Festeggiata (e premiata) la lunga serie di affermazioni della Lancia mondiale

Festeggiata (e premiata) la lunga serie di affermazioni della Lancia mondiale Festeggiata (e premiata) la lunga serie di affermazioni della Lancia mondiale Riconoscimenti ai piloti per i campionati marche e italiano - Le "piacevoli sorprese" della stagione '72 nelle parole deli'ing. Piero Gobbato - La staffetta con la Fiat - Stratos di serie con motore Ferrari L'elefantino tutto rosso con un i «HF» sulla gualdrappa corre perdifiato su una marea di Fulvta, portando una bella corona d'alloro. E' il simpatico portafortuna che adorna il poster preparato dalla Lancia per celebrare la splendida stagione 1972 e per ricordare il decennale della Squadra Corse, di cui appunto l'elefantino, anzi gli elefantini, hanno costituito il simbolo sulle piste e sulle strade del mondo, insieme con l'sHF», cioè High Fidelity. Alfa Fedeltà, sigle che sintetizzano anche una certa filosofia della Casa torinese, giovane e moderna, ma sempre legata a quelle tradizioni di prestigio tecnico e qualitativo che l'hanno resa grande in ogni tempo e in ogni contesto. Elefantini a go-go, quindi, per la premiazione della squadra e del clienti sportivi, che si è tenuta .eri sera in un clima di cordialità alla presenza di dirigenti, tecnici, piloti ed uppassionati. Tanti gli uomini da premiare, tante le coppe e le medaglie, perché lu Lancia ha conquistato quest'anno una lunga catena di affermazioni, ribadendo gli allori ottenuti dalla costituzione della Squadra Corse I(1963): 112 fra campionati e trofei internazionali e nazionali. |Anche stendere un elenco delle isole vittorie 1972 risulterebbe troppo lungo. Merita, però, ricordare lu conquista del campionato inondiate marche du parte dell'eternamente giovane Fulvia, con i successi di Munarl-Mannucct a Montecarlo, di Lampinen-Andreasson ih Marocco c di BalestrieriBernacchini a Sanremo e con tutta una serie di piazzamenti die hanno dimostrato l'equilibrio e l'affidabilità di questo coupé — che è espressione di una produzione dì serie di alto livello — in un contesto internazionale asval vali ilo', e quella del campionato Italia- no con Barbasio-Sodano. «Ancora una volta — ha detto l'ingegner Piero Gobbato, diretto re generale della Lancia —, la Fulvia ha finito per stupire tutti, noi per primi. L'anno scorso avevo avanzato la speranza che que sta vettura ci procurasse qualche piacevole sorpresa. Mi sembra che ci abbia portato ben più di qual-che sorpresa. Però, anche se la Fulvia resta un modello validissi- mo, non slamo ciechi, vediamo la realtà e comprendiamo che, sotto il profilo agonistico, le altre Case camminano. Ecco la necessità del programma Stratos, cioè di una macchina in grado di continuare il discorso della Fulvia nelle cor-Un discorso non facile, visto l'elevato livello cui deve svolgersi. Logico, quindi, che il 1973 stira per ;a lancia un unno di attesa, un anno ai lavoro e di semina per u futuro, sempre rimanendo la possibilità di «piacevoli sorprese». Ha aggiunto l'ingegner Gobbato: «Dato che nel campionato mondiale marche la nostra presenza sarà forzatamente ridotta, mi auguro che i nostri amici della Fiat, per 1 quali faremo il tifo, raccolgano il testimonio, come si dice nelle staffette d'atletica. Naturalmente, faremo di tutto nel '74 per farcelo ridare ». Un augurio molto simpatico, rivolto in particolare all'ing. Giovanni Sguazzini, ospite alla premiazione insieme con l'ing. Rogano, presidente della Csal. che ha avuto parole di vivo elogio per la Lanc'a. In privato e in brevi conversazioni con i giornalisti, l'ingegner Gobbato ha accennato ad alcuni punti xfi particolare interesse. Un giudizio sui rallies. «Essi sono per la Lancia un banco di prova esasperato. E il fatto che noi parteciperemo a gare con una vettura non ancora in produzione come la Stratos è soltanto una contraddir zione