzo. \ 0ra s* temp che lo studente, i ancora armato, possa corn mettere qualche altra follia, | e. f.

Persone citate: Antonio Paladino, Cutellè, Fortunato Maiala, Giuseppe Cutellè, Giuseppe Cutellò, Salvatore Cirillo

Luoghi citati: Reggio Calabria