Il boseaiolo si taglia le vene in carcere e scrive con il sangue: "Sono innocente" di Franco Marchiaro

Il boseaiolo si taglia le vene in carcere e scrive con il sangue: "Sono innocente" È stato arrestato per la mondana assassinata a Pavia Il boseaiolo si taglia le vene in carcere e scrive con il sangue: "Sono innocente" Salvato dalla guardia che ha visto la scritta sul muro e l'ha trovato steso sul pavimento - Ha tentato d'uccidersi con un pezzo di carta stagnola - Ora è sorvegliato in una stanza del Policlinico - Molte ipotesi sul suo gesto: messaggio disperato o ^messinscena? - Fase delicata delle indagini: perizia sulle ferite del presunto assassino e su quelle della vittima (Dal nostro^ inviato speciale) Pavia, 23 dicembre. Drammatico tentativo di suicidio in carcere di Mario Liberali, il ventitreenne boseaiolo di Motta Visconti che è stato arrestato perché accusato d'avere ferocemente ucciso, la notte di domenica scorsa, la mondana, genovese Clara Bartolucci, 22 anni, con la quale s'era appartato in auto alla «Rotonda». Il giovane s'è tagliato le ve,ne dei polsi, poi col suo sangue ha scritto su un muro ltdllidella cella: «Sono innocente». I tSoccorso e trasportato al Po-1 bliclinico, è stato dichiarato dfuori pericolo e giudicato j eguaribile in una decina di I tgiorni. Ora è sorvegliato a vi- lsta dagli agenti: per impedirei laltri tentativi di suicidio o di j «fuga. I MArrestato su ordine di cat- vtura del sostituto procuratore \ edella Repubblica professor i cMaiani, il boseaiolo aveva appreso la decisione del magistrato e l'accusa di omicidio quasi con indifferenza, senza avere reazioni. Freddo e calmo, nel pomeriggio di giovedì ctrg«aveva risposto alle domande Sddel giudice durante tre ore di interrogatorio, svoltesi alla presenza del suo difensore: aveva respinto ogni accusa. «Sono innocente — aveva ripetuto — non ho ucciso quella donna. Ero in auto con lei, \,si è aperta la portiera, qualcuno m'ha afferrato per le spalle e trascinato fuori, colpendomi e stordendomi. Quando sono rinvenuto, Clara Bartolucci era già morta. Non ho Visio l'aggressore: non so neppure se era solo, se era un uomo o una donna». Il boseaiolo era però caduto in contraddizioni, aveva fornito al magistrato partico- Dtcp lari diversi da quelli raccontati, subito dopo il fatto, al dottor Rainone della «Mobile» e poi ai cronisti. Dopo l'arresto, era stato ricoverato in ospedale perché si lamen tava per i colpi che gli avreb be inferto l'aggressore: i me dici, però, dopo un attento esame, non avevano riscon trato lesioni, ad eccezione dei le molte graffiature fatte dal le unghie di Clara Bartolucci. «L'ho soccorsa — affermò Mario Liberali — lei mi ave- va scambiato per l'aggressore e mi ha graffiato». Ma non fu creduto. Cosi fu arrestato, con l'accusa d'omicidio volontario. Il boseaiolo sembrava essere rimasto indifferente alla gravità della sua situazione. «E' un tipo freddo — ci aveva dett0 n difensore, avvocato De Fanis — la sua personalità lascia perplessi, è difficile giudicarlo». In cella, nel carcere di Pavia, il giovane era rimasto tranquillo: dava l'im-1 pressione di non essere preoc-1 cupato di nulla. Stamane, invece, s'è avuto un brusco cambiamento d'umore, col | tentativo di suicidio. Mario Libelli, usando come lama un pezzo di carta stagnola molto rigida (s'ignora come ne sia venuto in possesso), si è tagliato i polsi, poi, con un dito intriso di sangue, ha scritto su una parete la sua affermazione d'innocenza. Il fatto è avvenuto verso le 10,15. Pochi minuti dopo un secondino, guardando nella cella della grata, ha notato la frase sul muro: «Sono innocente», scritta in rosso. L'agente di custodia s'è allarmato, ha aperto la. porta. Mario Liberali era steso sul pavimento, aveva i polsi insanguinati. E' stato immediatamente soccorso e, dopo la prima medicazione, accompagnato al Policlinico. Il professor Domenella, dopo aver suturato le ferite, non troppo profonde, ha dato al giovane un calmante e lo ha dichiarato fuori pericolo. Ci si chiede ora perché il boseaiolo abbia tentato il suicidio. E' un gesto disperato per gridare l'innocenza o una messinscena per trarre in inganno? Potrebbe essere un atto provocato dal rimorso, se realmente è lui l'assassino. Poco dopo mezzogiorno sono giunti al Policlinico i genitori e i fratelli di Mario Liberali, ma il permesso per il colloquio non è stato loro dato. Si è infatti in una fase delicata delle indagini, neppure l'avvocato De Fanis ha potuto parlare da solo con il suo difeso. Il magistrato che ha ordinato l'arresto e che conduce l'istruttoria deve ancora esaminare alcuni elementi e ascoltare molti testimoni"," poi interrogherà nuovamente il boseaiolo. Inoltre, sono stati nominati tre periti — i professori Fornari, Pierucci e Garibaldi, dell'Università di Pavia — che dovranno accertare la natura delle lesioni riscontrate sul presunto assassino e di alcune ferite subite da Clara Bartolucci, la vittima. Franco Marchiaro * - w Mario Liberali e a 1 -1 o l | a , i e n a a cvp3svetpmtlas Pavia. Clara Bartolucci (Foto Dino Nazzaro)

Luoghi citati: Motta Visconti, Pavia