Cambia il primo della classe di Gigi Ghirotti

Cambia il primo della classe I RISULTATI DI UN "TEST,, SU DUEMILA STUDENTI Cambia il primo della classe Smentiti i luoghi comuni: non è un conformista, giudica la scuola con severità, ha una forte carica aggressiva Anni fa una volonterosa as- sociazione di mecenati si co- stitui sotto l'insegna Iard (in-riividuazione e assistenza ragazzi dotati) e si mise alla ricerca di tesori nascosti. Deve pur esserci in qualche scuoletta recondita un piccolo Giotto che non riesce a mettersi in luce, un qualche genietto nascosto che non sa nemmen lui di che cosa sarebbe capace. L'importante, si dicevano gli onest'uomini e convenivano psicologi e so- ciologi che Hard aveva chia- mato a realizzare l'impresa, l'importante è di cercare be- ne: il risultato verrà di con- seguenza. E' accaduto invece che, strada facendo, narri ha ca-povolto i suoi fini ist it tizio-nali: di scoprire il genio in- compreso non si parla più.Caso mai. è lo scolaro zuc- cone che interessa. « Ci siamo resi conto », dice Graziano Cavallini, docente di psicolo- già, uno dei protagonisti del- la ricerca Iard, « che era un lusso mettersi a cercare i ta mli miscl)l.n in U7, sistema scointltico che scarta ogni an- ,,n centinaia di migliaia di scalari e di studenti». Il tragico è che quest'ecci- dio di cui parla Cavallini nonuvviprit. iiBmmonr, u,,iio vom.avviene nemmeno sulle ram Pe dei licei 0 delle medie superfori: sono le elementari, anzi già le due prime classi rielle elementari che riescono fatali ad un alto numero di mberbi al primo approccio on maestri, aule, libri e quaerni. D'anno in anno, poi, ra bocciati, renitenti, ripe enti, la « classe degli asini » fianco della scuola dell'obbligo diventa smisurata, una mmensa zona d'ombra che i proietta sull'intera società. L'Iard coraggiosamente ha celto di smontare il babau he terrorizza i bambini sula porta della scuola: le sue analisi sulle cause dell'insuc- esso scolastico, le possibili erapie sperimentate dalla sua équipe in questi anni sono consegnate in una serie di volumi che appaiono nelle edizioni del « Mulino ». /{ superdotato L'1 ricerca, tuttavia, non ha Perduto di vista il ragazzo dotato e superdotato. Uno dei volumi della collana Iard Ornella Andreani e Stefania Orio, Le radici psicologiche de] talento. Ed. Il Mulino), è dedicato a tracciarne un riratto aggiornato, fondato su prove e controprove e non su luoghi comuni. Un ritrat o, bisogna dirlo subito, che ! appare assai diverso da quel-1 0 cne la tradizione costruì ver il «primo della classe», i Innaiizilutto, e cambiato il clima intorno al «plus»: chia- j minino cosi il protagonista di questa ricerca, prodotto raro e selezionato estratto da I un « campione » di duemila | scolari e studenti milanesi, maschi e femmine. Individuati oltre cento ragazzi « plus », ne sono stati tratti altrettanti, loro coetanei, ma assolutamente normali, e ad entrambi i gruppi sono stati sottoposti gli stessi tests, accuratamente messi a fuoco per la bisogna. Sono state così messe in evidenza alcune differenze assai cospicue tra i due gruppi, e smascherate alcune dicerie che corrono a carico del « plus ». Smentito che il ragazzo superdotato sia un conformista: anzi, la scuola, che un tempo gli faceva da piedistallo e che. in omaggio ai principi di selezione, fa strage di tanti piccoli disadattati, non va bene nemmeno al ragazzo al di sopra della media. A differenza del normale, il « plus » dimostra spiccato senso dell'ironia, piacere dell'umorismo, gusto della caricatura, della deformazione fantastica della realtà. In una scuola che si prende- cupamente sul serio, è chia-ro che il « plus » assai spes- so si sente come in un ubi- to stretto; difatti, la giudica con severità, «con attivo di- sgusto». E poiché il ragazzo 9 dotato eli sensibilità atten- ta, non gli può sfuggire di essere capitato a vivere in una condizione di quasi-sor vegliato speciale, La famiglia spinge perché bastanza frequentemente in torno agli ideali casalinghi, una soltanto delle « plus » consegua sempre nuovi pri- nuiti, la scuola glieli fa so- spirare, il timore dell'insuc- cesso lo tiene in ansia, lo smacco lo frustra: risultato di tutte queste tensioni è una forte carica d'aggressività, che per fortuna tende a sciogliersi in termini di fantasia letteraria e in atteggiamenti critici verso la società adulta. Dal gruppo dei « plus » non emerge una sola opzione per l'insegnamento, in tema di scelte per il proprio futuro professionale: segno indubbio, fan notare le autrici della ricerca, che maestro e professore incarnano agli oc- chi del ragazzo superdotato un modello di conservazio- ne culturale che non s'atta- glia alla sua personalità (si sente chiamato, piuttosto, acambiare il mondo che ad accettarlo tal quale). Le ragazze "plus" Mentre fra le bambine normali le scelte gravitano ab- si sentirebbe a suo agio nel- ie vesti di moglie, di donna di casa e basta. Le ragazze « plus » (anche questo è da notare) prediligono le stes- se letture dei loro coetaneimaschi. Ragazzi e ragazze del grup-po «plus» tendono al per-fezionismo, ma non è vero i che non amino i giochi, an che quelli collettivi, rumoro si e un po' maneschi. E' ve ro, invece, che molto spesso vengono accusati d'isolazio | nismo perché si dilettano di i passatempi tranquilli e inso- liti. Statisticamente parlando, il « plus » non è quasi mai un figlio unico; ma, primo di tre o quattro fratelli, ha potuto giocare con loro e con i loro amici. La sua famiglia non ha problemi economici, però non è questo l'essenziale: più importante è che abbia un certo livello cultura le, e il piacere d'accogliere in casa molta gente, e di pre- j stare ascolto a molte idee e d'accettare il rischio di cani \ biare qualche volta opinione, Nel ritratto convenzionale, h] «primo della classe» è un tipo vagamente distacca | to da terra, attento quasisoltanto agli interessi scolasticamente apprezzati e valutati in termini di voti. Il superdotato d'oggi, quale la ricerca Iard ha potuto identificare, è, all'opposto, un ra- gazzo che s'interessa a cose disparate, molto alle perso- ' ne e anche molto e moltissi !1"0 agli animali. Legge, in lmedia- Quattro libri al mesei''1 coetaneo normale, uno); ; è- ni1 dall'età acerba, un as- : siduo lettore di quotidianij (il normale li comincia a 1 leggere intorno ai vent'anni 1 1 Gigi Ghirotti

Persone citate: Cavallini, Graziano Cavallini, Hard, Ornella Andreani, Stefania Orio