Nel Biellese il primo "Centro,, di riconversione professionale

Nel Biellese il primo "Centro,, di riconversione professionale Per assorbire i tessili senza lavoro Nel Biellese il primo "Centro,, di riconversione professionale I lavoratori disoccupati o in Cassa integrazione o in cerca di primo impiego potranno frequentare i corsi di addestramento - Sede, tecnici e attrezzature forniti dalla Lancia e a r a o i : . r i e La ristrutturazione dell'industria tessile biellese — si afferma negli studi fatti sul problema — comporterà una riduzione di 8- 10 mila posti di lavoro entro il 1975, rispetto all'occupazione che si aveva nel 1070. Finora nel territorio non c'è mai stata una significativa diversificazione della produzione, capace di sottrarre 11 comprensorio alle conseguenze delle ricorrenti crisi dell'attività tessile. L'industria meccanica — hanno rilevato gli esperti — per le sue stesse dimensioni (due sole imprese con più di 250 addetti e un numero medio di addetti pari a 9 unità per impresa) — « non è in grado di avviare un processo di industrializzazione che integri In modo vitale quello esistente ». E' stato anche rilevato che « il settore meccanico-metallurgico nel periodo 1902-1970 ha registrato nel Biellese un incremento dì occupazione di soli 135 addetti, con modesti guadagni percentuali sull'occupazione complessiva (dal lì,3 al 7,H per cento) dovuti esclusivamente alla forte diminuzione dell'occupazione stessa ». Ora — dopo le consultazioni con i ministeri e con la Regione, presieduta da Calieri — si è passati dalla fase degli studi a quella delle iniziative. E' in costruzione lo stabilimento Lancia di Verrone: entrerà in attività nel settembre prossimo e dovrebbe occupare gradualmente 2 mila dipendenti entro il 1975. Questa fabbrica non dovrebbe essere l'unica iniziativa. La Regione punta infatti sulla « forza traente » che un'industria meccanica di grandi dimensioni può esercitare per indurre l'installazione di altre imprese piccole e medie. « Il settore metalmeccanico — dice il presidente della Lancia Canonica — è tra quelli che meglio si prestano ad una varietà dì attività, perché sono parecchie le cose che si possono produrre in imprese di ogni dimensione. Anzi, per certi aspetti, le piccole e medie aziende appaiono più adatte per l'elasticità che hanno di fronte alle innovazioni ». In questa prospettiva di « una costellazione di aziende » diverse da quelle tessili tradizionali, il Biellese ha avviato la seconda iniziativa: il « Centro di addestramento professionale Enfapi ». Sono stati affissi oggi in tutti i comuni i bandi per l'Iscrizione dei primi 270 allievi. Il primo corso avrà inizio in febbraio « e sarà rivolto alla formazione di un pri. mo gruppo di operai specializzati e qualificati ». La durata dei corsi varierà da un minimo di 2 a un massimo di 12 mesi, a seconda del grado di specializzazione che gli « al- I lievi » dovranno conseguire. I corsi saranno organizzati in modo « ria consentire il progressivo avviamento al lavoro dopo ogni periodo di addestramento ». Si prevede di far frequentare la scuola a circa 2 mila persone nei prossimi due anni. Poiché si tratta di un'iniziativa per la riconversione industriale del Biellese, « potranno richiedere l'iscrizione ai corsi i lavoratori disoccupati o sospesi a zero ore con continuità ed i giovani in cerca di primo impiego ». L'estensione ai lavoratori attualmente sospesi a zero ore, che percepiscono la Cassa Integrazione, ha lo scopo di offrire un'alternativa a quanti temessero di non poter rientrare nell'azienda alla fine del periodo di integrazione. Il Centro intende fornire anche a questi lavoratori l'occasione per « crearsi le premesse per un'occupazione stabile ». Durante la frequenza ai corsi verrà corrispo. sto agli allievi un assegno di presenza di 3 mila lire al giorno. Quando sarà nota la provenienza dei vari gruppi di allievi, verranno presi in esame i problemi riguardanti i trasporti e la mensa. I corsi sono aperti sia agli uomini che alle donne. Le domande devono essere inoltrate al « Centro di addestramento Enfapi » di Cerreto Castello, via Sella 11, entro il 31 dicembre. La direzione del Centro è stata affidata all'ingegner Gallandt, ex preside del l'Istituto industriale di Biella. La Lancia metterà a disposizione parte degli istruttori tecnici e le attrezzature. Ha anche prov¬ vizBcdEnCtndpnpvmsrficIMcCTd veduto all'acquisto dei locali per il Centro, mettendoli a disposizione dell'Unione Industriale di Biella e dei vari enti che concorrono all'iniziativa: ministero del Lavoro, Comunità Economica Europea, Regione e organizzazioni sindacali. Merita di essere rilevato che il Centro di Cerreto è il primo creato in Italia, con il concorso finanziario e in base alle norme della Comunità Economica Europea, per realizzare una conversione della manodopera colpita dai processi di ristrutturazione nelle varie aree. Comincia un esperi, mento di interesse sociale e di solidarietà europea che consentirà ai biellesi di uscire dalle difficoltà che colpiscono la zona a causa della monoindustria tessile. s. d. v.

Persone citate: Calieri, Cerreto

Luoghi citati: Biella, Cerreto Castello, Italia, Verrone