Bertola è ancora campione

Bertola è ancora campione A CUNEO, NELLA FINALISSIMA DEL PALLONE ELASTICO Bertola è ancora campione Il capitano della Pievese ha battuto Berrutl per 11 a 6 - Un successo facile davanti a 5000 tifosi (Nostro servizio particolare) Cuneo, lunedi mattina. Felice Bertola è arrivato a quota sette. Tanti sono ora i titoli italiani conquistati dal campionissimo degli Anni 70: l'ultimo l'ha ottenuto ieri a Cuneo dl fronte a Massimo Berruti ed è forse il più bello — perché il più sofferto — della sua carriera. Il record di Augusto Manzo che iscrisse otto voi- I te il suo nome nell'albo d'oro j del pallone elastico è ormai al- | la portata di Felice ed è diffìci le credere che un'atleta di 28 anni, nel pieno vigore fisico, non riesca a scalzare dal suo piedestallo il grande campione albese. Il successo ottenuto ieri da Bertola è di quelli che non si discutono, che lasciano stupefatti amici ed avversari. Tutti davano favorito Felice, ma for se nemmeno il suo più acceso sostenitore avrebbe scommesso cinsc«tftl uj m I j | o a o a che la gara si sarebbe risolta in meno di tre ore e con un nettissimo 11-6. Alla vigilia di questa finalissima, nel suo ritiro di Bra, il campione d'Italia aveva detto « a Cuneo vedrete il miglior Bertola ii e sul campo ha tenuto fede a questo suo impegno, lottando dal principio alla fine con l una « grinta » e con una deterj minazione che in questa stagione non aveva ancora messo in mostra. Nella parte centrale della gara Bertola ha avuto un lieve cedimento che ha permesso al suo avversario dl ridurre lo svantaggio accumulato in partenza (fino a 6-5), ma dopo il riposo Felice si è di nuovo scatenato e Berrutl si è dovuto arrendere. « .Acrei giocato altre tre ore — ha detto alla fine Bertola — tanto mi sentivo sicuro delle mie forze 11. La dichiarazione del capitano della Pievese testimonia da sola quanto sia stata in•certa ed episodica la reazione di Berruti, forse troppo teso per l'importanza della posta in gioco. La prova del ventiquattrenne aspirante campione d'Italia ha costituito un po' la sorpresa della giornata, anche se già domenica scorsa a Monastero Bormida la sua prestazione non aveva del tutto convinto. I suoi tifosi si attendevano un Berruti deciso a giocare tutte le sue « chanches n e invece il capitano della quadretta di Monastero Bormida è apparso ben presto rinunciatario, quasi in i soggezione di fronte alla strapotenza di Bertola. Alla bat- i tuta, qualche volta, ha messo in difficoltà il suo avversario, ma in fase di « ricaccio n, ne- j gli scambi rapidi ha avuto nettamente la peggio: nel finale, pofit poi, quando--il punteggio stava ormai decretando la sua sconfitta, ha commesso una serie incredibile di falli. Una giornata balorda, ben lontana dalla prestazione esaltante dl tre settimante fa a Pieve di Teco, quando aveva travolto Bertola con il punteggio di 11-4. Le polemiche che sono nate in questi ultimi 15 giorni nel suo clan a proposito del famo¬ so certificato di malattia del campione d'Italia non hanno certo contribuito a prepararlo psicologicamente al grande confronto. Ieri, per colmo di sventura, il popolare Berrutl non ha avuto molta collaborazione da parte del tre compagni di squadra, Garelli, Belaglo e Berruti Tino, e questo spiega almeno in parte il secco punteggio Ora, il battitore astigiano vor¬ rebbe chiudere con il pallone elastico per dedicarsi esclusivamente alla pittura, ma ogni decisione è rimandata a dopo la sua personale, che si apre oggi a Milano. Se avrà successo quello di ieri potrebbe anche essere l'ultimo duello Bertola-Berrutl. I tifosi di Berruti sono però convinti che difficilmente il loro campione vorrà dare una delusione cosi cocente. Ieri 1 sostenitori dell'astigiano avevano preso letteralmente d'assalto lo sferisterio cuneese nella speranza di assistere al trionfo del loro idolo: certamente erano in misura superiore a quelli di Bertola. Ogni primato d'affluenza è stato battuto e il campo dl piazza della Libertà non è riuscito a contenere tutti quelli che volevano entrare. Un'ora prima dell'inizio tutti i posti erano già esauriti e la polizia ha ordinato la chiusura del botteghino, che aveva venduto quasi 5000 biglietti (Incasso otto milioni). Cinquemila tifosi, che hanno sfollato un po' delusi per le scarse emozioni che ha riservato l'incontro, fiome del resto quelli (ed grano qualche migliaio) che all'esterno si sono accontentati di seguirne le fasi attraverso la voce di coloro che erano riusciti a trovare un biglietto, magari a borsa-nera. Piero Galasco Oggi nell'edizione borse di "Stampa Sera" servizio dell'inviato Piero Perona I 1 o a Cuneo. I quattro campioni: da sinistra, Sandrone, Mimini, Bertola e Nada (Foto Mpisio),,

Persone citate: Augusto Manzo, Berruti, Berruti Tino, Felice Bertola, Garelli, Massimo Berruti, Piero Galasco, Piero Perona I