Chinaglia-Pulici, guerra del gol

Chinaglia-Pulici, guerra del gol Lazio-Torino: il centravanti azzurro contro il capocannoniere Chinaglia-Pulici, guerra del gol Di fronte due atleti dalle caratteristiche diverse - Più potenza nel laziale, più scatto nel torinese - L'importanza di Bui nel gioco della punta granata - Chinaglia al centro di una efficace manovra collettiva Quattro punti in classifica fra Lazio e Torino, tre gol di vantaggio di Pillici su Chi-naglia nella classifica marca-tori. E' vero che la squadra di Maestrelli e « Long John » ha disputato una partita in meno ( quella sospesa a San Siro), ma il distacco può essere preso egualmente co- me riferimento valido per una facile constatazione: nonbasta avere il capocannonie re del campionato per esse-1 s re in prima fila in graduato-1 ria. Doppiamente meritevole I Pillici, che ha segnato otto gol su azione, mentre dei cin- i que di Chinaglia due sono : stati realizzati su penalty,1 ma altrettanto meritevole la j Lazio, che non ha avuto bi-1 sogno di un clamoroso ex-1 ploit del suo centravanti e si; è fatta largo fra le grandi so- j di I 1 squadra, con l'organizzazione I t1 e l'alta media di rendimento d I di tutti i giocatori. \ r Domani all'Olimpico, il ca- d i pocannoniere del campiona- ì C : to ed il centravanti della Na- : è1 zionale saranno di fronte in , g j una sfida che costituisce uno i U1 dei motivi centrali della par- j r1 tita. Pulici vive un compren-; c; sibile momento di euforia 1 v j che lo rende quasi avulso dal n I clima della squadra, che mol fi to euforico non è, visto cheti diversi contrattempi hanno I ca rallentato sinora la marcia \ m degli uomini di Giagnom. I C Chinaglia. al contrario, forse n è il meno « convinto » fra i I in giocatori della Lazio; due set-1 d Umane or sono dopo il pa- c reggio difensivo di Marassi P; contro la Sampdoria, accusò! so1 velatamente i compagni di I d non aver giocato con suf-, eficiente concentrazione, di averlo lasciato solo in avanti. Poi, su probabile invito di Maestrelli, ha soffocato con dichiarazioni distensive quello che poteva sembrare I un inizio di guerra intestina. Al turno di Natale, sia Pulici che Chinaglia chiedono : dei gol. Il granata non si è ' sfogato abbastanza con le i due stoccate al Verona, il laziale da tempo non riesce ; ad imporsi, e vuole rompere I l'incantesimo. Paolino Pulici j compirà 23 anni alla fine del I prossimo aprile, senza dub| bio è l'uomo di punta fra i \ giovani goleadores del cami pionato. Valcareggi. che ha ; sempre avuto fiducia (ripa' gata, visto che « Pupi » non i segnava nel Torino, ma nelle ' squadre azzurre si) nel gio! catore, inserendolo in tutte i le formazioni giovanili, adesj so lo sta « curando » per un sdnpsGtmpirtdppsirdinserimento nella A in un fu- i gturo non tanto lontano. Nella « storia » ancora verde del ragazzo di Roncello, rimarrà sempre come momento decisivo quel periodo della scor-1 sa stagione in cui Giagnoni l'ha lasciato fuori squadra per fargli «un po' di scuola». In realtà, ed il trainer lo sa bene, quel periodo è servito soprattutto psicologica- | mente; per il resto Pulici è maturato di domenica in domenica, sino a diventare più sicuro nel palleggio, più calmo sotto porta, più altrui-! sta. Perché Pulici non fa soltanto i gol ma vede il gioco, sa svariare sulla sinistra per fare spazio a Bui. per centrare. Per queste sue caratteristiche, gli è indispensabile un punto d'appoggio, ed appunto Bui è ^'elemento adatto. E' probabile che. anche inconsciamente. Paolino abbia tratto giovamento dal'.a vicinanza del lungo pivot Vrrlsgranata, che abbia imparato da Bui come il calcio non sia 1solo forza fisica. Forte nello scatto, con una progressione da sprinter, robusto quasi 1,80 per 75 chili), Pulici ha anche imparato che l'attaccante deve difendersi da solo in area di rigore. Giagnoni gli ha pure insegnato a non fare la vittima; quando ricade in questo deprecabile malvezzo — vedi Bergamo quest'anno — allora il suo rendimento scade a livelli bassissimi. Chinaglia è di altro stile zr- o \ v'~L7ir"nr"a'"r.ìfi "intontì fì'nfi a'. p, v,-i -, puLem", vl'0 e, j per 81 cnili), ma 11 suo ì- ì scatto breve e meno valido, o- l'agilità di movimenti inferioo j re. « Long John » è temibile i-I quando parte in progressio j ne, con spazi larghi davanti, e- i ma nonostante la Statura ni | eccelle nel gioco di o- ,nph,, r-v.ina.riiu ,,ro n- i |esta- An(rne W»inaglia arre- s- itla a volte ira gli interni, i: \ ma sempre nella zona cen- i, i trale del terreno, svaria poe- j chissimo. Non è certo che c, \ ;a Lazio sia votata a lui, che : rimane una pedina importan¬ cardine del gioco che al momento (più dello stesso Re Ceccom) è Nanni, un mediano mobilissimo, pronto agli nserimenti offensivi, dotato di un palleggio svelto e sicuro. Con la sfida ChinagliaPulici e con il gioco che possono esprimere (soprattutto da parte biancazzurra) Lazio e Torino possono offrire agli sportivi romani una strenna divertente. Bruno Perucca I : ' i ; I j I | \ i ; ' i ' ! i j Paolino Pulici (8 gol) e Giorgio Chinaglia (5 gol): due cannonieri a confronto