Molte e importanti le scadenze Cee '73 di Vittorio Zucconi

Molte e importanti le scadenze Cee '73 Pubblicata l'agenda della Comunità Molte e importanti le scadenze Cee '73 La lista degli impegni del nuovo esecutivo che entrerà in funzione dal primo gennaio e sarà guidato da Ortoli - I problemi più importanti che saranno affrontati nelle prossime riunioni (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 29 dicembre. La « agenda delle scadenze e degli obiettivi "J3 » per la Comunità economica europea e pronta: in un massiccio documento di lavoro (non pubblico) i servizi della Commissione uscente (presieduta da Mansholt) hanno preparato per il nuovo Esecutivo della Cee, che entrerà in funzione dal primo gennaio guidato dal francese Ortoli, la lista degli appuntamenti che attendono la Comunità nel nuovo anno, traducendo in pratica le generiche opzioni politiche prese dai nove Capi di Stato al vertice di Parigi. Le date sono quelle indicate dal summit. Si tratta di impegni pesanti che vanno dal settore monetario alle relazioni esterne: la Cee non ha potuto concedersi alcun tempo di rodaggio per superare l'inevitabile crisi logistica e funzionale conseguente all'arrivo di inglesi, danesi e irlandesi. Sarà interessante (e forse inquietante) confrontare alla fine del '73 i risultati conseguiti con le buone intenzioni di partenza. L'agenda è divisa in due parti: la prima riguarda il lavoro di «politica interna» (cioè l'approfondimento dell'integrazione fra i nove), la seconda la «politica estera», i grandi negoziati che attendono la Comunità. Vediamo, punto per punto, il «dossier Cee 73». Politica regionale. Il nuovo anno dovrà segnare l'inizio di una politica europea a favore delle aree meno sviluppate, imperniata sul «Fondo regionale Cee» e su un coordinamento delle iniziative tra i vari Paesi (investimenti privati e pubblici, infrastrutture, eccetera). Data di nascita prevista per il fondo, 31 dicembre 1973, in modo che «esso possa funzionare già dal primo gennaio 74». Ricordiamo che la politica regionale nasce dopo una lunga insistenza da parte italiana, finora frustrata dalla diffidenza degli altri Paesi della Comunità verso le nostre strutture amministrative. Alleata dell'Italia dovrebbe essere l'Inghilterra. Politica sociale. Nel mese di aprile (o maggio) sarà convocata la prima Conferenza sociale europea, presenti tutte le componenti delle nostre società. Ad essa, il compito di fissare le indicazioni lungo le quali dovranno svilupparsi le decisioni comunitarie. In particolare, gli obiettivi saranno: cogestione, politica Cee dell'occupazione, Fondo sociale, statuto comunitario per i licenziamenti individuali e collettivi, sicurezza del lavoro. Politica industriale. Finora confinata nel limbo delle buone intenzioni, la politica industriale dovrebbe avere il suo battesimo il 31 luglio 1973 con un «programma d'azione» organico. In esso dovranno essere contenute direttive per: 1) eliminare gli ostacoli tecnici al libero scambio intraeuropeo; 2) aprire i cosiddetti «mercati pubblici», cioè permettere la partecipazione di tutte le imprese dei Paesi Cee a concorsi, appalti, lavori vari in qualsiasi zona all'interno della Comunità; 3) abolire le discriminazioni fiscali contro le imprese di un altro Stato membro; 4) introdurre un sistema di «contratti europei» garantiti per favorire la collaborazione transnazionale sctavdliplnllslulfpetcl«mre soprattutto in settori sensibili come l'aeronautica, l'informatica e, in genere, la tecnologia avanzata; 5) creare un «brevetto europeo». Corollario indispensabile della politica industriale sarà la difesa dell'ambiente. Entro il mese di marzo, la Cee preparerà un piano concreto per la battaglia ecologica imperniato, fra l'altro, sull'uso della fiscalità come mezzo di lotta anti-inquinamento: chi sporca paga. Politica dell'energia. Entro l'anno dovrà essere avviata una strategia comune per l'approvvigionamento petrolifero al fine di mettere il più possibile al riparo l'economia europea dalle crisi periodiche tra paesi produttori e paesi consumatori. Misure particolari saranno prese per creare «oleodotti europei» e per aumentare gli stocks obbligatori di greggio da 65 a 90 giorni. Unione economica e monetaria. Il primo aprile segnerà la nascita del Fondo monetario Cee, embrione della futura «riserva comune». Gestito dal comitato dei governatori delle banche centrali, il Fondo avrà a disposizione parte delle riserve dei singoli paesi (si parla del 25 per cento), primo passo verso una «fusione completa» delle riserve. Per le sue operazioni, il Fondo si avvarrà di un'unità di conto europea, preludio contabile alla vera moneta unica europea prevista per il 1980. L'impegno per la creazione del Fondo fu preso a Roma dai ministri delle Finanze e riaffermato al vertice. Tuttavia, su di esso pesano ancora varie incognite, prima fra tutte, la fluttuazione della sterlina che si protrarrà anche dopo l'ingresso della Gran Bretagna nella Cee, e il pericolo di altri spostamenti di cambio (franco francese, lira, corona danese). I negoziati. Quattro grandi trattative attendono i «Nove» nel '73. Entro l'anno essi dovranno concludere accordi con dodici Paesi mediterranei per dar vita con essi ad una «zona di libero scambio industriale ed agricolo» (80 per cento dei prodotti). Il primo agosto cominceranno i colloqui con i diciannove Paesi africani associati (Sama) per il rinnovo della convenzione e ad essi si aggiungeranno i sedici Paesi del Commonwealth ora entrati nell'orbita della Cee attraverso l'adesione inglese. In primavera, se la preparazione in corso si rivelerà fruttuosa, sarà convocata la «Conferenza per la sicurezza europea» fra trentaquattro Paesi (il gruppo Nato, il Patto di Varsavia ed i neutrali). Infine, in autunno dovrebbe partire il negoziato commerciale a Ginevra fra cento Paesi industrializzati o in via di sviluppo per ridefinire il codice mondiale degli scambi in chiave più liberistica. Nel frattempo, continueranno i contatti in seno al Fondo monetario internazionale (il gruppo dei «venti Paesi») per la riforma del sistema dei cambi, premessa ad una distensione nei rapporti fra Europa e Stati Uniti. Vittorio Zucconi

Persone citate: Sama

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Ginevra, Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Parigi, Roma, Stati Uniti