II Centro internazionale per i trapianti del rene

II Centro internazionale per i trapianti del rene I malati sono sempre più numerosi nel mondo II Centro internazionale per i trapianti del rene L'iniziativa inglese estesa all'Irlanda, alla Francia, alla Scandinavia, quindi all'intera Europa - Si tratta di predisporre elenchi precisi, con ogni riferimento di carattere immunitario, dei possibili donatori -1 reni artificiali non sono sufficienti, per i trapianti occorre intervenire entro 12 ore da quando si offre la possibilità Il rene urrjano ha il compito di eliminare dall'organismo le scorie del ricambio. Quando entrambi i reni vengono danneggiati da una causa morbosa e diventano insufficienti ad assolvere il loro compito, il paziente muore se non viene trattato con un rene artificiale (dialisi extracorpprea) oppure, secondo le tecniche più moderne, sottoposto al trapianto di un rene sano. Ogni trapianto riuscito permetterà ad un altro paziente di essere curato con il rene artificiale, le cui disponibilità sono inferiori alle . necessità. Come per il rene artificiale, anche le richieste di reni per i trapianti sono molto superiori alle disponibilità. Questi reni sono ottenuti spesso da persone decedute in ospedale in seguito a brevi malattie o a traumi. Essi possono essere prelevati solo con il permesso del parente più prossimo del morto. Gli sprechi Appena un rene si rende disponibile, deve essere trapiantato entro un massimo di 12-14 ore e occorre una buona organizzazione per evitare sprechi dovuti a ritardi. La mancata riuscita del trapianto è, ovviamente, ancora più grave dello spreco dovuto a ritardo; e spesso, il rene trapiantato viene attaccato immunologican.'nte in quanto estraneo all'organismo del ricevente. Tuttavia, la « reazione di rigetto » può essere ridotta al minimo o prevenuta attraverso opportuni trattamenti, specie se donatore e ricevente hanno una tipologia tissulare simile. La tipologia tissulare è molto varia. Per trovare un ricevente perfettamente adatto ad ogni rene disponibile è necessario disporre di uno schedario centrale da cui risulti la tipologia tissulare dei pazienti in attesa di trapianto renale. Nell'ultimo decennio vi è stato un notevole incremento sia dei centri per la dialisi che di quelli dove si effettuano operazioni di trapianto. In Gran Bretagna vi sono attualmente 46 centri per la dialisi e in 22 di essi si effettuano operazioni di trapianto renale. In un arco di tempo di tre anni è stato condotto in Gran Bretagna uno studio preliminare sull'importanza della determinazione della tipologia tissulare e sulla possibilità di organizzare la distribuzione dei reni eventualmente disponibili. In seguito a questo studio, il ministero britannico della Sanità e della Sicurezza sociale ha provveduto ad organizzare un servizio per la determinazione e il confronto delle tipologie tissulari per la migliore utilizzazione dei reni disponibili. Il dott. G. H. Tovey, direttore del servizio trasfusionale della regione sud-occidentale dell'Inghilterra, ha accettato di assumersi la responsabilità del laboratorio nazionale per lo studio della tipologia tissulare. Il laboratorio ha cominciato a funzionare nel 1968, e da allora la sua attività è andata sempre aumentando. Il compito di fornire i sieri per determinare i tipi di tessuti è stato suddiviso fra i labore tori di Londra, Manchester, Glasgow, Sheffield, Newcastle, Cambridge e East Grinstead e molti centri trasfusionali in tutto il paese. Il ministero della Sanità e della Sicurezza sociale ha proceduto intanto alla costituzione del servizio nazionale per il confronto e la distribuzione dei reni; il servizio ha sede a Bristol nello stesso edificio in cui si trova il laboratorio nazionale per lo studio della tipologia tissulare. Il personale del laboratorio è sufficiente a trattare i problemi di carattere scientifico, e per quanto riguarda la distribuzione dei reni, sono state create tre cariche amministrative, poiché quello del trasporto è un problema prevalentemente aniaiinistrativo. In un primo tempo, il la- vrnetpdvcruizmctv voro di confronto fra le caratteristiche tissulari dei donatori e dei riceventi potrà essere effettuato manualmente, ma è stato deciso che per far fronte all'aumento del numero dei trapianti previsto durante il prossimo decenni i sarà opportuno ricorrere a un sistema basato su un calcolatore. Prima che il servizio per il confronto e la distribuzione dei reni entrasse formalmente in funzione era necessario mettersi in contatto, di volta in volta, con le varie organizzazioni di trasporto, che, in generale, hanno sempre dato prova di molta buona volontà e spirito di collaborazione. Molti centri trasfusionali di tutta la Gran Bretagna hanno concesso l'uso dei loro veicoli. L'accordo Un accordo particolarmente soddisfacente fu raggiunto con la Securicor Ltd., i cui veicoli sono dotati di radio ad altissima frequenza, il e'--» permette di avvertire l'equipe chirurgica in attesa quandi il rene destinato al trapianto si trova ormai a 30-60 minuti di distanza. Anche le Ferrovie britanniche e molte linee aeree hanno accettato di collaborare e la polizia dell'aeroporto londinese di Heathrow ha dato un aiuto efficiente ed entusiastico. Quando il Servizio fu iniziato, venne compilato un elenco comprendente solo gli eventuali pazienti del Regno Unito e della Repubblica d'Irlanda. Ora l'elenco verrà esteso anche a quel¬ li del France Transplant, dell'Eurotransplant, e del Scandiatransplant. In cambio, i pazienti britannici verranno inclusi nei loro elenchi. In tal modo, l'elenco totale dei possibili soggetti da sottoporre a trapianto passerà da 650 a 2.500 circa. Cosi facendo, le probabilità di trovare un paziente le cui caratteristiche tissulari si adattino perfettamente a quelle del donatore aumenteranno, e di conseguenza dovrebbero migliorare molto anche le probabilità di successo dei trapianti. La «dialisi» I pazienti che necessitano di un'operazione di trapianto traggono anche grande vantaggio dallo stretto collegamento esistente fra gli specialisti dei vari reparti. Questo collegamento appare particolarmente evidente a Bristol e il personale del laboratorio per lo studio della tipologia tissulare partecipa regolarmente alle riunioni che si tengono nel I 1 reparto dialisi e trapianti renali. Questa stretta collaborazione ha reso possibile l'istituzione di un programma trasfusionale specializzato per trattare i problemi peculiari ai pazienti sottoposti a dialisi extracorporea. Bristol è stato uno dei primi centri in Gran Bretagna a mettere a punto i metodi per la ricerca di eventuali virus dell'epatite e per l'ibernazione del sangue destinato ai pazienti dei centri di dialisi extracorporea. E naturalmente, questi servizi non sono limitati ai sofferenti di reni, poiché la banca del sangue viene anche usata per immagazzinare tipi di sangue estremamente raro da usarsi quando non si trovi il donatore. S.D. Nelson Vicedirettore del Laboratorio nazionale britunnico per lo Studio della Tipologia Tissulare - Bristol Bristol. Controllo del sangue presso il Laboratorio nazionale per lo studio della tipologia tissulare, per l'Health Service; vi è centralizzato l'elenco dei «donatori di reni»

Persone citate: G. H. Tovey, Nelson Vicedirettore, Sheffield