Pierino guida la "rivoluzione" di Giorgio Viglino

Pierino guida la "rivoluzione" Concluso il primo ciclo "mondiale,, Pierino guida la "rivoluzione" (Dal nostro inviato speciale) Madonna di Campiglio, 20 die. Chiuso il prtmo ciclo della Coppa del mondo, si pone l'interrogativo su chi vincerà la lunga corsa a tappe iniziatasi Ira tante sorprese. Cinque gare e cinque vincitori inaspettati, dal nostro jantastico Pierino Gros che si è aggiudicato due prove (un «gigante» ed uno slalom) a Reinhard Tritscher, primo in «libera» a Val d'Isère, a Roland Collombìn, scivolatore svìzzero numero uno in Val Gardena, a David Zwilling che, con qualche merito e parecchia (Oriana, dopo Il vittorioso «gigante» di ieri guida la classifica di Coppa. Cos'è successo per determinare questa rivoluzione? L'anno post-olimpico riserva sempre qualche sorpresa, scopre gli uomini nuovi, approfittando anche del rilassamento più che natura- le che coglie chi ha «tirato» tutta la stagione precedente. Ecco quindi giustificata l'esplosione di Gros. realtà macroscopica di una nazionale italiana che ha rivelato campioni forti in quantità, e un nuovo fuoriclasse che si avvia sulle orme di Gustavo Thoeni. Ma altri — l'austriaco anziano e quello meno, o II giovane svizzero sciisticamente an¬ cora imperfetto ma già vincitore — per quali ragioni vengono alla ribalta? Due le spiegazioni. Tritscher e Zwilling sfruttano una preparazione specifica condotta nella discesa libera che nessuna delle altre squadre nazionali ha condotto. Hanno quindi avuto modo di avvantaggiarsi nelle due prove di velocità e poi di sfruttare le proprie doti di fondo nell'anacronistico « gigante » di Madonna di Campiglio che passerà sicuramente alla storia dell'annata sciistica come il più lungo di stagione. Collombìn è Invece uno strano fenomeno naturale, assolutamente mal affinato sul piano tecnico, che prevale In modo «selvaggio» a scapito addirittura del suo connazionale Bernhard Russi che pure avrebbe bisogno di ogni punto in discesa libera i per poter contrastare l rivali in | Coppa del mondo. I suoi limiti I sono imprecisati. Ovviamente \ soltanto per quel che riguarda la I discesa libera. Gli altri, i non vincitori che occupano le prime piazze, hanno ambizioni limitate, fatta eccezione, ovviamente, per Gustavo Thoeni che con 24 punti all'attivo marca un vantaggio di ben quattro punti rispetto al corrispondente periodo dell'anno pre- I cedente. Non ci fosse II pericolo I di Gros. capace di lutto da adesso a marzo pur d'imporsi, e di David Zwilling, da anni indicato \ vanamente fra i protagonisti di | Coppa ed ora finalmente in prima posizione nella classifica mondiale, per Gustavo la situazione non apparirebbe critica. Per Pierino il discorso è diverso. C'è il problema dell'alto numero di partenza in ogni specialità e quindi della difficoltà di standardizzare un certo rendimento. Per lui sembra inutile stabilire adesso un traguardo In Coppa. E' meglio che punti alle singole gare e basta, sul risultati complessivi si farà un bilancio a posteriori. Due gli azzurri in gara per il I successo finale e chissà che non I possano entrare in lizza, pur partendo con ('handicap di un intero periodo in meno, anche I Giuliano Besson e Rally Thoeni. Del resto finora, anche senza l'apporto dei due ìnlortunati, la squadra italiana ha totalizzato un punteggio complessivo di qualcosa superiore alla metà dei punti acquisiti in tutta la passata stagione. Giorgio Viglino

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