Ma gli sportelli non apriranno più di pomeriggio di Giancarlo Fossi

Ma gli sportelli non apriranno più di pomeriggio Ma gli sportelli non apriranno più di pomeriggio (Nostro servizio particolare) Roma, 23 dicembre. "Le banche e le Casse di Risparmio riapriranno regolarmente gli sportelli a partire da, mercoledì 27 dicembre Tutti gli scioperi sono stati revocati, in seguito alla firma d'un accordo che conclude la lunga e difficile vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei 150.000 lavoratori dipendenti dagli istituti di credito. Sarà però necessario un certo periodo di tempo perché le varie attività riprendano il ritmo normale: milioni di cambiali e di assegni sono rimasti « bloccati » per più di un mese insieme a qualsiasi altra operazione di sportello o interna. I bancari avevano attuato astensioni dal lavoro per oltre settanta ore, articolate sul piano nazionale, provinciale e aziendale. L'intesa è stata raggiunta questa sera al ministero del Lavoro, al termine d'un negoziato che, nella fase finale, s'è protratto quasi ininterrottamente — sotto la presidenza del ministro Coppo. E' stata una trattativa difficile, talvolta aspra, che ha registrato anche questa mattina momenti di tensione al limite della rottura. Il ministro, pur rispettando l'autonomia delle parti, ha suggerito spesso formule e modi per superare i dissensi sui punti « qualificanti » della piattaforma rivendicativa: i sinda- cati dei bancari e le due as- ' sociazioni delle aziende, l'Assicredito (Banche) e l'Acri (Casse di Risparmio), hanno sottolineato in dichiarazioni ai giornalisti il suo particolare interessamento per sbloccare la controversia. I bancari con l'accordo hanno ottenuto: 1) l'abolizione dell'apertura pomeridiana degli sportelli dall'I marzo. Gli uffici funzioneranno per cinque giorni, da lunedi a venerdì compreso, dalle ore 8,30 alle 13,45. L'orario settimanale di lavoro resterà quasi del tutto invariato: vi sarà, infatti, soltanto una «riduzione simbolica» di un quarto d'ora rispetto all'orario finora in vigore; 2) il divieto dei servizi a domicilio, salvo i casi autorizzati dalle competenti autorità, e il divieto di concedere appalti per servizi bancari che non abbiano carattere occasionale e saltuario; 3) la limitazione del lavoro straordinario entro il limite massimo di sessanta ore annuali: 4) un aumento retributivo nella misura di lire 20 mila uguale per tutti; 5) la realizzazione d'una disciplina d'avanzamento delle carriere, che consenta al lavoratore di ottenere, nell'ambito della categoria d'ap- I partenenza, il passaggio automatico alla qualifica superiore rispetto a quella di assunzione o successivamente acquisita per effetto del conseguimento del titolo di studio contrattualmente previsto (quando abbia una determinata anzianità di servizio e favorevoli note di classifica). L'operazione carriere avverrà in due fasi: la prima sul piano aziendale con decorrenza 1 gennaio 1973; la seconda dal gennaio 1974 nell'ambito di accordi integrativi. L'accordo, che avrà durata dall'I gennaio 1973 al 31 dicembre 1975, prevede anche un impegno dei sindacati a « tener ferma » la contrattazione integrativa per un anno, cioè nel 1973, in considerazione dell'entità globale dei miglioramenti ottenuti. « Credo — ha detto il ministro Coppo — che la notizia dell'accordo sarà accolta con notevole soddisfazione dai lavoratori e dalle aziende ma soprattutto dal pubblico che ha avuto rilevante disagio. Con l'accordo sono stati affrontati non semplicemente problemi salariali e normativi, ma anche problemi organizzativi di notevole interesse ai fini della qualificazione dei servizi bancari. E' questo — ha concluso Coppo — runico premio per la fatica mia e dei miei collaboratori: far ritornare la normalità nelle banche ». Non è stato possibile evi-1 tare, nonostante l'intervento compiuto ieri dal ministro dell'Industria Ferri, lo sciopero dei benzinai deciso da due organizzazioni della categoria. Il comitato intersindacale e la federazione autonoma (la Figisc non vi ha aderito) per i giorni 24, 25, 26 e 31 dicembre. Le conseguenze dell'astensione dal lavoro saranno avvertite soprattutto nell'Italia settentrionale e centrale, mentre nelle regioni del Sud e nelle Isole saranno sensibilmente inferiori per il diverso seguito delle tre organizzazioni sindacali del settore. Il presidente della Figisc, D'Andrea, ha detto che la decisione di non partecipare alla protesta tt è determinata dalle assicurazioni avute in sede ministeriale circa l'aumento dei margini richiesti dai gestori e di prossime trattative per la modifica degli orari di lavoro ». tt Viva sorpresa » e espressa daUTnam per la decisione del Comitato dei medici generici convenzionati di interrompere i rapporti con l'Istituto, a partire da gennaio. All'accusa del sindacato di aver « sistematicamente respinto tutte le richieste avanzate dalla categoria », l'Inam replica affermando che le trattative con i rappresentanti della classe medica sono tuttora in corso e pertanto suscettibili di positivi sviluppi. Giancarlo Fossi

Persone citate: D'andrea, Inam

Luoghi citati: Italia, Roma