La rivoltella di Ring non uccise Calabresi

La rivoltella di Ring non uccise Calabresi Conclusa la perizia La rivoltella di Ring non uccise Calabresi 1 risultati dell'esame non sono ancora ufficiali - La "Smith & Wesson" è stata confrontata con i proiettili sparati al commissario (Nostro servizio particolare) Milano, 20 dicembre. (m. f.) Al banco di prova per le armi portatili di Gardonc Valtrompia è stata conclusa la perizia ordinata dalla magistratura milanese sulla pistola trovata recentemente nella abitazione di Christian Ring, il commerciante di armi di origine tedesca sospettato di essere coinvolto nell'omicidio del commissario Luigi Calabresi, avvenuto il 17 maggio scorso. L'esito non è ancora stato comunicato ufficialmente, ina secondo indiscrezioni sarebbe negativo. II perito Domenico Salza avrebbe infatti accertato che le pallottole sparate dalla « Smith Si Wesson » del tedesco non hanno le stesse caratteristiche di quelle che sono state recuperate nel corpo del commissario ucciso. Nei prossimi giorni Salza comunicherà questi risultati per iscritto al sostituto procuratore della Repubblica, Riccardelli, che dirige l'inchiesta. Sarà comunque accertato anche se le cartucce esplose contro Calabresi e quelle rinvenute nella pistola di Ring erano state caricate con la stessa miscela esplosiva. Se anche questo riscontro fosse negativo, agli inquirenti sarebbe comunque utile conoscere il modello della cartuccia per poter svolgere delle indagini presso i negozi specializzati. Di questa seconda parte dell'indagine si occuperà, assieme all'ingegner Salza, il professor De Bernardi, chimico dell'istituto di Medicina Legale dell'Università di Pavia. Di Christian Ring si era so¬ spettato fin dai primi giorni dopo la morte del commissario Calabresi. Il giovane infatti aveva abbandonato la sua casa romana, dove successivamente vennero rinvenute parecchie armi. Immediatamente una delle pistole venne sottoposta a prove di laboratorio per accertare se fosse quella del delitto Calabresi, ma l'esito fu negativo. Le indagini permisero in seguito di accertare che il tedesco trafficava in armi, soprattutto con i Paesi del Medio Oriente e, in una successiva ispezione nella casa romana, vennero trovate murate in una parete due rivoltelle, una delle quali, « Smith «Se Wesson » calibro 38 special, attirò l'attenzione della magistratura. L'arma venne portata a Milano e affidata al sostituto procuratore della Repubblica, Libero Riccardelli, il quale ha disposto la perizia a Gardone Valtrompia, conclusasi con esito negativo. 1

Persone citate: Calabresi, Christian Ring, De Bernardi, Di Christian Ring, Domenico Salza, Luigi Calabresi, Salza

Luoghi citati: Medio Oriente, Milano