apparente. Infatti, le espe rienze e 1 risultati di queste gare non si riversano soltanto su un modello, ma divengono patrimo nlo comune di tutta la nostra gamma, a partire dalla stessa Be ta. E' una convinzione che la Laneia ha da tempo, non per nulla è stata la prima in Italia a seguire questa strada. E c'è poi l'aspetto pubblicitario. Anzi, noi pensiamo che l'attività sportiva con tutto quel che sottende, debba costituire per il pubblico un'ulteriore garanzia dei nostri indirizzi tecnici e commerciali, direi del nostro stile e del nostro modo di costruire le automobili, che restano tali pur nell'ambito del Gruppo Fiat». Stratos e Fulvia. «La prima è una macchina destinata a specifici impieghi sportivi e ad una clientela di tipo particolare. Certo, potrà comprarla chiunque. La Fulvia continuerà, almeno fino a quando non la potremo sostituire con un modello di altrettanto valore. Oggi le consegne vanno sino a tre mesi. Come si potrebbe pensare di toglierla di produzione?». Pubblicità. «Il ragionamento è semplice. Non mi sono sentito, in questo momento, di ampliare il budget destinato alle corse per finanziare il programma Stratos. Abbiamo scelto uno sponsor che non ci umilia e che altri hanno rifiutato solo per questioni di cifra». Fin qui l'ingegner Gobbato. Cesare Fiorio ha poi tracciato le linee del programma 1973 e dalla relazione sono affiorate notizie di particolare rilievo. Prima fra tutte, quella che la Stratos «sarà equipaggiata con motore 2401)». Durante il Salone di Torino, la Lancia aveva comunicato che que- sto modello sarebbe stato dotato dl un motore di due litri. Tale so- luzione è stata invece accantonata e ne è emersa un'altra, che è poiun ritorno all'antico. Ossia, i 50U motori necessari per lu serie daomologare in gruppo 4 (categoriaGran Turismo, la quule apre leporte del campionato mondialerallies e delle prove di maggiorprestigio) arriveranno da Mara-nello, saranno I Dino Ferrari im- piegati sulle prime unità corsaiole j deifa Stratos. ' «La vettura — ha detto Florio I — sarà consegnata ai clienti sportivi nell'autunno '73 e l'omologazione verrà eseguita in inverno; è prevista la partecipazione al campionato europeo rallies. a partire dal Rally della Costa Brava, dove ci saranno due Stratos, e ad alcune gare del campionato italiano, nonché ad alcune corse di velocità, fra cui la Targa Florio». Due Stratos significano due piloti, uno è Munari, l'altro chi sarà? Ancora non è noto e Fiorio, al riguardo, non ha voluto concedere anticipazioni ma forse certe « voci » propagatesi in .passato non sono prive di fondamento. Programma Fulvia. Come si sa, quattro macchine per il «Montecarlo», con Munari-Mannucci, Lampinen-Sodano. Kàllstròm-Blllstani e Ballestrieri-Maiga (questi ultimi con i colori di Radio Mon tecarlo ;. e due in Svezia, con Hall- stróm e lo svedese Ove Amlers- son. Balestrieri prenderà parte al campionato italiano, insieme con qualche giovane promettente «come Pregliasco, Pelganta, Dall'Ava e altri ancora» ha precisato Fiorio. E' chiaro che la Fulvia ha per ora due soli grandi appuntamenti internazionali. «Dopo queste duecorse — ha spiegato Fiorio — ve-dremo se saremo ancora competi¬ tivi e se potremo dire la nostraparola nel campionato. In ogni caso, parteciperemo alle prove via via. scegliendo quelle più adatte alla Fulvia (Marocco, Acropoli Sanremo) o di maggior interesse per il nostro sponsor. La Marlboro, ad esempio, vedrebbe con piacere una spedizione In Africa per il Safari. In sostanza, il program ma Lancia sarà un po' condiziona to Per 'a Fulvia dai risultati e per la Stratos dal suo grado dl matu , ròta». I Ma so'io riserve che ieri sera \ parevano condividere in pochi, Anche perché certe «piacevoli sor I prese» sono soprattutto frutto di preparazione, lavoro e qualità del prodotto, e queste doti tornerai! n0 nel ''3 a illuminare il cammino della Lancia, Michele Fenu Sandro Militari