Il Torino, sempre a ranghi incompleti è deciso a riscattarsi contro il Napoli

Il Torino, sempre a ranghi incompleti è deciso a riscattarsi contro il Napoli Il Torino, sempre a ranghi incompleti è deciso a riscattarsi contro il Napoli Tornano Bui e Pulici ma mancano, oltre a Sala, anche gli influenzati Rampanti e Lombardo - Masiello in difesa, Maddè (esordio stagionale allo Stadio) a centrocampo - Debutto del giovane Novellino con la maglia numero 7 - Fra gli azzurri di Chiappella conferma di Cane Decimo turno e decima formazione per il Torino. Appena un granata si ristabilisce, altri due si ammalano. Bui e Pulici tornano in squadra dopo essere rimasti in tribuna a Bologna ed ecco che Lombardo e Rampanti, colpiti da influenza, dichiarano forfait. La classifica del Torino si spiega soprattutto con questa altalena che purtroppo non accenna a finire. Ora poi non è più questione di acciacchi o di storte, ci si mettono di mezzo anche i mali di stagione dalla tonsillite all'influenza. Il Torino, decimato dall'ennesima ventata di jella, si appresta con gli uomini disponibili ad affrontare un Napoli intenzionato a fare bottino. «Siamo stanchi — ha detto ieri Cappella — di giocare bene in trasferta sema ottenere mai punti». Il buon Peppone forse ha trovato l'avversario sbagliato per mettere in pratica il suo proposito, cioè un Torino che a forza di masticare amaro fuori casa, si trova ^invischiato da una classificabugiarda, non rispondente al suo reale valore. Con due gare interne, avendo poi la prospettiva di due trasferte difficili (Lazio e Milan) la squadra di Giagnoni ora deve fare bottino pieno prima contro il Napoli e poi con il Verona. Compito non facile ma neppure impossibile specie se, come sembra, domenica prossima assisteremo all'atteso rientro di Sala, uomo determinante nell'attuale Torino cosi come lo sono sta¬ ti Bui e Pulici allorquando hanno potuto giocare. Su Pulici, in mattinata, Giagnoni aveva qualche perplessità: già scottato da altre esperienze, il tecnico era incerto se rilanciare un attaccante che a suo avviso «non è ancora a posto con la caviglia». Pulici lo ha subito confortato: «Io sto benissimo — ha detto — la caviglia non mi fa male. Sono pronto per giocare e ho una gran voglia di segnare». Scontato pertanto il rientro di Pulici, Toschi, anche se è in forma, lascerà il posto al compagno. Non è detto però che resti in panchina; l'anno scorso proprio contro il Napoli il suo ingresso (quasi in extremis) coincise con la vittoria dei granata. Con Gianni Bui finalmente a posto e deciso a sua volta a ripetere la bella prova fornita contro la Roma, a Giagnoni restava soltanto da risolvere il problema dell'ala per cui erano in ballottaggio Novellino, un esordiente, e Crivelli, un ragazzo già maturo per il clima del campionato. In set- timana, infatti, Giagnoni ha detto chiaro e tondo che impiegherà Maddè come vice Sala. L'ex milanista e mantovano è un giocatore che, pur essendo dotato di classe, nel Torino non è mai riuscito a convincere. Non vorrà certamente farsi sfuggire questa nuova occasione. Crivelli pertanto resta fuori avendogli Giagnoni preferito all'ala, cioè al posto di Rampanti, un altro elemento dalle analoghe caratteristiche, l'esordiente Novellino, il primo «deb» lanciato quest'anno da Giagnoni sulla grande ribalta del campionato. «Bunny» Crivelli resta fuori dopo avere dato molto in partite importanti (derby, Inter, Bologna) in quanto, secondo il suo trainer, è «un doppione di Ferrini ed Agroppi». Atleta esemplare sotto ogni aspetto, Crivelli viene sacrificato per motivi contingenti. Peccato, perché anche egli avrebbe bisogno di giocare per dare sempre il massimo. Una novità anche in difesa dove Masiello subentra all'in-fluenzato Lombardo. Già a Bologna Marino aveva giocato con qualche linea di febbre, ieri il medico l'ha invitato ad andarsene a casa anche per evitare il... contagio. Dopo l'ottimo esordio in Emilia, Mastello meritava una riconferma: sicuramente saprà dare battaglia in una partita adatta al suo temperamento agonistico. Contro un simile Torino, decimato nelle file ma non nel morale, si presenta un Napoli privo del suo regista, Ju- liano. Questa assenza, secon do Chiappella, è molto più importante di quella di Sala in quanto il capitano dà al complesso azzurro quella personalità e quella spinta che mancando lui, sembra frantumarsi. Fra gli azzurri, rispunta una vecchia conoscenza, il trentatreenne Cane dapprima ripudiato dal Napoli e ora, in tempi grami, accolto a braccia aperte. Attorno ai napoletani sembra diminuito l'entusiasmo di un tempo: Ieri davanti al loro albergo, a differenza degli anni passati, non si è visto alcun tifoso. Colpa del «ponte» oppure dl una squadra molto avara di soddi-— sfazioni. La tifoseria granata, invece, è pronta in forze per ia solita dimostrazione di passione verso il Torino che, in effetti, merita ancora una volta il più caldo degli incitamenti: in fin dei conti, in casa, Ferrini e compagni non hanno ancora fallito il bersaglio. Giorgio Gandolfi *

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Lazio, Torino