L'enologia per il profano e per il tecnico del vino

L'enologia per il profano e per il tecnico del vino Due interessanti volumi sui vini italiani e sui loro segreti L'enologia per il profano e per il tecnico del vino Anche quest'anno il mercato librario natalizio ci « rega'.-i» alcune interessanti pubblicazioni sul vino. Parlare di Bacco in questo periodo è ormai diventato un rito, che si fa ancora più piacevole se l'argomento è trattato in maniera chiara ed originale. E' tale il caso di due libri enoL. '.ci di Corrado Gnavi, docente di materie tecniche agrarie e appassionato amico del vino. Entrambi i lavori sono editi in elegante veste dai Fratelli Enrico, di Ivrea. Il primo libro s'intitola « Il guidavini » e vuole essere un baedeker per chi voglia trastullarsi «in cantina ed a tavola con i migliori vini d'Italia ». L'opera, corredata da «pettegole» stampe vinoire. si divide in tre parti. Con la prima, l'autore presente l'ormai cospicua gamma di vini ita¬ liani a denominazione d'origine controllata. E' un interessante excursus sui più nobili vini della penisola: la descrizione, metodica, si snoda con simpatica pignoleria. Per ogni « etichetta », Gnavi descrive sinteticamente le caratteristiche del vino e quelle pedologiche del terreno: ne elenca il vitigno ed infine si sofferma sulle notizie storiche e geografiche. Sappiamo così che l'« Ischia rosso » ha particolari doti organolettiche perché il suo vitigno s'impregna degli umori vulcanici del terreno oppure apprendiamo che papa Clemente VII faceva zuppe con il « Brunello di Montalcino » nel periodo «della gran tramontana ed alla stagione del fico buono». La seconda parte del libro è formata dal glossario enologico ed interessa partico¬ larmente chi affronta per le prime volte la terminologìa vinicola. Ma il glossario può dimostrarsi utile anche per chi la sa già lunga sull'argomento: non mancano infatti le parole « rare » quali i flavoni, ossia le sostanze coloranti presenti nelle uve bianche, oppure Brugnola che non è altro che un vitigno ad uva rossa da tempo coltivato in tutta la pianura Padana e forse originario della Francia. La terza parte comprende oltre duecento pagine-scheda divise per regioni. Su esse, il lettore può aggiungere le proprie osservazioni sulle annate, sui prezzi e sui produttori. Dello stesso autore (e editore) il libro intitolato II nuovo mastro cantiniere. Quest'opera, a differenza della prima, ha un carattere più specializzato e si ri¬ volge in particolare agli addetti ai lavori. Corrado Gnavi, infatti, definisce il libro « una guida teorico-pratica dal grappolo al bicchiere». In oltre 300 pagine, con ritmo agile e serrato, l'autore descrive la struttura dell'acino, spiega cosa sono la pigiatura e l'ammostatura, consiglia come va invecchiato il vino. E' interessante sapere che esiste una vinificazione in bianco, un'altra detta continua e un'altra ancora «a caldo ». Il profano, a cui il libro potrà sembrare dapprima « ostico ». apprenderà che ci sono mosti muti e mosti concentrati e inoltre che i vini spumanti possono essere prodotti con il sofisticato metodo Champenois oppure con quello più rapido, detto Charmat. Edoardo Battone

Persone citate: Clemente Vii, Corrado Gnavi, Edoardo Battone, Fratelli Enrico, Gnavi

Luoghi citati: Francia, Ischia, Italia, Ivrea, Montalcino