Inappuntabile, l'ex maggiordomo "I gioielli da miliardario sono miei" di Giuliano Marchesini

Inappuntabile, l'ex maggiordomo "I gioielli da miliardario sono miei" L'inchiesta sulla sconcertante vicenda di Lecco Inappuntabile, l'ex maggiordomo "I gioielli da miliardario sono miei" Ha 92 anni, percepisce una pensione di 18 mila lire, la quota destinata ai nullatenenti -1 carabinieri gli hanno trovato in una borsa collane, rubini, zaffiri, monili d'oro - "E' tutta roba mia — ha detto il pensionato — l'ho comperata con i risparmi" - Rischia però di essere denunciato per ricettazione: a Lecco, infatti, si parla di un "racket" delle pietre preziose (Dal nostro inviato speciale) Lecco, 5 dicembre. L'aspetto era quello di un quieto pensionato, imo dei tanti che passano ore all'ombra dei tigli sulle panchine dei giardini, a sfogliare il giornale o a distribuire briciole di pane ai passeri. Ma d'improvvisi», Antonio Silicato, 92 anni, ha sbalordito tutti: è l'ex maggiordomo trovato in possesso di una borsacontenente preziosi per un valore che sfiora il miliardo. Adesso rischia di essere denunciato per ricettazione. I carabinieri stanno cercando di stabilire la provenienza di tanta abbondanza di oreficeria finita tra le mani di questo sensazionale novantenne. Antonio Silicato abita a Lecco in via Virgilio 8 insieme-con la moglie e i cognati. Originario dVi Messina, fu portato in Lombardia molti anni fa da uno dei treni che salivano carichi di speranze dalla Sicilia. E racconta di aver percorso una invidiabile carriera, di aver prestato la sua opera di maggiordomo in alcune delle famiglie più in vista del Milanese. Ormai avanti negli anni, Antonio Silicato decise di ritirarsi a «vita privata». Diventò un pensionato: gli passano 18 mila lire mensili, la quota destinata a coloro che risultano nullatenenti. Ma ecco d'un tratto Antonio Silicato balzare nel mezzo del clamore, della notorietà, mentre se ne sta andando in auto con un amico per le strade della Lombardia, tenendo stretta una valigetta color marrone. Da qualche tempo i carabinieri di Calolziocorte, un paese ad ima ventina di chilometri da Lecco, hanno un sospetto: corre voce che da queste parti circoli una certa quantità di preziosi di provenienza imprecisata. La mattina di giovedì scorso, l'operazione dalla quale gli inquirenti si attendono concreti risultati. Viene istituito un posto di blocco in corso Europa, nel centro di Calolziocorte. Una dopo l'altra si fermano le auto, si guarda tra i sedili, nei bagagliai, ma sembra che non vi sia proprio nulla di anormale. Verso le undici sopraggiunge una Volkswagen, s'arresta arrendevole davanti alla paletta del carabiniere. La vettura è guidata da un pensionato quasi settantenne. E il sedile accanto è occupato da Antonio Silicato: l'ex maggiordomo tiene sulle ginocchia, con premura, una bor¬ sa rigonfia, si guarda d'attorno con aria imperturbabile. Antonio Silicato si mostr sorpreso per il « contrattempo », ma non si lascia sfuggire quell'autocontrollo acquisito in tanti anni trascorsi in salotti altolocati. Si rassegna infine a seguire i car hinieri fino in caserma. E qui il pensionato da diciottomila lire al mese è costretto a sfoderare una serie di meraviglie da mozzare il fiato. Viene aperta la borsa ed è tutto uno sfolgorio: una collana di perle purissime, una « parure » di brillanti, poi rubini, zaffiri, monili d'oro. Sembra il campionario per allestire una fiabesca vetrina d'alta oreficeria. «Ma di chi è questa roba?», domanda il maresciallo. «Mia — risponde l'ex maggiordomo —. Di chi vuole che sia?». Ma non è tutto qui, Antonio Silicato ha ancora qualcosa in banca. I carabinieri chiedono l'autorizzazione alla magistratura e vanno a vedere: nella cassetta di sicurezza intestata al pensionato c'è un anello, una cosa molto rara, opera di un incisore greco. Questo « pezzo » da solo vale circa 600 milioni. Fatto un calcolo approssimativo, e necessariamente un poco frettoloso, il valore complessivo di ciò che l'ex maggiordomo trasportava nella valigetta supera gli 800 milioni di lire. Alla presenza di un avvocato, Antonio Silicato è interrogato a lungo. Eretto davanti agli mquirenti, portamento distinto, il novantenne parla senza titubanze: « Come ho avuto quella roba? L'ho comprata io, con i miei risparmi ». E nemmeno un'ombra di imbarazzo si disegna sul suo volto quasi aristocratico. L'ex maggiordomo dice di aver acquistato i preziosi da una ricca signora di Milano, da un antiquario e da una vedova di Lecco. Queste dichiarazioni, però, non troverebbero conferma negli accertamenti dei carabinieri. Antonio Silicato, che tra l'altro risulta incensurato, continua comunque a protestare la sua innocenza: «E' tutto a posto, non c'è niente di strano ». Per di momento, non si sa come andrà a finire questa storia. Il rapporto degli inquirenti verrà trasmesso tra qualche giorno alla Procura della Repubblica di Lecco. L'ex maggiordomo è tornato alla sua vita di pensionato. Giuliano Marchesini

Persone citate: Antonio Silicato