Marini dona a Milano opere per 600 milioni
Marini dona a Milano opere per 600 milioni Marini dona a Milano opere per 600 milioni (Nostro servizio particolare) Milano, 28 dicembre. Marino Marini ha regalato ventinove sculture e dieci disegni al comune di Milano, che mesi or sono gii conferì la cittadinanza onoraria. Valore complessivo, oltre seicento milioni di lire. Le opere, finora appartenenti alla collezione privata dello scultore, si inseriscono nella famosa serie « dei ritratti »: un ciclo unitario che ha inizio nel 1928 («Ritratto di gentiluomo», gesso originale) e si conclude nel 1967 (« Ritratto di Mies Van Der Rohe », bronzo). L'artista, nato a Pistoia nel 1901, da vent'anni titolare della cattedra di scultura all'Accademia di Brera, si stabilì giovanissimo a Milano, dopo avere studiato a Firenze, Parigi ed Atene. Ha motivato il suo gesto con la riconoscenza verso la città che subito lo ha accolto, ospitato ed amato, e con il desiderio di assicurarsi in essa una permanenza futura attraverso la sua opera. Le sculture sono valutate venti milioni ciascuna, i disegni 2, saranno il nucleo della futura galleria d'arte contemporanea e daranno impulso alla sua rapida attuazione. Le condizioni che Marini ha posto per il suo dono parlano di mostra delle opere « in modo permanente ed unitario ». Per rendere possibile al pubblico una visione globale della sua attività e un'idea della formazione concreta di ogni singola opera, tale rassegna dovrà avvenire in una galleria o museo di Milano « in apposite sale decorosamente sistemate e che garantiscano la migliore conservazione delle sculture e dei disegni ». , m. 1.
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