I cittadini possono proporre leggi alla Regione o chiedere che siano abrogate quelle in vigore

I cittadini possono proporre leggi alla Regione o chiedere che siano abrogate quelle in vigore I cittadini possono proporre leggi alla Regione o chiedere che siano abrogate quelle in vigore Approvato il provvedimento: "Un passo avanti verso la democrazia diretta" - La nuova legge sugli asili nido - Calieri: "La precedente è stata respinta dal governo con motivi marginali, di inutile pignoleria" Il consiglio regionale piemontese ha approvato ieri sera all'unanimità una delle leggi più qualificanti della sua storia, quella per l'iniziativa popolare e degli enti locali e per il referendum abrogativo e consultivo. Si tratta — ha detto il relatore Zanone — di un passo in avanti verso l'obiettivo della democrazia diretta, della « pratica attuazione del diritto di cittadinanza attiva riconosciuto dalla Costituzione e dallo Statuto del Piemonte ». Essa, ha aggiunto il presidente dell'ottava commissione che l'ha preparata, il socialista Viglione, « realizza l'antica aspirazione popolare di partecip.izione e dt decisione ». I rappresentanti di tutti i partiti sono stati unanimi nel rilevare, con il presidente dell'assemblea Oberto e della Giunta, Calieri, l'importanza di questa legge regionale; i 39 articoli sono passati senza discussione. Erano stati preparali con un anno di lavoro dall'VIII commissione sulla base del disegno di legge approvato dalla Giunta il 26 novembre 1971; hanno dato il loro contributo 70 enti locali sentiti nella fase di « consultazione ». Iniziativa popolare significa che 8 mila cittadini iscritti nelle liste elettorali o uno o più Comu- ni rappresentanti non meno di 25 mila elettori possono presentare proposte di legge che non siano però di carattere tributario o di bilancio, né riguardino l'organizzazione degli uffici regionali, il trattamento economico e l'organico del personale. Il referendum abrogativo di leggi, regolamenti e provvedimenti della Regione può essere richiesto da almeno 50 mila elettori o da 3 Consigli provinciali o lu comunali ohe rappresentino almeno un quinto degli elettori della Regione. Non può essere proposto per le leggi tributarie e di bilancio e per regolamenti, per provvedimenti amministrativi e di mera esecuzione delle delibere consiliari. Il referendum consultivo per l'istituzione di nuovi Comuni e la modifica delle denominazioni e circoscrizioni comunali è deliberato dal Consiglio regionale su iniziativa della Giunta o di ciascun membro del Consiglio. Altra legge in discussione, quella per gli asili nido già approvata un mese fa. ma che il governo aveva respinto facendo obiezioni su tre articoli. E' stata ! riapprovata con le modifiche ri- I chieste, assolutamente marginali. 11 presidente della Giunta, Calieri, ha deplorato a l'atteggiamento negativo del governo verso questa legge che consentiva alla Regione talune posizioni di ni), La legge principio senza intaccare i diritti che la Costituzione assegna al Parlamento. Si tratta — ha aggiunto — di una pignoleria inutile che rende più difficoltosa l'attività della Regione ». Infine è stata approvata e trasmessa al Parlamento una proposta di legge « per il finanziamento, la formazione e l'esecuzione di programmi di edilizia scolastica per il quinquennio 1973-77 ii. Questa facoltà di proporre leggi è consentita alle Regioni dall'articolo 121 della Costituzione. I! consiglio — ha detto il relatore Fassino — se ne è avvalso « consfatando l'assoluta carenza di finanziamenti per lo svolgimento delle attività ora passate alla competenza delle Regioni ». La situazione edilizia in Piemonte pel quinquennio 1967-71 è la seguente: opere programmate, 532 per 43.203.289.000 lire di cui: ultimati! 142 (lire 6.228.000.000), in esecuzione 248 (26.496.000.000), non appaltate per diserzione delle gare 13 ( 644 milioni), da appaltare 84 110 miliardi 279 milio- in tredici articoli, prevede lo stanziamento di 1800 miliardi in cinque anni e precisamente: 300 per il 1973 e il 1977, 350 per il 1974 e il 1976 , 500 per il 1975 da ripartirsi Ira le Regioni.

Persone citate: Calieri, Fassino, Oberto, Viglione, Zanone

Luoghi citati: Piemonte