Un appetto di Paolo VI per la paté nel mondo

Un appetto di Paolo VI per la paté nel mondo Messaggio a governanti e politici Un appetto di Paolo VI per la paté nel mondo "Rendiamola possibile — ha detto —, apriamole le porte con trattative leali e rivolte a sincere conclusioni positive" - Una "Giornata mondiale della pace" è stata indetta per il I0 gennaio (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 18 die. Come «samaritano appiedato accanto a chiunque piange e attende soccorso», Paolo VI ha lanciato al mondo un messaggio di pace al quale si ispirerà la «Giornata mondiale della pace» indetta per il primo gennaio prossimo —mziapeslisiqonel ! fa j e n - I , I mondo cattolico. «La pace è possibile», è il tema centrale del documento indirizzato «a governanti, diplomatici, ai rappresentanti delle nazioni, ai politici, filosofi e scienziati, pubblicisti, industriali, sindacalisti, militari, artisti, operatori tutti nelle sorti delle relazioni fra ì popoli, fra gli Stati, fra le tribù, tra le classi e le famiglie umane» e con essi agli «uomini cittadini del mondo, ai giovani della generazione che sale, studenti, maestri, lavoratori, donne, aila gerite che pensa, che spera e dispera, che soffre, ai poveri, agli orfani, alle vittime dell'odio, dell'egoismo c dell'ingiustizia che ancora prevale». Paolo VI respinge l'ottimismo di coloro che sostengono I essere la pace oggi un fatto | ormai acquisito. Vi sono conflitti, afferma, che durano da anni e non sono superficiali1 «perché incidono profondamente nelle file di eserciti ari matissimi e nelle folle inermi ] | delle popolazioni civili» e non innocui all'equilibrio generale; I «perché covano un crescente 1 raPsnslagslrpl«ltScz—vsla: potenziale di prestigio ferito, \ di vendetta implacabile di disordine endemico e organizza-], to ». In realtà, afferma, la vio-1 j lenza ritorna di moda e «si ri- j l veste perfino della corazza j : della giustizia». Si propaga come un costume «favorito [ ! da tutti gli ingredienti della delinquenza proditoria e da I | tutte le astuzie della viltà, del ricatto, della complicità e si | profila come.uno spettro apo-\ calittico urinato da inauditi strumenti di micidiali distru zioni». Il quadro prospettato da i Paolo VI è tragico: «Rinascono gli egoismi collettivi, natuonali e razziali, il delitto non fa piti orrore. La crudeltà i diventa fatale, come la chiruri già di un odio dichiarato leìgittimo. Il genocidio si prò[spetta come il mostro possii bile del rimedio radicale. E dietro questi orribili fantasmi | si pianifica gigantesca, con I impassibili e infallibili calco; li, l'economia degli armamen| ti e dei mercanti affumatori». Nell'ultima parte del suo - messaggio Paolo VI si rivolge . ^ ha i]mstrato giornalisti come particolar j mente allusivo alla situazione in particolare a"i cattolici è a quanti sono a loro uniti nella fede cristiana. Li invita a sostenere le iniziative e le istituzioni internazionali che hanno la pace per loro bandiera. E' un passaggio del documento che il sottosegretario della commissione «Justitia et Pax», monsignor Andrea Mon- ai I inej Vietnam: «Rendiamola | | possibile la pace — vi è detto 1 —, predicando l'amicizia e l'amore del prossimo, la giustizia ed il perdono cristiano: apriamole le porte, ove fosse estromessa, con trattative leali e rivolte a sincere conclusioni positive; non rifiutiamo qualche sacrificio che, senza offendere la dignità di chi si fa generoso, renda la pace più rapida, cordiale e duratura» La «vera pace», conclude Paolo VI, è possibile nonostante la spietata realtà dei nostri giorni e le «insidie nascoste ed operanti per speculare sui grossi affari della guerra e per opprimere ed asservire le genti più deboli». Copie de! messaggio papale verranno recapitate dalle rappresentanze diplomatiche pontificie a tutti i responsabili della politica mondiale, « dove e come sarà possibile», ha dichiarato rnons. Montezemolo, anche ai capi di Stato che non hanno relazioni con il Vaticano. «In mancanza di meglio — ha precisato —, per via postale». f. p. -f

Persone citate: Andrea Mon, Montezemolo, Paolo Vi

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Vietnam