Giagnoni: "Bisogna diventare coraggiosi anche in trasferta,,

Giagnoni: "Bisogna diventare coraggiosi anche in trasferta,, Parlano i protagonisti, tace solo il corrucciato Herrera Giagnoni: "Bisogna diventare coraggiosi anche in trasferta,, Il trainer insiste: "Il Torino deve ritrovare la sua mentalità vincente" - Festeggiato Gianni Bui per il felice rientro e perché oggi si sposa a Vezzolano Il « mago » è proprio di ferro: thanno insinuato che sta invec- cchiando e lui risponde presen- tandesi in giacca a sfidare il fred- do di una giornata nella quale 1 mancava soltanto la neve: Già- j gnoni invece era ben coperto da j un giaccone e dal colbacco uscito | dalla naftalina dopo una lunga vacanza. « Ma che vecchio d'Egitto — ha scherzato alla fine Giagnoni nel clima festoso degli spogliatoi granata — Quello è un padre'giovane, può permettersi dt girare in giacca ». Il successo sulla Rema ha riportato nel clan torinese la serenità e la sicurezza necessarie per le prossime autentiche battaglie. Giagnoni loda la Roma per il suo magnifico primo' tempo ed aggiunge: « Avendo vinto noi, significa che siamo davvero forti a. Bui è stato accontentato: la squadra ha vinto anche per lui, dandogli un magnifico regalo dl nozze. Gianni può uscire dallo stadio accanto alla sua futura sposa, Daniela, mentre una legione dl tifosi Intona il coro: « E' lui, è lui, è Gianni Bui u. Pianelli e Traversa sfoderando sorrisi salutano e se ne vanno: restano il dr. Navone. Rivella ed altri dirigenti. Dice 11 vicepresidente, particolarmente vicino in questi tempi alla squadra: « Abbiamo latto vedere le stregue al mago », e aggiunge: « Una vit- toria come questa è quasi bella come quella del derby. Finalmente a ranghi quasi completi, il Torino ha potuto far vedere di quale stoffa sia latto ». Giagnoni offre il domenicale quadro tecnico: « Essere usciti vittoriosi da una partita così dil- flcile è noto di grande merito Nella ripresa la squadra granata è venuta fuori di prepotenza confermando la sua buona preparazione atletica: si è fatta così perdonare gli errori di Bergamo. Vorrei far rilevare ancora, una volta la bella prova della difesa, composta per due terzi da elementi quasi debuttanti. Non dimentichiamo il grande lavoro di Fossati, la splendida prova tattica dl Rampanti, l'opera di tamponamento a centrocampo del vecchol leone Ferrini, il tempismo dei nostrt "cannonieri" Agroppi e Pillici, insomma sono stati tutti bravi, da Castellini a Bui n. Il rientro di Sala e di Bui ha ridato alla squadra quel gioco che lei richiedeva? « Senz'altro, ma entrambi devono migliorare, possono dare molto dl più. L'Importante è continuare con tenacia e pazienza. I risultati verranno. Anche quando vincemmo il derby dissi che rimanevano alcuni problemi da risolvere: mi riferivo anche allora a Bui e Sala, due elementi indispensabili per la manovra gra¬ nata, come si è potuto notare anche contro la Roma ». Commentando la partita, Claudio Sala ha messo a fuoco 11 motivo per cui il Torino è cosi travolgente in casa (4 partite, 8 punti) e discontinuo in trasferta. « Ci manca ancora — ha detto — ia mentalità vincente dello scorso anno. Davanti al nostro pubblico, per noi è come se fosse sempre derby, per cui lottiamo sjn dall'inizio per segnare e vincere. In trasferta partiamo con l'intento di portarci a casa un punto e questo, forse, ci condiziona. Questa mentalità vincente naturalmente potrà venirci soltanto quando avremo raggiunto la condizione dt forma migliore per cut saremo sicuri del fatto nostro ». Giagnoni gli dà ragione, ed aggiunge: « E' proprio cosi, il Torino non deve mai accontentarsi dì un risultato parziale, deve lavorare continuamente, essere sempre aggressivo. Guai se in partenza accetta un pareggio. Voi che mi seguite nel lavoro sapete quanta fatica lux richiesto ' nella scorsa stagione dare alla squadra quest mentalità vincente. Plano plano ci arriveremo e anche in trasferta potremo rendere come in casa. Domenica ci attende un compito diffìcile a San Siro: contro i nerazzurri giocheremo senza paura, sfoderando tutta la no- stra aggressività. Complimenti alla Lazio che se ne sta sola là in alto, noi comunque restiamo attaccati al carro e ci faremo sentire. Ora c'è da sfatare questa tradizione avversa di San Siro e cercheremo di farlo con il massimo impegno ». Tutti si felicitano con Bui per la sua prestazione e per le nozze odierne con la bella Daniela nell'Abbazia di Vezzolano. Fossati ha ancora flato da spendere dopo aver corso per quattro lungo tutto il campo: «Tenere uno come Salvori — ha detto' — non è facile, è un mediano molto mobile, guai a lasciargli un po' di libertà. Penso ancora una volta di aver fatto il mio dovere: Giagnoni mi ha detto bravo e questo è quello che per me conta ». Zecchini riconosce di essere entrato piuttosto deciso su Spadoni: « L'ho contrastato con un fianco e lui è volato via. Per il resto, tutto dt ordinaria amministrazione ». Lombardo è felice: ha annullato un'altra vedette del campionato, Spadoni. Il suo elenco si allunga: Speggiorin, Pace, Cardillo, Saltutti, Anastaasl, Pellizzaro e Spadoni. Soltanto uno dl questi, il bianconero, è andato in gol: « Questa è per me la migliore risposta — dice Marmo — al mio lavoro ». Castellini zoppica: ha mollato una pedata al... terreno e ora gli fa male una caviglia. Nulla di grave. « Sul rigore — afferma — ero ben piazzato, se Cordova avesse tirato In porta avrei parato il tiro ». Lo dice sorridendo, ma fa sul serio. Gli si può credere dopo averlo visto volare come ieri. La parola a capitan Ferrini: ii Cosa manca a questo Torino? Il punto di Bergamo. Quando ci ripenso... ». E taglia corto, autocensurandosi. Aldo Agroppi spiega la sua mossa psicologica che ha indotto Cordova a calciare fuori la palla: « Io ho rispettato il regolamento. La palla era fuori dal dischetto e ho chiesto ul signor Giunti dì metterla a posto. Se poi Cordova Ita mollato un calcio al terreno non è colpa mia... ». Pulici «bang-bang» sfodera sorrisi in cinemascope. Il ragazzo è felice, dopo tanti anni di battaglie, di critiche, di delusioni, ora finalmente ha il premio che merita: è capocannoniere del campionato, ha segnato 6 gol ln sei partite e... mezzo, considerando . che contro la Ternana è entrato come 13». « Cosa volete che dice, tutto mi viene più naturale, le \ lezioni dt Giagnoni mi sono ser- | vite. Spero di continuare così sino alla fine ». Più che una speranza la sua è una promessa. Giorgio Ganrìolfì l

Luoghi citati: Bergamo, Egitto, Lazio, Vezzolano