Lo sconosciuto Gros più forte di tutti

Lo sconosciuto Gros più forte di tutti Sci: nell'apertura della Coppa del Mondo gli italiani dominano Lo sconosciuto Gros più forte di tutti Clamoroso successo del diciottenne di Jovencaux (Sauze d'Oulx) nello slalom gigante in Val d'Isère Haker rimontato nella seconda manche - Terzo Schmalzl, settimo Gustavo Thoeni, nono Zandegiacomo (Dal nostro inviato speciale) Val d'Isère, 8 dicembree. A quattro anni dal successo a sensazione di Gustavo Thoeni, Val d'Isère lancia un nuovo fuoriclasse italiano, Pierino Gros: diciott'anni, un fisico asciutto ma robusto, un metro e ottanta di potenza muscolare, Gros è il prototipo della «nouvelle vague» dello sci azzurro, di quella squadra che oggi ha ottenuto il più bel risultato collettivo di un passato recente e lontano. Gros viene da Sauze d'Oulx in Valle di Susa, la scuola sciistica che ha già lanciato in orbita nella passata stagione Giuliano Besson, a conferma dell'allargamento della base azzurra dall'uno all'altro capo delle Alpi. Come accadde a Thoeni quattro anni addietro, Gros ha vinto all'esordio in Coppa del Mondo, e partendo da un numero impossibile, ma la sua prestazione nello slalom gigante odierno era in un certo modo attesa sia per i responsi degli allenamenti che per i risultati nelle gare dell'estate e in questo avvio d'inverno. La sua è stata una sorpresa prevista così com'era prevedibile il dominio collettivo degli azzurri che si è concretizzato con il terzo posto di Helmut Schmalzl, il settimo di Gustavo Thoeni, il nono di Renzo Zandegiacomo e il dodicesimo di Herbert Plank. Il fatto è che con dieci corridori in gara gli azzurri allineano tre o quattro potenziali vincitori, e tutti gli altri in grado di piazzarsi fra i primi quindici. La prova di Pierino Gros !è eccezionale su un piano te-;cnico, ma estremamente sem- jplice è stato il successo. Gi;os jfa correre ~ i sci sulla neve spingendo senza mai scomporsi, naturale nell'azione come solo Gustavo riusciva finora ad essere. Nella prima manche la pista era leggermente segnata in alto, e più che discreta in basso, ma avrà pur sempre « mangiato » un secondo alla discesa dell'azzurro che si piazzava dietro al temibilissimo Ha- ker a portata di tiro per una splendida rimonta. Nella se- conria. avvantaggiato maggior pendenza e da un tracciato pieno' di angoli duri dove bisogna giocare di agi lità, Pierino ha fatto il miracolo. Prima di lui Schmalzl aveva già dato il brivido del successo completando con una seconda prova perfetta il buon piazzamento della prima. Poi, dopo Gustavo Thoeni farraginoso nello stile e infuriato contro se stesso all'arrivo, era sceso Haker dalla per rubare a Helmut il mi glio tempo di manche. Gros questa volta partiva imrne- diatamente alle spalle del i norvegese e quando è appar-1 so sull'alto del canalino con | un secondo di vantaggio abbiamo capito tutti che il gioco era fatto. La squadra italiana vinceva nel giorno in cui Gustavo Thoeni deludeva j — al suo livello s'intende —, I in cui Rolando dimostrava ' la carenza di preparazione al | ,. -,. ,. — . pan di Giuliano Besson, in ! cui Stucker subiva il più stra- j no e imprevedibile acciden- i te che possa toccare ad un atleta | — ,, , lTali e tante sono le poste , attive che si rischia di dimen-i ticare la gara eccellente di | ' tendo pensare che i quattro toccati a Gustavo Thoeni possano essergli utili nella corsa al primato. Duvillard è caduto nella prima manche rivelando i limiti di una condizione precaria e Hernhard Russi ha fatto altrettanto forse con l'aiuto di un po' di scalogna, ma con un tempo ormai alto. Domani si prepara la discesa libera che chiuderà il concorso domenica, mentre le ragazze parteciperanno allo slalom speciale dove Claudia Giordani ha qualche piccolissima ambizione. Ambizioni più grosse invece per i discesisti. Varallo nei tempi cronometrati in allenamento è stato sempre fra i tre migliori e questo Antonio Enzi, sconosciuto fino all'altro ieri, non finisce di stupire risultando anch'egli tra i migliori. Le probabilità sono inferiori in assoluto ma non bisogna dimenticare che Anzi è in una forma brillante al pari di Zandegiacomo ed entrambi conoscono bene i segreti della discesa. Poi c'è un certo Pierino Gros, tutto da scoprire. ~. i». i. Giorgio Viglino La classifica 1) Pierino Gros (It) l'47"04 l'40"85, totale 3'27"89; 2) Haker (Nor) l'46"41 - l'41"66 a 18/100; 3) H. Schmalzl (It) l'4T'85 l'41"88 a 1"84; 4) Hunter (Can) a 1"98; 5) Pargaetzi (Sv) a 2"55; 6) Hinterseer (Au) a 3"4; 7) G. Thoeni (It) a 3"22; 8) Rossat Mignod a 3"35; 9) Zandegiacomo (It) a 3"44; 10) Rieger iGer) a 4"21. 11) Plank (It) a 4"33; 16) E. Schmalzl (Iti a 5"33; 20) Pegorari (Iti a 6"4; 21) Besson (It). | Renzo Zandegiacomo non partendo del secondo gruppo ed il 12" posto di Herbert Plank che pure ha completamente sbagliato la seconda discesa. La Coppa del Mondo si trova ora con un leader assolutamente imprevedibile, mentre di tutti i favoriti il solo Haker. ha conquistato j punti preziosi (20), non po- Il capitano lo porta in trionfo psTnPfuztdsidd Val d'Isère. Vittoria a sorpresa dell'azzurro Pierino Gros: il suo capitano Gustavo Thoeni, che si è classificato settimo, gli riserva un trionfo speciale dopo l'arrivo (Tel.)

Luoghi citati: Oulx, Susa